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Ferro

Stato
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elleboro

Florello
accidenti non riesco a spiegarmi... Rino afferma che EDDHA è la forma più stabile (quindi la più utile anche per i giardini calcarei, interpreto io). Però, subito dopo dice anche che INVECE EDDHA..... e qui non capisco più.

Per piacere diteci cosa è meglio e cosa è peggio. Tutte le spiegazioni chimiche, sono per noi superflue ai fini di scegliere un prodotto.
Fateci una semplice graduatoria delle 3 edda, e se poteci darci una % di utilità di ciascuna meglio ancora, così possiamo valutare i prezzi. Grazie diecimila.
 
P

Piera1

Guest
Io so in parole povere che il solfato di ferro serve per correggere il terreno con eccessi di calcare e nei terreni basici e salini mentre il ferro chelato serve per dare ferro più velocemente alle piante. Ferro chelato, sequestrene e ferrostrene dov'è la differenza?
 

coccinella40

Master Florello
Brava Piera!:love_4: la tua spiegazione semplice è la migliore in assoluto. I grandi chimici non possono essere compresi da tutti. Molte volte bisogna usare parole comprensibili a tutti. Mi associo a ciò che hai detto al riguardo.:hands13: :hands13: :flower:
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Bruna,

riepilogando, la clorosi ferrica non dipende dalla mancanza di ferro nel suolo, essendo questo un elemento solitamente presente in abbondanza, quanto dalla sua scarsa solubilità in terreni a pH elevato e calcarei che ne impedisce la mobilità nel suolo e quindi l’assorbimento da parte delle radici. L’uso di composti inorganici (solfati di Fe, ad es.) ha poca efficacia perchè alla fine non si fa che incrementare la quantità di ferro già presente, ma non disponibile per le piante. I chelati invece aumentano la solubilità del ferro, che quindi può essere trasportato alle radici e qui ceduto, l’agente chelante che ha ceduto il ferro, ed è questa la grande differenza con i normali fertilizzanti che una volta ceduto l'elemento (ad es. il fosforo) vanno... in pensione, rimane disponibile per solubilizzare altro ferro presente nel suolo. Questo ciclo continua finchè l’agente chelante rimane ‘in servizio’, cioè non viene in qualche modo degradato, è quindi molto importante che sia stabile, cioè si mantenga integro, il più a lungo possibile. Gli agenti chelanti attualmente in commercio che presentano la maggiore stabilità nelle situazioni di suolo più comuni, e quindi efficacia anche nel tempo, sono in ordine crescente di stabilità (e quindi di qualità): EDDHSA, EDDHMA, EDDHA (orto-orto). Quindi allo stato attuale l’Oscar della stabilità va ai prodotti con EDDHA (orto-orto), indicato a volte o,o- EDDHA.

Piera, ferrostrene e sequestrene sono nomi commerciali di chelati di ferro che genericamente vengono utilizzati in senso ampio, quindi come sinonimi di "chelati di ferro".
 
R

RINO

Guest
Hai ragione Tex!!! scusami Elleboro in effetti leggendo il mio intervento ho ommesso il legame degli isomeri , e non si capisce proprio un fico secco :martello:

Comunque vado a correggerlo!
Scusatemi ancora
L'uso del Solfato mi ha dato enormi successi sia con la coltivazione dei mirtilli (ph suolo intorno 5-5,5 e sia di tutte le acidofle , perchè abbassandone il ph rende disponibile il micronutriente nella forma ionica Fe2+ , Fe3+......provare per credere
N.b. l'ingiallimento delle foglie (clorosi) può anche essere data dalla mancanza di Magnesio........non solo ed esclusivamente ferro
Certamente il Magnesio è abbastanza diffuso nel suolo (biotite,olivina ecc.ecc.)
Però ricordiamo sempre la possibilità di antagonismo cationico dovuto all'uso di concimi di elevata purezza n-p-k
Ciao
 
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A

ale968

Guest
stavolta mi intrometto io :D ..permesso permesso..
bravi tutti!!!..piero è sempre chiarissimo...rino hai da continuare la discussione dei terreniiiiii!!!!!!!!!
a proposito dei terreni se nn spiegate il potere tampone e il ph si continua a girare in tondo...o no? insomma del perchè il ferro nn sia assimilabile pur essendo sempre presente e del perchè spesso i chelati siano instabili ( a parte la qualità ).
grandiii comunque
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Pietro Puccio ha scritto:
Ciao Bruna,

riepilogando, la clorosi ferrica non dipende dalla mancanza di ferro nel suolo, essendo questo un elemento solitamente presente in abbondanza, quanto dalla sua scarsa solubilità in terreni a pH elevato e calcarei che ne impedisce la mobilità nel suolo e quindi l’assorbimento da parte delle radici. L’uso di composti inorganici (solfati di Fe, ad es.) ha poca efficacia perchè alla fine non si fa che incrementare la quantità di ferro già presente, ma non disponibile per le piante. I chelati invece aumentano la solubilità del ferro, che quindi può essere trasportato alle radici e qui ceduto, l’agente chelante che ha ceduto il ferro, ed è questa la grande differenza con i normali fertilizzanti che una volta ceduto l'elemento (ad es. il fosforo) vanno... in pensione, rimane disponibile per solubilizzare altro ferro presente nel suolo. Questo ciclo continua finchè l’agente chelante rimane ‘in servizio’, cioè non viene in qualche modo degradato, è quindi molto importante che sia stabile, cioè si mantenga integro, il più a lungo possibile. Gli agenti chelanti attualmente in commercio che presentano la maggiore stabilità nelle situazioni di suolo più comuni, e quindi efficacia anche nel tempo, sono in ordine crescente di stabilità (e quindi di qualità): EDDHSA, EDDHMA, EDDHA (orto-orto). Quindi allo stato attuale l’Oscar della stabilità va ai prodotti con EDDHA (orto-orto), indicato a volte o,o- EDDHA.

Piera, ferrostrene e sequestrene sono nomi commerciali di chelati di ferro che genericamente vengono utilizzati in senso ampio, quindi come sinonimi di "chelati di ferro".
E a te, come sempre, va l'Oscar della chiarezza! Grazie Pietro! :love_4:
 
T

TEX

Guest
Meno male che c'è qualcuno che pone rimedio alle poche e scarse informazioni lanciate con approssimazione incredilile
Grazie: Pietro-Rino-ale
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
TEX ha scritto:
Meno male che c'è qualcuno che pone rimedio alle poche e scarse informazioni lanciate con approssimazione incredilile
Grazie: Pietro-Rino-ale
credo sia appunto questo uno degli scopi di un forum no
wink.gif
? mettere a disposizioni di tutti le proprie conoscenze e aiutare chi ne sa poco o nulla .....
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
TEX ha scritto:
Meno male che c'è qualcuno che pone rimedio alle poche e scarse informazioni lanciate con approssimazione incredilile
Grazie: Pietro-Rino-ale
Tex, tu non ti smentisci mai, eh? La sputazzata di veleno la devi sempre lanciare! :mad:
E' stata posta una domanda semplice che richiedeva un risposta PRATICA, non un trattato di chimica!
Grazie a Rino e a Pietro per le spiegazioni approfondite, per coloro che ne fossero interessati, ma penso che Alelady volesse solo sapere COSA comprare per le sue necessità. :squint:
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
elebar ha scritto:
Tex, tu non ti smentisci mai, eh? La sputazzata di veleno la devi sempre lanciare! :mad:
E' stata posta una domanda semplice che richiedeva un risposta PRATICA, non un trattato di chimica!
Grazie a Rino e a Pietro per le spiegazioni approfondite, per coloro che ne fossero interessati, ma penso che Alelady volesse solo sapere COSA comprare per le sue necessità. :squint:
Questa volta mi hai anticipato tu!! Bella risposta!!!!!!!!!!!!!!
 
P

Piera1

Guest
Grazie Elisa, io ho studiato chimica al secondo anno delle superiori ma non ricordo niente e poi non c'entrava nulla con i problemi di giardinaggio.
Grazie Pietro per le tue spiegazioni. Ciaocià.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
RINO ha scritto:
Però ricordiamo sempre la possibilità di antagonismo cationico dovuto all'uso di concimi di elevata purezza n-p-k
Non so se ho capito bene, ma forse ti riferisci al fatto che:
Il fosforo ha notevoli interazioni antagoniste nei confronti di altri elementi nutritivi (ad es. ferro, calcio, zinco), per questo motivo un elevato contenuto di fosforo nel terreno può provocare la carenza indotta di altri elementi. Ed inoltre che eccessi di potassio determinano soprattutto delle carenze indotte di magnesio (valori del rapporto Mg/K inferiori a 2).

ale968 ha scritto:
a proposito dei terreni se nn spiegate il potere tampone e il ph si continua a girare in tondo...o no?
Ti riferisci al potere tampone della soluzione circolante nel terreno, o dell'acqua di partenza? "potere tampone", : indica la capacità di rendere minima la variazione di ph in una soluzione quando si aggiunge una certa quantità di base forte o acido forte". Per quanto riguarda il ph non mi sembra ci sia molto da aggiungere oltre a quello che è già stato detto!



 
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elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
A questo punto Alelady dovrebbe aver avuto risposta alla sua domanda iniziale. Dato che da ora in poi altri intreventi non in risposta a lei sarebbero OT chiudo questa discussione; chi volesse approfondire il discorso dal punto di vista chimico (OT per questa sezione) è pregato di farlo nell'apposita SEZIONE.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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