danix59
Aspirante Giardinauta
Stare fra chi ama questa particolare pianta mi fa molto piacere, oltre l’amore e la passione leggo anche molta competenza. Per questo motivo vorrei tentare di aprire una discussione sulla possibilità volta alla cura e alla protezione delle gardenie senza utilizzare prodotti chimici. Preciso che personalmente faccio uso, per le gardenie, ma anche per tutte le piante da fiore, di prodotti fitosanitari e anticrittogamici. Le mie perplessità sono per esempio su come curare naturalmente fenomeni, per esempio, legati a formazioni fungine o agli attacchi di parassiti. Più facile, secondo me, l’attività legata alla fertilizzazione. Molti sono i prodotti che possono sostituire quelli chimici. Uno fra tutti, specialmente per le acidofile, sono i semi di cotone che oltre a contenere un’alta qualità di azoto inducono un certa acidità al terreno. Questa pratica l’ho osservata casualmente in un viaggio in Uzbekistan. Chi coltiva cotone usa concimare i pomodori con questo sistema con ottimi risultati (ottimi nel vero senso della parola).
Non sono mai felice nell’utilizzare certi prodotti e cerco di farlo il meno possibile. Qualche giorno fa ho scorto fra i rifiuti del mercato dei fiori questa gardenia (vedi foto). Sicuramente qualche proprietario l’aveva portata per un “consulto” agli amici vivaisti che avranno consigliato di buttarla, così è andata perché era ancora nel suo vaso. Ora è a casa mia. Si dovrebbe trattare di una pianta di circa 5 anni, almeno credo, ha subito una radicale potatura e ha tutto il catalogo dei guai tipici della gardenia; formazione fungina, clorosi, ecc., ecc… Non ho fatto altro che liberala da tutta la terra, ho eliminato qualche radice, poche per la verità, e l’ho rinvasata non prima di averla immersa in una soluzione fungicida con buona pace per l’ambiente. Una particolarità; quando l’ho tolta dal vecchio vaso ho notato una grande quantità di polvere di caffè. A tal proposito mia madre, ricordo, che usava i fondi di caffè ma era solita farli essiccare al sole in quanto, se umidi, sono ambiente favorevole per la formazione di funghi. Forse potevo limitarmi a cambiare la terra e lasciare la pianta al sole che molto può fare.
Quindi, secondo voi, si può coltivarle naturalmente? Grazie
Non sono mai felice nell’utilizzare certi prodotti e cerco di farlo il meno possibile. Qualche giorno fa ho scorto fra i rifiuti del mercato dei fiori questa gardenia (vedi foto). Sicuramente qualche proprietario l’aveva portata per un “consulto” agli amici vivaisti che avranno consigliato di buttarla, così è andata perché era ancora nel suo vaso. Ora è a casa mia. Si dovrebbe trattare di una pianta di circa 5 anni, almeno credo, ha subito una radicale potatura e ha tutto il catalogo dei guai tipici della gardenia; formazione fungina, clorosi, ecc., ecc… Non ho fatto altro che liberala da tutta la terra, ho eliminato qualche radice, poche per la verità, e l’ho rinvasata non prima di averla immersa in una soluzione fungicida con buona pace per l’ambiente. Una particolarità; quando l’ho tolta dal vecchio vaso ho notato una grande quantità di polvere di caffè. A tal proposito mia madre, ricordo, che usava i fondi di caffè ma era solita farli essiccare al sole in quanto, se umidi, sono ambiente favorevole per la formazione di funghi. Forse potevo limitarmi a cambiare la terra e lasciare la pianta al sole che molto può fare.
Quindi, secondo voi, si può coltivarle naturalmente? Grazie