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Hydrangea petiolaris... opinione su aspetto

flaviole

Aspirante Giardinauta
Buongiorno, mi chiamo Flavio e vivo a Lecce.
Solo da poco mi sono affacciato all'affascinante e complicato mondo del giardinaggio e da aprile scorso ho deciso di ospitare nel mio giardino una pianta di Hydrangea petiolaris.
Comprata online era composta da solo due ramoscelli ed in questi mesi è diventata come vedete in foto.
Ho l'impressione però che non goda di buona salute, e volevo un vostro parere.
Troppa acqua, troppo sole, terreno poco acido.... che ve ne pare?
Grazie
 

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Delvi83

Giardinauta
Non mi sembra malconcia...però i margini delle foglie ingialliti mi fanno pensare a qualche carenza nutritiva...forse unita al caldo e allo stress da trapianto.
Io starei abbastanza tranquillo...se la situazione non peggiora aspetta l'anno prossimo e vedrai come si evolve..
 

lelio

Giardinauta
Normalmente l'ingiallimento dei margini fogliari denota carenza di magnesio.
Di che natura è il terreno? (sciolto, compatto, etc.)
All'epoca dell'impianto hai fatto una buca grande riempita di terriccio per acidofile?
Dimenticavo: quelle macchie bruna sulle foglie si espandono, o attaccano altre foglie? Potrebbero essere bruciature, ma visto che ormai il sole è meno forte, se vedi che queste macchie aumentano di numero o di estensione, per precauzione tratta con la poltiglia bordolese.
 
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flaviole

Aspirante Giardinauta
Il terreno è argilloso e leggermente basico (pH 7,5).
Ahimè no, non ho usato terriccio per acidofile! Per l'impianto ho usato un miscuglio di sabbia di fiume e normale terriccio.
Pensavo di correggere l'errore intervenendo con del sequestrene. Me lo consigliate?
Per quanto riguarda il sole, gli arriva solo qualche ora al giorno, ma quest'estate ha fatto un caldo che non ha lasciato tregua.
Ho dimenticato di scrivere che la pianta a luglio aveva subito un attacco di formiche, il formicaio si era creato nel terreno, ai piedi della pianta. Dopo un trattamento con insetticida spay, sono sparite.

Vi ringrazio.
Flavio
 
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lelio

Giardinauta
Il sequestrene può andar bene come intervento d'emergenza, ma l'ambiente è e resta alcalino. Se vuoi dare ferro, dallo come concimazione fogliare e un po' più avanti (diciamo novembre) spargi del solfato ferroso o dello zolfo pellettato (appositamente pensato per applicazioni al terreno): otterresti l'acidificazione stabile del terreno.
Se attui una concimazione mirata puoi avere successo nell'acidificare un terreno, specialmente se di dimensioni ridotte: oltre al già citato solfato ferroso, puoi usare il gesso agricolo (solfato di calcio) per acidificare e dare calcio, il perfosfato semplice, il solfato di potassio. o il solfato di potassio magnesiaco: tutti, oltre a fornire gli elementi necessari alla pianta, hanno effetto acidificante. Per l'azoto potresti usare i lupini macinati: azoto organico a lenta cessione e effetto acidificante.
 

flaviole

Aspirante Giardinauta
grazie Lelio,
seguirò le tue indicazioni, a novembre inizierò a dare solfato ferroso.
Il terreno da riporto, dove ho installato l'ortensia, per ora con altre piante si è rivelato sufficientemente nutriente, così con le concimazioni partirò più in là, magari l'autunno prossimo.
Ti farò sapere.
Ciao
Flavio
 

lelio

Giardinauta
Figurati; io comunque non ti avevo detto di concimare: ti ho soltanto fatto alcuni esempi di concimi a reazione acida che danno ciò che serve alla pianta, o di ammendanti, come il gesso e il solfato ferroso, che oltre a dare elementi sempre utili ottengono lo scopo che ti prefiggi, che è quello di creare un ambiente acido o sub-acido.
 
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