Carissima Sca, ne possiedo una che ormai ha vent'anni, un esemplare spelndido, ben formato.
Non hanno la caratteristica di formare una chioma allargata, ma sono molto stilizzate, aperte, ne esiste anche una varietà piangente.
Quello che ha detto Mvello, è perfettamente giusto, sono alberi fossili, classificati come conifere, per il motivo che i semi non sono protetti da un frutto, sono appunto monoiche, come ad esempio il kiwi, cioè ci sono piante maschi, quelle con la foglia a vetaglio senza fenditura, e femmine con le foglia divise in due lobi da una profonda fenditura.
Ha perfettamente ragione il nostro Ezio, i semi prodotti dalle femmine sono nauseabondi, da evitare quindi.
Il mio esemplare, alto più di venti metri, è un maschio, ma mia madre 3-4 anni fa ha trovato in città, dei semi germogliati e li ha messi nelle vicinanze della mia pianta, sono risultati essere tutte femmine, ma ormai sono cresciute talmenete in fretta e bene, saranno ormai tre metri, che non me la sento più di toglierle, al momento non hanno ancora fruttificato, quando sarà il momento sopporterò!
Lo spettacolo, vero scenario di queste piante è la veste autunnale, di circa fine ottobre, primi di novembre, quando si tingono completamente ed improvvisamente di un giallo canarino, intenso, che con i riflessi del sole sembra un'incantevole nuvola d'oro, bellissima, poi cadono completamente a terra, tutte assieme. Sarebbe perfetto accostarle nelle vicinanaze di una splendida Liquidamabar, che appartiene alla famiglia degli aceri, questa nello stesso periodo, ha le foglie palmate verdi, che si marezzano di cremisi, giallino, arancio, per poi virare, prima di cadere, al rosso vinoso intenso, un incanto, te lo garantisco, se riesco quest'anno faccio una foto di entrambe, che le possiedo vicine in giardino, e te le faccio vedere!
Baciotti!