• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Il cambiamento climatico

filifero

Giardinauta Senior
Un anno anomalo?
Guarda che ormai sono decenni che il tempo sta cambiando.
Solo 40 anni fa c'erano gelate e nevicate che non potete immaginare.
Dove sono finite?
Scusate ma qui si parla di un trend che dura decenni-Nel secolo scorso la temperatura si è notevolmente innalzata.

O sono invenzioni giornalistiche anche i ghiacciai di tutto il mondo che si sciolgono?
Dal piccolo della mia età ed esperienza posso solo dire che un anno così proprio non me lo ricordo. Sarò di memoria corta.
Mi ricordo che anni fa (anni 80) le stagioni erano meglio definite. Però potrebbe anche essere che io abbia volontariamente rimosso quelle strampalate ;)
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Io ritorno sul concetto che, se anche tutto ciò è colpa dell'uomo, sono convinto che a livello di singoli possiamo fare ben poco. Ha ragione Kiwo, secondo me si arriverà a un punto che il petrolio costerà di più, e diventeranno convenienti le fonti rinnovabili, che anche se ingenuamente ritenute "gratuite", in realtà il loro utilizzo per adesso è di gran lunga più costoso del petrolio. E questo avverrà forse molto prima di quello che pensiamo, non è necessario che si esauriscano i giacimenti, è solo questione di costi di estrazione e di aumento della domanda.
Poi oltre al discorso di usare fonti fossili o rinnovabili, è anche questione di risparmio energetico: In Europa, la maggior parte delle fonti energetiche acquistate (petrolio o gas) viene utilizzato per il riscaldamento degli edifici durante l'inverno (molto più che per le automobili), perciò in tal caso il problema si risolve costruendo case a basso consumo, con strutture coibentate e materiali isolanti. Ma anche in tal caso il singolo cittadino non può fare molto perchè il costo delle case sale, e per lo più i cittadini non se lo possono permettere. Non basta quindi abbassare di un grado il termostato, ma è necessario intervenire con leggi, incentivi detrazioni ecc...., cosa che anche se in ritardo, finalmente si sta muovendo.
 
Ultima modifica:

Elyass86

Guru Giardinauta
Fiorita, io concordo sulla necessità di una soluzione che preservi l'ambiente,
e che non sia sottomessa alle sole leggi del dio denaro.
Rendiamoci però conto che al di là delle motivazioni etiche, i produttori sfruttano la corrente (ovvero il petrolio..) per produrre beni di consumo, che usiamo tutti giornalmente, e ai quali nemmeno tu,così categorica saresti disposta a rinunciare.
Il problema dei consumi non è quello della piccola utenza, dove persino il fotovoltaico, la fonte a minor rendimento da i suoi risultati,ma quello delle grosse utenze, che del mulino a vento e del pannello solare si fanno un baffo.

Io sto seguendo dei seminari sull'argomento e con buona probabilità la mia tesi
tratterà uno di questi argomenti,per quanto poco pertinenti.

Quello che voglio dire, è che non basta fare come suggerisci, ovvero rendersi conto del problema, ma bisogna trasformare una polemica (che davvero condivido)in qualcosa di positivo e propositivo.

concordo poi sia con boba che con 69nonmiricordoche, credo che la soluzione ai problemi di questo stampo debba arrivare da una collaborazione dei cittadini e delle istituzioni,viceversa se mancasse il contributo di una delle due parti nessun traguardo sarebbe raggiungibile.
 

Starla

Giardinauta Senior
Ma già l'Italia si prenderà un bel cazziatone (
worry.gif
udiu...
worry.gif
si può dire sul forum?!?!?) per non aver rispettato il protocollo di Kyoto... noi invece si creare fonti rinnovabili... le facciamo diminuire... e si che siamo PIEEENI di fonti rinnovabili... assurdo.
 

Walnut

Giardinauta Senior
A questo punto mi sorge spontanea una domandina giardinicola che magari potrà sembrare un pò ingenua.......
Ma i semi che per germogliare hanno bisogno del "colpo di freddo" come fanno a germogliare se la temperatura non cala quel tanto necessario?:confuso:
 

Ginko Biloba

Aspirante Giardinauta
va bene che il mutamento climatico è in atto da secoli,
va bene anche che i media fanno terrorismo, però
non si può negare che in questi ultimi anni il trend ha dato
una bella accelerata.

Dal 1860, anno in cui l'università di Modena ha iniziato
queste rivelazioni, questo è stato il dicembre più caldo
in assoluto.

Ma senza andare indietro di un secolo, chi ha qualche anno
in più non faticherà a ricordarsi come erano gli inverni e le estati
anche solo negli anni 80.
 

nicola71

Guru Giardinauta
va bene che il mutamento climatico è in atto da secoli,
va bene anche che i media fanno terrorismo, però
non si può negare che in questi ultimi anni il trend ha dato
una bella accelerata.

Dal 1860, anno in cui l'università di Modena ha iniziato
queste rivelazioni, questo è stato il dicembre più caldo
in assoluto.

Ma senza andare indietro di un secolo, chi ha qualche anno
in più non faticherà a ricordarsi come erano gli inverni e le estati
anche solo negli anni 80.
gia,io negli anni 80 ,andavo a passeggiare nel canale ghiacciato,c'era un ghiaccio di 10 cm e durava un mese,ore l'acqua non ghiaccia più o appena.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
A questo punto mi sorge spontanea una domandina giardinicola che magari potrà sembrare un pò ingenua.......
Ma i semi che per germogliare hanno bisogno del "colpo di freddo" come fanno a germogliare se la temperatura non cala quel tanto necessario?:confuso:
In effetti questa è anche una mia preoccupazione. La "stratificazione" naturale per molte piante è fondamentale per attivare il seme, perciò se non c'è un numero sufficiente di giorni al di sotto di una certa temperatura, la % di germinabilità diminuisce.
 

Walnut

Giardinauta Senior
In effetti questa è anche una mia preoccupazione. La "stratificazione" naturale per molte piante è fondamentale per attivare il seme, perciò se non c'è un numero sufficiente di giorni al di sotto di una certa temperatura, la % di germinabilità diminuisce.
Probabilmente il problema si è posto anni ed anni fa anche nelle zone della terra dove le temperature non si abbassano mai più di tanto. E probabilmente le piante hanno risposto adottando mezzi diversi per assicurarsi la continuazione della specie.... :confuso:
 

Walnut

Giardinauta Senior
E poi mi viene in mente un'altra cosa....... se il clima rimanesse sempre così mite, le piante che noi consideriamo annuali, ma che in realtà sono perenni poco rustiche, potrebbero continuare a vegetare......... :surp:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Beh, il mezzo più efficace è la differenza. Sicuramente se prendi 1000 semi della stessa pianta, ognuno avrà un diverso bisogno di freddo, chi più chi meno, e quindi in un anno anomalo magari germoglieranno meno semi del normale, ma la continuità è assicurata.
Ad es. i metodi di stratificazione in frigo sono adottati soprattutto per questioni di produttività: mettendo i semi in frigo ti avvicini al 100% di germinabilità, perchè sei sicuro che quasi tutti verranno attivati, ma non vuol dire che senza di ciò non otterrai nulla. Anzi, probabilmente alcuni semi hanno la capacità di germogliare anche se li tieni in casa tutto l'inverno (vedi i miei aceri, che spuntano anche nei vasi delle piante da interno....).
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Sì, io credo che le piante (forse molto più di noi) abbiano molte risorse nascoste. D'altronde l'evoluzione è possibile proprio grazie alla capacità di adattamento ai cambiamenti climatici: se non ci fossero, non si sarebbe andati oltre agli esseri viventi più primitivi, e non ci sarebbe tanta bio-diversità. Certo, dal nostro punto di vista e per molte specie animali e vegetali, un cambiamento climatico può essere considerato come una catastrofe, ma per altre può rappresentare un opportunità: occupare nuove aree e nuovi ritmi di crescita. L'equilibrio non è mai possibile.
 

fabiaoit

Giardinauta
Io oltre alla passione per il giardinaggio ho quella per le tartarughe terricole, e quest'anno sono davvero confuse infatti non sono ancora andate in letargo. Sono stordite non completamente sveglie ma neppure in letargo girano per il giardino ma non mangiano. Io sono piuttosto preoccupato.

Fabiaoit
 

lidia1809

Guru Giardinauta
Poverette le tartarughine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Effettivamente la cosa è un pò preoccupante! Oggi qui ci sono 20°, tanto sole, niente vento, gli uccellini che cantano...........insomma è una tipica giornata di primavera! ho sbrigato delle faccende in paese e in pratica ero vestita troppo pesante ed ero sudata!!!!!!!!!!!!

In più mi stanno fiorendo gli occhi di bambola (ma come si chiamano veramente?)
 

fabiaoit

Giardinauta
Nonostante sembrino molto resistenti, in realtà le tartarughe, essendo molto longeve si adattano malissimo ai cambaimenti e muoiono con estrema facilità.

In alcune razze la mancanza di riposo invernale può causare la sterilità.

Fabiaoit
 

fiorita

Giardinauta Senior
Nel leggere il proseguimento del forum, vedo che tutti parlano di fonti rinnovabili e nessuno ha citato l'etanolo....eppure sarebbe quella più facile da usare nell'immediato, non sarebbe neanche necessario sconvolgere l'industria automobilistica, perchè i motori ad alcol sono quasi uguali a quelli a benzina, solo devono farli più resistenti perchè si usurano di più (me lo ha raccontato papà, che ha fatto il meccanico per 40 anni), la combustione è completa, la produzione di anidride carbonica sarebbe bilanciata esattamente dal consumo della stessa per la produzione di cellulosa, da cui si ricava l'etanolo per via enzimatica...assai meno pericoloso dell'idrogeno, e meno costoso...

Io sono dell'idea che la responsabilità, nel mancato sviluppo delle fonti alternative, sia da attribuirsi alle multinazionali petrolifere, con la quantità di denaro che hanno, sono in grado di esercitare un potere enorme, e influenzano la politica nella stessa misura del mercato di cui sono padrone. Non molleranno l'osso finchè non avranno spremuto l'ultimo centesimo di guadagno che possono avere, e poi, quando non ci saranno più alternative proporranno loro stesse le fonti rinnovabili, ma sempre e solo in base a criteri di guadagno economico e di potere. Questo vale per il petrolio, ma anche per tutte le altre industrie guidate dalle multinazionali.

Capisco che posso sembrare polemica, forse lo sono anche, ma non riesco ad accettare che gli errori non vengano corretti finchè si è in tempo, sbagliare è umano, perseverare è diabolico....
 
Alto