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Gardenia sofferente

zazzi89

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutte/i!
Ho un problema con la mia gardenia.
Ho questa pianta da quattro anni e non mi ha mai creato problemi; ho vissuto a Pavia fino a questa estate ma poi, per motivi personali, mi sono dovuta trasferire a Bergamo.
Quando ero a Pavia la pianta era posizionata su un terrazzo con esposizione ad est e prendeva sole fino alle 12 circa e raramente diretto.
A Bergamo, da quando l'ho messa in serra, ha iniziato a crearmi problemi. (Tra l'altro ho due gardenie, ma solo questa sta soffrendo). Il terrazzo in cui è posizionata è esposto a sud, di conseguenza prende più sole. L'ho recentemente spostata rispetto a dove era posizionata prima per ridurre l'esposizione.
So che la gardenia è molto delicata agli spostamenti e all'acqua fornita, ma vi chiederei una mano per cercare di capire che ha.
( IMG_1115.jpg Per fare la fotografia ho alzato la tenda)
Grazie per la gentile attenzione
 

CLEMETIS68

Master Florello
a me sembra disidratata per mancanza l'acqua...le piante anche d'inverno bevono ...
e poi perchè in serra? la gardenia non ha bisogno della serra...le mie hanno preso anche la neve ..ma non è successo niente
invece due inverni fà che qui tirò tantissimo vento per molte settimane ,ne soffrirono molto proprio perchè il terriccio era secco e io non annaffiavo..
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Quando una gardenia reagisce così, la motivazione è per una sofferenza radicale.
Questa può esser dovuta a mancanza di umidità alle radici, oppure al suo contrario, cioè un ristagno idrico che ha provocato marcescenze radicali. Per ultima ipotesi, un eccesso di salinità (fertilizzazione) che ha provocato "ustioni" alle radici.
La protezione data dalla serretta abbinata ad una esposizione sud non è l'ideale per le gardenie: durante il giorno la temperatura e l'umidità raggiunta internamente rischia di non far andare in riposo vegetativo la pianta, rendendola più sensibile agli sbalzi termici. Il differente comportamento delle due piante può esser dovuto a diversi fattori, fra cui la maggior o minor saturazione del substrato disponibile.
Ti consiglio di scalzare delicatamente, meglio con un dito, il substrato per verificare lo stato delle radichette superficiali (se sono bianche o marroni). Presumo che le radichette siano marroni. L'ideale sarebbe svasare la pianta, verificare lo stato delle radici e l'umidità del substrato, un'energica potatura delle radici compromesse e della chioma della pianta, per equilibrare il rapporto apparato radicale ancor "funzionante" con la superficie fogliare, un rinvaso con nuovo terriccio ben drenante per acidofile. Il tutto deve esser seguito con il posizionare la pianta in un locale sufficientemente luminoso e freddo, ma dove non geli.
Non ultima cosa, incrociare le dita perché la pianta è notevolmente compromessa...
 

zazzi89

Aspirante Giardinauta
Vi ringrazio moltissimo per i consigli!
Ora l'ho messa sul pianerottolo di casa, zona fresca illuminata e riparata. Oggi provvedo con l'ispezione delle radici.
Una cosa: dopo aver tagliato radici e rami e dopo aver cambiato la terra, come mi comporto con la somministrazione di acqua? Devo essere generosa come dopo ogni rinvaso o parca?
 

kiwoncello

Master Florello
Quando una gardenia reagisce così, la motivazione è per una sofferenza radicale.
Questa può esser dovuta a mancanza di umidità alle radici, oppure al suo contrario, cioè un ristagno idrico che ha provocato marcescenze radicali. Per ultima ipotesi, un eccesso di salinità (fertilizzazione) che ha provocato "ustioni" alle radici.
La protezione data dalla serretta abbinata ad una esposizione sud non è l'ideale per le gardenie: durante il giorno la temperatura e l'umidità raggiunta internamente rischia di non far andare in riposo vegetativo la pianta, rendendola più sensibile agli sbalzi termici. Il differente comportamento delle due piante può esser dovuto a diversi fattori, fra cui la maggior o minor saturazione del substrato disponibile.
Ti consiglio di scalzare delicatamente, meglio con un dito, il substrato per verificare lo stato delle radichette superficiali (se sono bianche o marroni). Presumo che le radichette siano marroni. L'ideale sarebbe svasare la pianta, verificare lo stato delle radici e l'umidità del substrato, un'energica potatura delle radici compromesse e della chioma della pianta, per equilibrare il rapporto apparato radicale ancor "funzionante" con la superficie fogliare, un rinvaso con nuovo terriccio ben drenante per acidofile. Il tutto deve esser seguito con il posizionare la pianta in un locale sufficientemente luminoso e freddo, ma dove non geli.
Non ultima cosa, incrociare le dita perché la pianta è notevolmente compromessa...


Concordo pienamente Giuliano; aggiungerò che voler coltivare piante tropicali sia pur resistenti in climi inadatti è sempre una sfida......
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Una cosa: dopo aver tagliato radici e rami e dopo aver cambiato la terra, come mi comporto con la somministrazione di acqua? Devo essere generosa come dopo ogni rinvaso o parca?
Verifica, prima dell'eventuale potatura, lo stato delle radici e cerca di intuire le motivazioni di quanto accaduto. Mi spiego meglio: se trovi il terriccio inzuppato d'acqua, soprattutto sul fondo del pane di terra, hai ecceduto nelle innaffiature. Abituati a soppesare il vaso per renderti conto dell'eventuale necessità.
Vero Andrea, ma, come sai, anche le piante, come qualsiasi essere vivente, devono essere comprese ed assecondate per dare il meglio. E' difficile pensare di riuscire a coltivare le orchidee alla tua latitudine, ma i tuoi risultati sono, a dir poco, fantastici...
 
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