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ho bisogno di voi

maril

Giardinauta
ogni volta che scrivo a questo forum vorrei farlo per dare belle notizie ma, al contrario devo sempre chiedere aiuto

ricordate la mia phal? ne ho parlato di recente per la questione fertilizzante
ebbene oggi mi sono accorta che i suoi due rami fioriferi, sui quali stanno svariato boccioli, non sono uguale, nel senso che in uno i boccioli sono turgidi e sodi, mentre nell'altro il più grosso, quello pronto ad aprirsi, appare raggrinzito e addirittura mi pare che rispetto a ieri sia un pò indietro. cosa può essere accaduto? come mi comporto?
 

Piper

Maestro Giardinauta
Possibile che abbia patito un colpo di caldo, o di sole, o la sete, o la troppa acqua?
Dove la tieni?
Temperatura, luce?
Umidità?
Direi che il fertilizzante è l'ultimissima cosa a cui pensare quando si affronta il magico mondo delle orchi.
Prima bisogna imparare a trattarle nel modo giusto, poi, quando avrete fatto "amicizia", penserai anche a quello, diversamente si rischia di far danni.
 

maril

Giardinauta
Possibile che abbia patito un colpo di caldo, o di sole, o la sete, o la troppa acqua?
Dove la tieni?
Temperatura, luce?
Umidità?
Direi che il fertilizzante è l'ultimissima cosa a cui pensare quando si affronta il magico mondo delle orchi.
Prima bisogna imparare a trattarle nel modo giusto, poi, quando avrete fatto "amicizia", penserai anche a quello, diversamente si rischia di far danni.
:squint: avverto uno strano tono di rimprovero...mi sbaglio?
beh noi neofiti non facciamo altro che affidarci ai consigli che i più esperti ci danno, in base ai nostri quesiti e per carità, in giro per questo forum c'è gente che merita davvero un applauso in quanto a tecniche di coltivazione delle phal. io appartengo ovviamente alla categoria dei neofiti, ma mi sto davvero appassionando alle phal, con le quali, vorrei fare amicizia, come dici tu
premesso ciò, rispondo ad un pò delle tue domande in modo da poter trovare una soluzione al mio problema.
la phal sta in casa, temperatura sui 20 gradi nelle ore più calde, ma di media sui 17, 18. l'ho posizionata davanti ad una finestra che non riceve mai sole diretto in quanto si affaccia all'interno di un lucernaio. lunedì mattina l'ho messa sul davanzale esterno di questa stessa finestra. l'ho annaffiata domenica, facendo colare per bene l'acqua superflua, che avevo addizionato di una dose minimissima di fertilizzante, dal vaso. l'unica cosa che ho fatto pochino è vaporizzare le foglie, per via della paura che ho del marciume del colletto, causa di morte della mia precedente phal
 

Piper

Maestro Giardinauta
:squint: avverto uno strano tono di rimprovero...mi sbaglio?

:martello: in effetti rileggendomi mi sono accorta di essermi espressa male, o meglio, ho scritto le cose che intendevo scrivere, ma il "tono" non voleva essere un rimrovero, miiii come mi esprimo male, ogni tanto!!! :martello:
Ci mancherebbe solo che salissi in cattedra per rimproverare!!! :squint:
Piuttosto avrei voluto incoraggiare, ma ahimè la fretta...

Cmq... venendo alla tua phal... è tutto giustissimo quel che hai fatto, a questo punto si vede che i boccioli erano destinati a cadere.
A volte le phal smettono di fare una cosa per iniziarne un'altra, tipo smettere di maturare i boccioli per produrre foglie o radici... sono odiose quando fanno queste cose, però in fondo lo fanno per il loro bene.
 

maril

Giardinauta
è notoriamente complicato far trasparire i sentimenti "scrivendo" quindi buttiamoci tutto dietro e proseguiamo avanti

mi dispiace tanto per la phal, anche perchè se pur facendo il possibile e al meglio lei deve mettersi a fare i capricci, la cosa diventa abbastanza antipatica e complicata

io però credo che un pò di responsabilità ce l'ho e ti spiego: i boccioli che stanno "abortendo" sono quelli che di solito, stanno più vicini al vetro. non vorrei che il vetro, per l'appunto, facesse da conduttore anche per il calore aumentandone la potenza. troppa fisica in questi concetti, ed io non ci arrivo

non vorrei però si fosse compromesso pure lo stelo, che a guardarlo mi pare leggermente più tendente al marrone, anzichè al verde, rispetto all'altro
ma starò a vedere, tanto altro non posso fare :confused:
 

Ronin

Esperto di Orchidee
Maril, nel tuo modo di esporre ho notato una frase che mi ha molto colpito...
...anche perchè se pur facendo il possibile e al meglio lei deve mettersi a fare i capricci...
Non so se hai detto seriamente o scherzosamente questo, ma le piante non "fanno i capricci": si comportano in una maniera o un'altra in risposta a stimoli (presenti o passati) ambientali, quando questi superano una certa soglia (che è quella di adattabilità della painta).
Quindi, in realtà, sta a noi cercare di porre la pianta nelle condizioni perchè non si metta a fare i capricci... cioè una filosofia opposta a quella della frase da te scritta.
Per carità, non si tratta in alcun modo di un rimprovero: è che questa storia che le orchidee sono capricciose maliarde l'ho sentita troppe volte oramai... e l'ho sempre trovata assurdamente ridicola.
Dopotutto, sono solo piante!
 

maril

Giardinauta
Maril, nel tuo modo di esporre ho notato una frase che mi ha molto colpito...

Non so se hai detto seriamente o scherzosamente questo, ma le piante non "fanno i capricci": si comportano in una maniera o un'altra in risposta a stimoli (presenti o passati) ambientali, quando questi superano una certa soglia (che è quella di adattabilità della painta).
Quindi, in realtà, sta a noi cercare di porre la pianta nelle condizioni perchè non si metta a fare i capricci... cioè una filosofia opposta a quella della frase da te scritta.
Per carità, non si tratta in alcun modo di un rimprovero: è che questa storia che le orchidee sono capricciose maliarde l'ho sentita troppe volte oramai... e l'ho sempre trovata assurdamente ridicola.
Dopotutto, sono solo piante!

seriamente o scherzosamente, poco importa. se la pianta reagisce, come dici tu, a stimoli, presenti o passati, io continuo a poter fare ben poco, più di ciò che già faccio, per farla stare al meglio. avete già abbondantemente letto sui miei modi di tenerla, quindi potete tranquillamente giudicare se ho sbagliato o no in qualcosa, fatto sta che 2 altri boccioli si stanno meravigliosamente gonfiando ed uno addirittura accenna già a schiudersi, mentre questo sta diventando rinsecchito. :confuso: boh
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Scusa se sarò prolisso e noioso, ma, come diceva quel tale, ci vuole più tempo a sintetizzare che ad essere prolissi.
Vado per voce progressiva.

“in uno [stelo] i boccioli sono turgidi e sodi”
ottimo, segno che la pianta proprio male non sta

“Boccio raggrinzito”
Moltissimi lamentano che a delle phalaenopsis appena comprate cadano i bocci. E’ un problema di cui si è discusso molto. L’ipotesi più probabile mi sembra quella di una passata cattiva coltivazione, che ha indebolito la pianta, impedendole di avere tutte le energie necessarie a mandare avanti tutta la sua vegetazione, per cui una parte viene sacrificata. In sé non mi sembra un problema importante. Le phalaenopsis vanno sempre pensare in un periodo lungo. Devi solo preoccuparti di vedere che non ci sono danni seri o errori di coltivazione seri. Se non ci sono, la pianta si riprenderà.

“non vorrei però si fosse compromesso pure lo stelo”
è possibile, ma anche questo in sé non sarebbe grave. Se dovesse seccarsi, lo devi tagliare alla base, a due cm dal fusto. Se la pianta non ha energie sufficienti. È logico che sopprima quella parte di vegetazione che non può sostenere. Tieni conto che nelle phalaenopsis cìè una predominanza della vegetazione più nuova, per cui dovrebbe essere lo stelo più vecchio a soccombere e quello più giovane, cioè nato per secondo e posto più in alto a sopravvivere.

“Fertilizzante”
I composti in cui vengono coltivate le phalaenopsis sono sterili praticamente, e poiché neppure le phalaenopsis campano davvero d’aria, vanno regolarmente fertilizzate. Empiricamente. Prendi il tuo concime liquido, diluiscilo 4 volte più di quanto indicato nella confezione, e poi fanne assorbire al composto 50 ml ogni settimana. 50 ml sono un quarto di un bicchiere da acqua oppure un po’ meno della metà di un vasetto da yogurt da una porzione. Come si fa a farlo assorbire? Prendi due sottovasi puliti, metti la pianta sopra un sottovaso, versa la soluzione, quella che scola versala nuovamente, procedi finché non è assorbita tutta.

“temperatura sui 20 gradi nelle ore più calde, ma di media sui 17, 18”
Pensavo che a Trapani facesse molto più caldo, ma la temperatura dovrebbe comunque andar bene, anche se le Phalaenopsis danno il meglio a temperature un po’ superiori.

“l'ho posizionata davanti ad una finestra che non riceve mai sole diretto in quanto si affaccia all'interno di un lucernaio”

troppo generico per potersi rendere conto. Per una coltivazione stabile, che si protragga negli anni, probabilmente è una posizione troppa oscura. Il discorso della luce è complicato da spiegare a parole. Un metodo molto empirico potrebbe essere questo: se accendendo una lampada da 100 watt a 2 metri di distanza, si nota chiaramente anche un lieve aumento della luminosità della pianta, allora significa che la posizione è abbastanza scura. In una posizione luminosa, l’accensione della lampada dovrebbe passare inosservata. In alternativa, forse è più semplice, prova ad accendere una lampada da 25 watt alla distanza di 1 metro: se vedi che la pianta appare sensibilmente più illuminata di prima, significa appunto che la pianta è in una posizione troppo oscura. Naturalmente la luminosità varia da un’ora all’altra e secondo le giornate. La misurazione empirica che ti suggerivo prima va riferita a una giornata luminosa.
Il raggrinzimento del boccio però non può dipendere dalla luce scarsa. Invece la luce scarsa potrebbe impedire alla pianta di rifiorire l’anno prossimo, questo molto probabile.

“lunedì mattina l'ho messa sul davanzale esterno di questa stessa finestra”

è una manovra di emergenza che poteva avere un senso per dare un po’ di luce alla tua vecchia pianta ammalata, che tenevi al buio dietro le tapparelle abbassate. Fuori di quell’emergenza forse si tratta di una manovra sconsigliabile. In ogni caso mettila fuori di pomeriggio, mai di mattina. Io non accendo i termo da due settimane e in casa ho 23 gradi, ma sul terrazzo la mattina ci sono 5-6 gradi. A Trapani il clima immagino sia diverso, ma in ogni caso aspetta almeno mezzogiorno prima di mettere fuori la pianta, cioè aspetta che la temperatura esterna abbia superato quella interna. Io però resto dell’idea che quando viene portata occasionalmente fuori una phalaenopsis dovrebbe essere coperta, cioè dovrebbe essere messa dentro una miniserra o coperta con un sacco di cellophane, e non esposta al sole diretto, ovviamente. Altrimenti questi occasionali spostamenti non possono far bene. La pianta rischia di raffreddarsi e disidratarsi bruscamente, e questo non è bene.
Altra cosa è uno spostamento definitivo fuori quando le temperature minime avessero superato stabilmente i 18 gradi. Di questo si è parlato molto sul forum. Io all’esterno non l’ho mai portate, perché il mio terrazzo è un forno e non sarebbe assolutamente adatto.

“Bagnatura”
Regolati sulle radici, si vede subito quando hanno bisogno d’acqua e quando no.

“i boccioli che stanno "abortendo" sono quelli che di solito, stanno più vicini al vetro. non vorrei che il vetro, per l'appunto, facesse da conduttore anche per il calore aumentandone la potenza”.

Tutto è possibile, ma io le phalanopsis le ho tenute al sole diretto dietro il vetro per anni, senza alcuna tenda, esposte a sud (in verità una vetrocamera con doppio vetro, che in effetti attutisce abbastanza la luce), ma non è mai caduto alcun bocciolo. A me insomma pare un’ipotesi del tutto inverosimile.

Capricci
Ovviamente le piante non fanno capricci, questo va da sé. Tanto meno le phalaenopsis che sono piante molto prevedibili e anche tendenzialmente molto stabili, con comportamenti di lungo periodo. Bisogna trovar loro condizioni adatte, tenendo conto che lìunico problema insuperabile potrebbe essere quello della luce. Tutto il resto si risolve facilmente.
 
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