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Giardinaggio a basso impatto

MelissaP

Aspirante Giardinauta
Avevo promesso tempo fa di scrivere un post sul giardinaggio a basso impatto o giardinaggio sostenibile. Una definizione potrebb'essere l'insieme di tutti i metodi e le tecniche che permettono al giardiniere di fare giardinaggio con meno impiego di risorse, e ottenendo come risulto un giardino più sano. Questa definizione riguarda considerazioni ecologiche, però fare giardinaggio in questo modo influenza non poco l'aspetto fisico del giardino, la scelta di piante e come vengono usate. Dietro i metodi c'è una filosofia che dice che il giardino più piacevole è quello sano, fatto in collaborazione con la natura e non in lotta contra essa.
Naturalmente durante il quarto d'un secolo che ho coltivato le piante ho imparato parecchio, ma quello che so sono isole di senno in un oceano d'ignoranza, e il mio giardino è tutt'altro che perfetto. Ars lunga, vita brevis. Poi, c'è una differenza tra chi vuole un giardino e chi vuole fare giardaggio. Io voglio fare giardinaggio, il chè significa che sono curiosa e sperimentale, non cerco l'effetto sicuro.

Il nostro giardino si trova in collina in provincia di Piacenza. E' grande, giovane, tutto in pendenza, con un terreno di argilla grigia estremamente pesante. Il terreno è esposto al sud. Gran parte del giardino è al sole; una parte è ombreggiata. Non abbiamo un pozzo e non c'è una sorgente nè altra fonte d'acqua presente tutto l'anno. La manodopera sono io e il mio marito.
Questi fattori mi aiutano a scegliere piante. Ho scartato (quasi) subito le acidofile, che in genere vogliono un terreno sciolto, ricco di materia organica, e acqua estiva: tutto ciò ci manca. Piante tropicali idem: troppo freddo durante l'inverno. Le piante mediterranee rustiche vanno bene, poi quelle continentali: penso ai classici giardini inglesi, con loro peonie e rose, querce e caprifogli. I cipressi italiano adorano il nostro terreno; abbiamo una folta popolazione di serenelle e ligustri.
Ho capito subito che l'acqua è l'anello debole, e che avrei cercato piante che non necessitano di acqua dopo il primo anno in piena terra. Il giardino non ha un impianto di irrigazione; innaffiamo con una canna: così non esageriamo. Ancora una volta, ci vogliono piante adatte a crescere senz'acqua estiva, il cui ritmo è di crescere durante la primavera, fiorire, maturare i frutti durante l'estate: le rose antiche ad unica fioritura, i narcisi e tulipani, i peri, meli, susini. Oppure le essenze aromatiche e altre piante parsimoniose coll'acqua: rosmarino, lavanda, salvia; buddleia e caryopteris.
Oltre alla scelte delle piante giuste, cerco di limitare le perdite d'acqua coprendo il suolo con pacciamature di fieno e di piccole piante. Le pacciamature aggiungono materia organica al suolo, trattengono l'acqua, tengono il terreno più fresco quando fa caldo e più caldo quando fa freddo. Ho scelto fieno perché è un prodotto della mia zona, è una risorsa rinnovabile, e perché il fieno vecchio non più buono per il bestiame non serve a nessuno, salvo a me, che lo rende utile. Costa poco e mette un po' di soldi nelle tasche degli agricoltori della mia zona.
Ho cominciato ad apprezzare la pacciamatura vivente. Queste sono le piccole piante che crescono basse, spesso spontanee, coprendo il suolo e fornendo materia organica. Avevo aiuole dove avevo pacciamato col fieno e in seguito l'erba annuale cresceva. Prima l'eliminavo, poi mi sono chiesta come mai la strappavo, la pacciamatura che crescevo sul posto, che non dovevo comprare nè distribuire? E l'ho lasciata. Erba annuale, non l'orribile gramigna. In questa stagione le aiuole sono piene di innocenti piante spontanee: veroniche, leguminose, geranee, euforbie. Crescono, fioriscono, si autoseminano, muoino, lasciando le foglie secche sopra e le radici sottoterra--non bisogna vangare!--e il giardiniere si limita solo a strappare le piante brutte o invadenti, e ammirare l'insieme.

Mi fermo qua, non che non avrei molto ancora da dire, ma per chiedere se qualcuno vuole sapere più di questo modo di fare giardinaggio? Ditemi, per favore! Parlo del mio giardino perché per me è qui che s'incontrano teoria e pratica.

Melissa
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Ciao Melissa!

Mi identifico nella tua visione di rapporto con la natura
Il tuo scopo è anche quello di creare un ambiente armonico da godere a fine lavoro giornaliero o solo sperimentazione?

Magari ti dedichi anche alla coltivazione di ortaggi e frutta?

Parto da condizioni analoghe alle tue: pendenze ed argilla rossa
Sul lungo ho capito che senza pozzi di raccolta piovana o semplici buche (tampe in dialetto) o cisterne in vetroresina di recupero non sarei riuscita ad irrigare i nuovi impianti sino ad autosufficienza...parlo di fruttiferi ma anche di alberi alto fusto...diciamo che da han raggiunto autonomia dopo 2/3 anni...credo dopo che le radici han superato lo strato argilloso?
Le querce invece crescono spontanee in orgoglioso ed indipendente disinteresse delle cose umane
Un'altra necessità era creare e recuperare strame....tre galline e diversi conigli hanno bene integrato quello del vicino maneggio
Tra le erbacee da prato spontaneo hai anche il timo?
Come ti regoli con le potature?
Mi sai dire di più circa i cipressi? Avrei la possibilità di posarne due :Saluto:
 

Il Pallino

Apprendista Florello
Ciao Melissa, bellissimo 3d!

La mia situazione è praticamente agli antipodi della tua: piccolo giardino (e un balcone lungo, quasi per intero molto soleggiato) per metà in ombra perenne ma luminosa, per l'altra metà abbastanza soleggiato a parte l'inverno.
La mia grande passione sono le rose, peccato che non sia per nulla corrisposto! Ne ho avute diverse sul balcone, ma per diversi motivi non ci sono più (trapiantate, o morte) a parte una Mrs Oakley Fisher. Non le ho sostituite, perchè ho notato che erano sempre tormentate dal ragnetto rosso, difficile da combattere e che ritorna comunque, anche se estirpato..quindi mi sono orientato su erbacee perenni e graminacee (Stipa tenuissima, Pennisetum Karley Rose, Verbena bonariensis, Salvia, Erigeron karvinskianus): praticamente indifferenti al ragnetto rosso, non hanno troppa sete, non necessitano di trattamenti e hanno una grande resa!
E' utile utilizzare vasi grandi per limitare la perdita d'acqua, e mantenere fresche le radici, oltre che mischiare terra di giardino al terriccio universale, troppo tendente a seccare e poco nutriente..

Il giardino ultimamente mi sta facendo porre domande: il mio sogno è il cottage garden, strabordante di rose, digitalis, geranium..peccato che metà sia in ombra! Le rose Alba comunque crescono senza problemi e fioriscono in modo soddisfacente, senza richiedere trattamenti: le ho abbinate a Geranium, Digitalis, Aquilegia, Nepeta, mentre nella metà ombrosa ho intenzione di piantare Epimedium, Lamium, Helleborus, Brunnera, e altre piante da ombra.
Ora, il punto è: quanta acqua è giusto usare? D'estate le perenni da climi abbastanza freschi ne hanno bisogno comunque: la cosa migliore è pacciamare (io uso le erbacce strappate) oppure utilizzare piante tappezzanti poco esigenti (sto sperimentando il geranium sanguineum) Le bulbose fioriscono a primavera, seccano senza avere bisogno di nulla..
Sarebbe utile avere un sistema di raccolta dell'acqua, e un mucchio per il composto, per mantenere un sistema equilibrato tra ciò che entra e ciò che esce, ma lo spazio è poco e sarebbe visibile da ogni parte del giardino!
E' sempre utile cercare di attirare insetti utili nel giardino; se trovo qualche afide o un bruco, non mi faccio troppi problemi: se l'infestazione non è grave, li tolgo a mano o li lascio dove sono.
Se una pianta è sempre triste o malata, anche dopo vari spostamenti, è inutile tentare di forzarla: meglio sostituirla con un'altra più adatta..
 

MelissaP

Aspirante Giardinauta
rocco.co,
Benvenuto/a al thread! Sono contenta di sentire te e il buon signor Pallino, persone che si interessano di questo modo di fare giardinaggio. Ecco le mie risposte alle tue domande:
Voglio creare un bel giardino: mi interessa molto la progettazione, non solo conoscere e coltivare le piante. Però, come ho detto, mi piace sperimentare, vedere cosa succede se faccio questo o quello.
Ho sempre fatto giardini ornamentali, con poche piante da orto. Questo per vari motivi, non esattamente mancanza di interesse. Anche in questo posto l'orto secondo me non è fattibile. L'acqua è poca e l'orto beve. Ho poco spazio vicino alla casa, e quello che c'è è dedicato alla propagazione; il terreno più lontano è tutto invaso dai cinghiali che, se facessi lì l'orto, me ne mangerebbero tutto.
Per l'acqua usiamo quella della rete, e ovviamente dobbiamo essere parsimoniosi. La questione acqua è una scommessa che mi sono fatta, se riuscivo a fare un giardino senza irrigazione. Mi ha colpito la siccità del 2003, durante la quale tante piante coltivate sono morte, eppure le piante autoctone non l'hanno risentita particolamente. Allora mi sono detta, le piante sopravvivono anche una siccità brutta, se sono le piante giuste nel posto giusto. Con la poc'acqua che siamo in grado di dare alle nostre piante crescono lentamente, madonna, ma crescono, e dopo il primo anno sono poche che non continuano a resistere.
Ho pensato ai serbatoi, ma qui sono praticamente impossibili--dovresti vedere la situazione di casa, costruzioni, terreno per capire. Credo però che piccoli terrazzamenti nel giardino, come tanti gradini, trattengano l'acqua. Aggiungo quantità di materia organica al suolo per migliorarne non solo la fertilità, ma anche la permeabilità: voglio che il terreno sia pesante, ma non asfissiante. Ho perso un paio di rose di cui le radici s'erano marcite durante periodi di piogge incessanti.
Secondo me le piante sono ben felici di affondare le radici nell'argilla. Qui è profonda 1,50 metri e più--lo so a cause di frane nel giardino--e sotto immagino che ci sia la pietra.
Il letame è bellissimo, sei fortunato(a?) di averne una scorta. Ma noi non ce la caviamo male col fieno.
Il timo selvatico non si trova nel giardino, sembra proprio una pianta per suoli poverissimi. Credo che sia un timo la piantina che cresce in un prato magro e soleggiato che fa parte della proprietà, e che fiorisce ogni primavera--anzi ci sono due qualità di piante basse e simili tra loro, una pelosa e l'altra no. C'è da te?
Puoi spiegare più dettagliatamente la tua domanda riguardante la potatura?
Alcuni anni fa abbimao comprato mezza dozzina circa di cipressi italiani, 1,50 m di altezza, e li abbiamo messi nel giardino al sole. Lì il sole batte tutto il giorno; è ripido; il terreno è argilla grigia dall'aspetto povero. I cipressi si sono ambientati subito e sono cresciuti bene. Spiego tutto questo perché pochi alberi e arbusti si trovano veramente bene in queste condizioni, ma quei cipressi sì. Siamo a 450 m s.l.m. e il giardino guarda verso sud; è un posto caldo per la nostra zona.
Raccontaci anche tu del tuo giardino e delle tue idee, mi piace questo scambio.

Il Pallino,
a te la prossima risposta.

Melissa
 

Il Pallino

Apprendista Florello
Signor Pallino? Addirittura! (faccio ancora le superiori..) :)
Sono convinto anch'io che sia meglio irrigare bene il primo anno, per fare assestare bene gli impianti recenti, e poi interevenire solo in caso di siccità!
Oggi osservavo in giardino, e pensavo (cosa ovvia, ma vabbè..) che non bisogna lasciare il terreno scoperto: salta all'occhio la differenza tra zone piantate e zone prive di vegetazione!
 

andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Sono attratto dalle piante che sanno cavarsela da sole, nel mio piccolo giardino negli anni ne ho accumulate una discreta quantita'. Tante rose, tantissimi bulbi, un fico, un caki, un melograno, Buddleja, viti da foglia e da tavola, qualche graminacea ornamentale e tante erbacee perenni. Uno degli acquisti piu' recenti che mi ha veramente colpito per autosufficienza è l'Artemisia Absinthium (assenzio) un vigoroso cespuglietto dalle meravigliose foglie argentate. Al momento dell'impianto metto sempre sul fondo della buca una buona quantita' di ghiaia in modo che nei periodi piu' piovosi le radici non marciscano. E poi terriccio mischiato alla terra argillosa dello scavo. Acqua ne do' poca, ho un'impianto ad ala gocciolante che attivo solo nei periodi siccitosi una volta a settimana per una notte intera, praticamente irriga solo 2/3 delle rose ma sinceramente potrei farne anche a meno, le mie piante ce la farebbero lo stesso. Importantissima è la pacciamatura: dalle tre compostiere ogni primavera esce materiale sufficiente alle mie esigenze, la uso sopratutto al piede dei nuovi impianti e per le rose in vaso. Per il resto lascio anche io crescere le piccole piante spontanee al piede degli arbusti, per lo piu' viole, che mantengono il terreno sempre fresco.
 
Ultima modifica:

Harma

Maestro Giardinauta
Ciao a tutti!!!! Solamente le superiori Pallino??? Ti credevo un uomo di mezz'età per colpa della pipa...:lol:
Anch'io purtroppo devo usare l'acqua della rete.L'annoscoro ho messo un impianto d'irrigazione a gocce in gran parte del giardino,con un gran risparmio d'acqua..Invece io cerco sempre di eliminare le erbacce,per non creare competizione fra loro e le miei piante.Lo stallatico in primavera e autunno e nientaltro....Ad ogni nuovo impianto aggiungo il compost creato da me...Credo i primi anni,vanno un pò coccolate,poi devono" imparare" a camminare da soli,un pò come i figli...
 

andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Ecco, un'altra cosa estremamente importante è distribuire tanto stallatico come pacciamatura autunnale in modo che la struttura del terreno venga migliorata e la disponibilita' dei microelementi divenga maggiormente disponibile alle radici.
 

MelissaP

Aspirante Giardinauta
La pipa ha influenzata anche me: è incredibile quanto sia bonaria una pipa.

Il Pallino, bella la tua risposta, ecco i miei pensieri:
Mezza Italia fa giardinaggio sui balconi, e quanto sono coraggiosi quelli che coltivano piante in un ambiente così artificiale. Anch'io ho il mio giardino di piante in vasi, quasi tutte perché temono il gelo e bisogna ripararle d'inverno; oppure, nel caso delle camelie, non sopportano il mio terreno argilloso. Alcune piante crescono bene nei vasi, ma non mi sorprende che le tue rose non abbiano sopportato quella vita. La robustezza delle rose dipende dalla loro capacità di sviluppare le loro radici, cosa che non possono fare in un vaso, e poi, credo che amino un terreno fresco. Si vede dagli attacchi ricorrenti di ragnetto rosso che erano sofferenti. Forse si sarebbero trovate meglio se il balcone fosse parzialmente ombreggiato, ma i balconi sono difficili perché muri e pavimenti assorbono calore. D'estate le mie piante in vaso sono tutte parzialmente o interamente all'ombra, sotto il pergolato o un albero o sull'erba. Mi trovo d'accordo con i tuoi metodi di coltivare le piante in vaso. A me piacciono anche le piante grasse, sculture viventi, però il freddo di febbraio me ne ha fatto fuori un terzo.
Sono un'appassionata di rose anch'io, ma ho il problema opposto al tuo: troppo sole. Il giardino è aperto a tutti i venti e il sole batte, e le rose lo risentono pesantemente. E' da anni che piantiamo alberi e arbusti, ma crescono con una lentezza esasperante. Il giardino ha bisogno di ombra, di riparo dal vento, ha bisogno delle foglie che cadono in autunno. Tutto questo verrà, ma ci vuole tempo.
Le alba non solo tollerano l'ombra, sono tra le migliori rose per una situazione ventosa, mentre le Tè e gli Ibridi di Moschata mal sopportano il vento. Ma da me la maggior parte delle rose si trovano meglio con un po' di ombra. Le Galliche e gli Ibridi di Moschata in particolare stanno bene a mezz'ombra in un ambiente fresco: hai mai pensato a esse?
Ci sono diversi tipi di ombra. L'ombra geniale e protettatrice di un albero a foglie decidue è tutta diversa da quella cupa e deprimente di un siepe sempreverde. Ai piedi di una siepe di lauroceraso non cresce mai niente (be', erba gallina e aspidistra), mentre sotto una quercia o un kako trovano un posto ospitale tante belle piante: ellebori, ciclamini, heuchere, dafne; sempreverdi come sarcococca e bosso e ruscus (pungitopo, R. hypoglossum) crescono bene in ombra parziale. Ci sono numerose piante che vogliono sole d'inverno e ombra d'estate, e che apprezzano la pacciamatura delle foglie cadute in autunno. Numerose le piante che apprezzano un terreno argilloso e in pendenza, piogge invernali, siccità estiva. L'irrigazione può essere persino un problema per piante adatte a zone dove piove poco d'estate.

Non ho risposto a tutto ciò che hai detto, Pallino, ma il mio cervello oggi proprio non ci sta, faccio fatica a scrivere. Quindi metterò questo, pur sapendo che non è completo. Per ultimo: i detriti del giardino li lascio dove sono, tagliuzzando i rami potati e lasciandoli nelle aiuole. Non è ordinato, ma fa bene per le piante. Per la raccolta di acqua, non so; però ho fiducia nella capacità del giardino stesso. Mi viene il sospetto che spesso si innaffia troppo, nei giardini ornamentali.

Andreafxr e Harma, sono contenta di vedervi! Simpatiche le tue idee, Andreafxr, e molto simpatico il tuo giardino, Harma, dalle foto che ho visto. Della "competizione" tra le piante c'è di parlare.
Per favore, avanti con la discussione! Che ne dite che quello che dicono gli altri? Le mie idee, quelle di rocco.co, Il Pallino, andreafxr, Harma?
Il Pallino: scusa, ma posso chiederti quanti anni hai? mi hai incuriosita.

Melissa
 
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