A
ambapa
Guest
Che facoltà?che palle fare l'università, noiosa, mi ha lasciato dentro un vuoto che mi ha fatto poi non abbracciare quel che avevo studiato.
Luk.
Che facoltà?che palle fare l'università, noiosa, mi ha lasciato dentro un vuoto che mi ha fatto poi non abbracciare quel che avevo studiato.
Luk.
non è che una cosa esclude l'altra, ma ho avuto tanti amici, i quali erano molto molto bravi a scuola, e tendenzialmente erano interessati solo al loro rendimento, il resto era un inutile corollario, io a scuola facevo casino, ascoltavo musica durante le lezioni che non mi piacevano , o peggio andavo a giocare a biliardo nella mia bella zona popolare, però ero attento alle cose che interessavano, mi piaceva leggere e aiutare il prossimo, ho finito la scuola e mi sono laureato, anche se ero un mezzo vagabondo durante il liceo.
Le generalizzazioni mi lasciano perplesso, bravi=studiosi di buona famiglia, coatti=cattivi.. mah... Judge not, before you judge yourself.
Luk.
Non ho fretta darietta...fai con comodoQuanto tempo per rispondere? :love_4: :love_4: :love_4:
Va là tu .
Mi sembrava di aver già detto in un'altra discussione quel che penso delle "ideologie", perchè insisti ? Si "afferrano" alle ideologie ( come la Bertini ai tendaggi..) in genere coloro che sono privi di idee, che trovano comodo pensare con il cervello del "fondatore", che hanno perduto o mai posseduto un proprio raziocinio sostenuto da un lucido spirito critico.
Gli insegnanti devono - nella classe - avere un programma scolastico e lo devono svolgere accertandosi che venga appreso dal maggior numero di alunni.
E non sono loro a poter stabilire quale sia il programma.Altrimenti de-raglierebbero.
Addio.
esatto, voglio dire che se uno per un certo periodo della sua vita, è stato un po disadattato, non necessariamente è da rinchiudere o da emarginare, e lo stesso vale per il contrario.
P.S.
che palle fare l'università, noiosa, mi ha lasciato dentro un vuoto che mi ha fatto poi non abbracciare quel che avevo studiato.
Luk.
non è che una cosa esclude l'altra, ma ho avuto tanti amici ( Amici ?), i quali erano molto molto bravi a scuola, e tendenzialmente erano interessati solo al loro rendimento, il resto era un inutile corollario, io a scuola facevo casino, ascoltavo musica durante le lezioni che non mi piacevano , o peggio andavo a giocare a biliardo nella mia bella zona popolare, però ero attento alle cose che interessavano, mi piaceva leggere e aiutare il prossimo, ho finito la scuola e mi sono laureato, anche se ero un mezzo vagabondo durante il liceo.
Le generalizzazioni mi lasciano perplesso, bravi=studiosi di buona famiglia, coatti=cattivi.. mah... Judge not, before you judge yourself.
Luk.
A chi? Bada che sabato alla visita agli Orti ci sarò anch'io...ti do uno spintone eh? :lingua:
A parte gli scherzi, vorrei chiarire il mio pensiero.Trovo un pò anacronistico parlare di insegnanti "ideologizzati" nella fase attuale. Esistevano sì, certamente ai miei tempi e forse anche ai tuoi...o forse no data la vetustà Concordo che certe esasperazioni e le semplificazioni brutali non hanno fatto del bene. Quello che non riscontro è la presenza così forte e devastante delle ideologie, non solo nella scuola, ma proprio nella società in generale.
Quello che non riscontro è la presenza così forte e devastante delle ideologie, non solo nella scuola, ma proprio nella società in generale.
Ma perchè una cosa dovrebbe escludere l'altra?
Infatti! Perchè le due cose dovrebbero essere distinte? Le mie figlie sono entrambe molto brave a scuola, non hanno grilli per la testa, non mi hanno mai chiesto abiti firmati e sono sempre pronte ad aiutare i compagni in difficoltà al punto che a casa a volte mi sembra di stare in un centralino telefonico! Studiano perchè a loro piace farlo, la grande frequenta l'Università e sa che deve uscire da lì preparata, un buon professionista (vuole fare l'odontoiatra) deve anche avere buone basi, dal dentista "pecionaro" non ci va nessuno! Ciò non vuol dire che siano avulse dal mondo a loro intorno! Riesco a fare con loro discorsi che a volte mi lasciano un po' perplessa per la loro sensibilità, per il loro aggiornamento sui fatti del mondo, e per il sociale in questo periodo reggere il loro padre e me (con tutti i nostri problemi annessi e connessi e le nostre relative isterie) sta facendo lezione!
esistano giovani dalla vita "normale", che amano studiare, frequentano la scuola per imparare e non per vilipendere gli insegnanti, pensano ad un futuro costruttivo e non di contestazioni e distruzioni.
Parli di contestazione come se fosse una cosa negativa.
Parli di insegnanti "sponsorizzati" (la licenza è la mia) come se fossero la causa della situazione quantomeno ambigua in cui versa la scuola italiana.
Non concordo affato Romolantus,anzi, l'insegnante che al liceo mi ha trasmesso di più,dal punto di vista culturale, è stata la stessa in grado di accendere il mio interesse per il sociale.
Con un logo politico che le leggevi ben stampato sulla fronte, era in grado di stimolarti e di attirare la tua attenzione,quali che fossero le tue tendenze.
Vedi davvero questa tendenza ad indottrinare?
Io credo che sia solo uno spauracchio del passato che trova dimora nei tuoi vetusti ricordi.
Ah, sottolineo, il sottoscritto, che NON E' UN BRIGATISTA, o un fanatico ignorante, ma solo una persona attiva nel sociale, ha superato l'esame di maturità col massimo dei voti ed è stato, se non il primo ,sempre tra i migliori della sua classe,sebbene, a quanto ricordo, nessuno dei professori abbia avuto il piacere di scansarsi una sana litigata con me.
Buon riposo, mi congedo.
Mi confermi nel sospetto che tu "soffra" di una eccessiva "autostima".
Ogni volta che mi mandi messaggi, mi dai l'impressione di avere una concezione " tolemaica " di te medesimo. Peccato che tu non sia stato contemporaneo di Luigi XIV; sicuramente gli avresti suggerito uno slogan superiore a quello attribuitogli ( lo stato sono io ).
Tu sei "certo" che io pensi di te questo, quello e l'altro ancora.
Ma io, bambolo, di te non penso assolutamente nulla, perchè di te non c'è - per me - niente, proprio niente da pensare, se non ( come detto ) una eccessiva autostima.
Quando crescerai, vedrai che si ridimensionerà; in caso negativo, dovrai preoccuparti. Hitler aveva di sè una stima immensa.
Se operi nel sociale e non sei l'Unico ( che cosa sai di quel che io faccio ? )
è un titolo di merito, come lo è altrettanto l'essere stato un bravo studente.
Quest'ultima circostanza, però, giova solamente a te ed ai tuoi familiari.
Io non ho spauracchi di sorta, bambolo,ed i miei ricordi sono "vetusti" soltanto perchè ho una maggiore età.
Ma la vetustà parla di educazione, civiltà, rispetto, modi di essere a te -mi pare- non congeniali .
Hai molto ancora da imparare e da fare. Un consiglio: il tempo che impieghi nei messaggi, usalo nel sociale e nello studio, produrrebbe qualcosa di positivo.
Ricambio gli auguri di una serena notte.
Addio.
Mi confermi nel sospetto che tu "soffra" di una eccessiva "autostima".
Ogni volta che mi mandi messaggi, mi dai l'impressione di avere una concezione " tolemaica " di te medesimo. Peccato che tu non sia stato contemporaneo di Luigi XIV; sicuramente gli avresti suggerito uno slogan superiore a quello attribuitogli ( lo stato sono io ).
Tu sei "certo" che io pensi di te questo, quello e l'altro ancora.
Ma io, bambolo, di te non penso assolutamente nulla, perchè di te non c'è - per me - niente, proprio niente da pensare, se non ( come detto ) una eccessiva autostima.
Quando crescerai, vedrai che si ridimensionerà; in caso negativo, dovrai preoccuparti. Hitler aveva di sè una stima immensa.
Se operi nel sociale e non sei l'Unico ( che cosa sai di quel che io faccio ? )
è un titolo di merito, come lo è altrettanto l'essere stato un bravo studente.
Quest'ultima circostanza, però, giova solamente a te ed ai tuoi familiari.
Io non ho spauracchi di sorta, bambolo,ed i miei ricordi sono "vetusti" soltanto perchè ho una maggiore età.
Ma la vetustà parla di educazione, civiltà, rispetto, modi di essere a te -mi pare- non congeniali .
Hai molto ancora da imparare e da fare. Un consiglio: il tempo che impieghi nei messaggi, usalo nel sociale e nello studio, produrrebbe qualcosa di positivo.
Ricambio gli auguri di una serena notte.
Addio.
Quoto Romolo.......A parte la sua grande cultura e simpatia che ha, un pochino di rispetto per un uomo di una età, che ne ha passate tante nella sua vita (incluso un certo "bicho" di nome cancro) la saggezza è un grado, è Romolo è un uomo saggio, oltre ad essere colto, gentile e simpatico, e tu Elyas.....Come io daltronde, hai solo da imparare e migliorare leggendo questo piccolo GRANDE uomo che è ROMOLANTUS...
Dai su...a parte tutto...la frase su Hitler potevi pure risparmiartela Rom
Sarà che detesto profondamente vedere quel nome scritto nero su bianco...
E anche il "bambolo"...
E' una cosa che non ho mai condiviso giuseppe, il rispetto verso chi è più anziano per una questione anagrafica.
Il rispetto lo si guadagna,ad ogni età.
Vero è che in genere una persona adulta ha più esperienza, più vita vissuta, più esperienze e il rispetto se lo merita eccome.Ma esistono molte eccezioni.
Guarda giuseppe, ho tanti modelli e tante aspirazioni, ma davvero romolantus non è una di queste,tutt'altro.
Pace e amen.
E' una cosa che non ho mai condiviso giuseppe, il rispetto verso chi è più anziano per una questione anagrafica.
Il rispetto lo si guadagna,ad ogni età.
E anche qui non posso che quotare.
Non mi voglio mettere in mezzo nella questione, parlo in senso generale.
La penso esattamente come Ely: il rispetto non può essere dovuto ad una persona solo perchè nata prima di me.
Non è questione di arroganza, ma di logica, una persona che merita il mio rispetto, lo merita perchè ha qualcosa da darmi, un insegnamento, un abbraccio, un conforto, un consiglio.
Rispetto moltissimo i miei genitori, non in quanto genitori, ma perchè mi hanno dato (e continuano a darmi tanto).
Vabbè, avevo scritto altro ma si è cancellato, per ora vi basti questo.