Non basta un solo trattamento per debellare la farfallina, se si somministra il Provado facile che va interrato questi va rimesso dopo due mesi ma se si usano prodotti che si spruzzano sulle foglie e sui rami, il trattamento va fatto settimanalmente. Tagliare i rami che presentano i buchi.
Cacyreus marshalli (Lycaenidae-Polyommatinae) lepidottero proveniente dal sud-est dell'Africa
E’ una farfallina color bronzo, il maschio ha sul bordo delle ali una picchiettatura bianca mentre la femmina è più variegata. La sua attività è diurna. Le uova bianche, rotonde e piatte vengono deposte sui boccioli, sui sepali, sui peduncoli e a volte anche sulle foglie dei pelargoni soprattutto zonali ed edera. Le larve dei bruchi verdognoli penetrano nel fusto della pianta iniziando dalle foglie o dall’apice vegetativo, dove scavano gallerie, il fusto viene svuotato fino alla maturità della larva che poi fuoriesce praticando un foro simile a quello del tarlo. La larva si nutre di teneri germogli, fino a formare la crisalide, appesa alle foglie, nasce la farfalla e il ciclo ricomincia (La durata media del ciclo completo è di 62 giorni a 20° C e 33 giorni a 30° C dunque 5 o 6 generazioni all'anno). Il lepidottero sopporta temperature anche basse e in inverno alle nostre latitudini rallenta solo l’operosità. La pianta comincia a deperire, perde i fiori e le foglie ingialliscono, la larva svuota i fusti che anneriscono portando la pianta alla morte. Sfortunatamente questo lepidottero non è ancora ben conosciuto e spesso l’attacco viene scambiato con quello di altri parassiti fitofagi o funghi patogeni (Il fusto annerito, può essere scambiato, per tracheomicosi) La cacyreus marshalli colpisce i pelargoni zonali e gli edera perché la larva ha bisogno di piante con fusto carnoso e succulento, per introdursi ed alimentarsi, più resistenti sono gli odorosi che hanno fusto legnoso.
Controllo
Poiché questo lepidottero non ha nemici naturali fino a qualche anno fa le piante venivano distrutte anche perché questo parassita è vettore di diffusione di batteri e funghi come la Xanthomonas c . pelargonii. Oggi il controllo può essere eseguito con metodi biologici basati su insetticidi naturali come l'olio di neem, questi per essere efficace deve essere irrorato frequentemente e il Bacillus thuringiensis. Il controllo chimico e preventivo è la soluzione più risolutiva e si basa sull’uso di insetticidi Neonicotinoidi (Imidacloprid ) Provado facile compresse, (Thiamethoxam) Actara e Axoris compresse che agiscono sul sistema nervoso degli insetti, impedendo il loro sviluppo e l’alimentazione, l’azione sistemica agisce su uova, bruchi e adulti.
http://geraniepelargoni.blogspot.com/2010/02/cacyreus-marshalli.html