Per prima cosa controlla che sulla pianta non ci sia più traccia di melata e che le formiche non risalgano dal substrato trasportando terriccio e depositandolo all'ascella delle foglie. Vi si potrebbe insediare o essersi insediata una nuova colonia di afidi.
L'eccessivo numero di formiche presenti, inoltre, fa pensare che sul tuo terrazzo o adiacente ad esso possa esserci un nido di formiche che dovresti cercare di localizzare e distruggere. In alternativa prova a cospargere lo spazio di accesso alla pianta interrompendo la scia degli insetti spargendo sostanze pulverulente come litotamnio
(*), polvere di gesso e cenere o catturale con le apposite trappole adesive da vaso tipo questa
https://www.mondoverde.it/en/2-trappole-formiche-gel-10-gr.html?RwDet=true&articoli_ID=1201
Potresti anche cospargere il terriccio con terra di diatomee.
(**)
O, in ultima analisi, se il nido è nel vaso, svasa la pianta rimovendo delicatamente dal terriccio le formiche, soprattutto la regina, mentre il formicaio, che spesso rimane nel contenitore, va asportato e traslocato in campagna o cosparso di insetticida. Poi il vaso va lavato, rinvasandovi la pianta con terriccio nuovo misto a litotamnio.
Per dirti quanto la lotta alle formiche sia una lotta infinita ti informo che la loro intelligenza è ancora studiata in tutto il mondo. Secondo una delle ultime scoperte sembrerebbe che le formiche hanno la capacità di modificare le loro strategie di decisione, vagliando le diverse opzioni in base alle loro esperienze passate. E la cosa più interessante è che a differenza dell’uomo, le formiche lo fanno collettivamente.
Devi sapere che, essendo le formiche ghiotte di melata, le operaie addirittura allevano questi insetti: li trasportano con le loro mandibole verso i pascoli da sfruttare (i getti freschi delle piante), li difendono dai lupi del prato (le coccinelle) e, durante l’inverno, li ospitano in una sorta di stalla nel loro nido.
Proprio l’altro giorno stavo leggendo di una sperimentazione effettuata circa l’interrelazione nei comportamenti di Afidi, Formiche e Coccinelle. Si sono osservate alcune giovani piante di
Pittosporum tobira in vaso coltivato in serra fredda. Sono iniziate le osservazioni
riguardo una massiccia presenza di formiche che si muovevano partendo dal substrato fino alle parti aeree delle piante trasportando il terriccio per depositarlo all’ascella delle foglie. Dopo qualche tempo sono comparsi i primi afidi che hanno iniziato ad aggredire le giovani piante. L’esperimento è proseguito con il lancio di coccinelle (prima
Propylea quatuordecimpunctata e poi Adalia bipunctata, più grande rispetto alla Propylea) per contrastare lo sviluppo delle colonie di Afidi). Immediatamente dopo il lancio, le coccinelle si sono dirette verso gli afidi e hanno iniziato ad alimentarsi. Quasi simultaneamente le formiche presenti nel quadro di coltivazione hanno cominciato a muoversi in direzione delle coccinelle aggredendole e facendole cadere al suolo. Le coccinelle cadute non risultavano più in grado di muoversi, probabilmente colpite dall’effetto dell’acido formico.
Scusami lo sproloquio ma è un argomento che mi interessa moltissimo e....non so resistere!!!!
(*) Il litotamnio è una farina calcarea ottenuta da una specie di alga rossa calcarea -
Lithotamnium calcareum - e, quindi, totalmente naturale, è una barriera naturale contro gli insetti masticatori, consentito in agricoltura biologica. E' composto da:
80% Carbonato di calcio, 10-15% magnesio e una piccola percentuale di altri elementi chimici. Può essere impiegato sia distribuendolo nel terreno come integratore aggiuntivo di microelementi utili al fertilizzante o per la correzione del ph troppo acido, sia come fitostimolante e nella prevenzione di alcune avversità delle piante.
(**) Si tratta di residui fossili di microscopiche alghe della famiglia delle Diatomee. Le diatomee sono alghe unicellulari e rappresentano una delle più importanti classi di microalghe presente sia in ambiente marino sia in ambiente d’acqua dolce. Come insetticida, la terra di diatomee agisce efficacemente contro formiche, cimici dei letti, scarafaggi, pesciolini d’argento e molti altri insetti. Non si tratta di un insetticida chimico quindi è necessario che vi sia contatto fisico tra la terra di diatomee e gli insetti da debellare: questo rimedio uccide gli insetti che entrano a contatto con la polvere.