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far sopravvivere le piante in chiesa

Amy

Guru Giardinauta
Buon giorno a tutti, dopo un po' di peripezie della mia vita, sono tornata.
Me ne ha dato l'occasione una richiesta di qualche mese fa del parroco: occuparsi delle piante vive della chiesa.
Quello che faccio ora è andare due volte a settimana in chiesa. lasciare delle piante che ho tenuto a casa, prendere le piante che sono al buio da qualche giorno e portarle a casa.
Fornisco loro luce, eventualmente acqua, in casi estremi travaso d'emergenza e cerco di tenerle a casa per almeno 7 giorni.
Cerco anche di portarle in chiesa a terriccio asciutto.
Quando devo comprarle io scelgo piante a foglia scura.
Ci porto anche le piante grasse.
Tutto questo richiede tante piante e continui rinnovi: la durata di vita è aumentata ma tante ne risultano danneggiate e convalescenti e restano con me più a lungo.

Ora comincio ad aver bisogno di aiuto per continuare in questo 'mestiere'.
Domanda: posso lasciare le piante al buio per 3-4 giorni anche a terriccio bagnato?
Ora che diminuiscono le ore di luce e devo tenere le piante più delicate in casa come faccio a farle riprendere?
Sto facendo talee di pothos (che stanno incredibilmente mettendo radici) per creare nuovi vasetti da portare in chiesa.
Ho comprato ciclamini e crisantemi.
I ciclamini tendono a marcire e i crisantemi stanno già sfiorendo e il fiorista mi ha detto di tagliare fiori e stelo a 15 cm e di aspettare a febbraio per la seconda fioritura.
Quali piante posso ancora comprare che resistano a questo trambusto?

Insomma, attendo idee e suggerimenti.
Grazie a tutti.
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Non mi occupo personalmente delle piante in Chiesa (io faccio le pulizie) ma la collega che se ne occupa ha gli stessi problemi. Lei fa ruotare continuamente le piante, quindici giorni dentro, un mese fuori (se la stagione lo permette) o in una stanza veramente molto luminosa.
Alcune sopravvivono decentemente abbastanza a lungo anche se non si può dire che prosperino. Nel periodo che stanno dentro le tiene comunque un poco annaffiate.
Quelle che se la cavano meglio di tutte sono gli Spathyphillum, che in effetti sono piante da sottobosco umido, qualcuna quest'anno ha persino rifiorito. Anche il Pothos se la cava abbastanza bene. Per le grasse, le condizioni sono proibitive.
Comunque, ho notato negli anni che quello che ne uccide di più è il freddo in inverno.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Non mi occupo personalmente delle piante in Chiesa (io faccio le pulizie) ma la collega che se ne occupa ha gli stessi problemi. Lei fa ruotare continuamente le piante, quindici giorni dentro, un mese fuori (se la stagione lo permette) o in una stanza veramente molto luminosa.
Alcune sopravvivono decentemente abbastanza a lungo anche se non si può dire che prosperino. Nel periodo che stanno dentro le tiene comunque un poco annaffiate.
Quelle che se la cavano meglio di tutte sono gli Spathyphillum, che in effetti sono piante da sottobosco umido, qualcuna quest'anno ha persino rifiorito. Anche il Pothos se la cava abbastanza bene. Per le grasse, le condizioni sono proibitive.
Comunque, ho notato negli anni che quello che ne uccide di più è il freddo in inverno.
Ci vogliono le aspidistre, le chamaedorea e le yucca. Sono le più resistenti. Anche la kenzia. Questo per quelle permanenti che comunque, una volta all' anno si giovano di un paio di mesi all' aperto all' ombra. In chiesa vanno tenute piuttosto asciutte. Le piante fiorite solo per le occasioni e per il tempo strettamente necessario.
 

Sybian

Giardinauta
Aggiungerei all'elenco di @Stefano Sangiorgio anche la Sansevieria, ma in chiesa oltre al buio a me preoccupa il freddo.
Sul discorso acqua mi asterrei a tenere il terreno troppo bagnato.

E pensare che in nord Europa le chiese evangeliche luterane sono molto luminose e spoglie di ogni ricchezza, credessi trovo più invitante la luce, la luminosità di un ambiente che l'ostentazione di pacchiane ricchezze.
 

Amy

Guru Giardinauta
Grazie a tutti per le numerose idee,
Lei fa ruotare continuamente le piante, quindici giorni dentro, un mese fuori (se la stagione lo permette) o in una stanza veramente molto luminosa.

Per le grasse, le condizioni sono proibitive..

Buono a sapersi; io le faccio ruotare due volte a settimana e le tengo alla luce almeno 7-10 giorni. Le grasse le lascio solo 2 giorni ma non ne ho sufficienza per farle ruotare e quest'estate ho usato anche loro. Mi sarà più facile gestirle se dovessi lasciarle qualche giorno in più.
Ci vogliono le aspidistre, le chamaedorea e le yucca. Sono le più resistenti. Anche la kenzia. Questo per quelle permanenti che comunque, una volta all' anno si giovano di un paio di mesi all' aperto all' ombra. In chiesa vanno tenute piuttosto asciutte. Le piante fiorite solo per le occasioni e per il tempo strettamente necessario.
perfetto. Lo faccio già.
Aggiungerei all'elenco di @Stefano Sangiorgio anche la Sansevieria, ma in chiesa oltre al buio a me preoccupa il freddo.
Sul discorso acqua mi asterrei a tenere il terreno troppo bagnato.
Alla sansevieria non avevo proprio pensato. Per il freddo mi hanno consigliato i ciclamini e ho pensato che potessero andare bene anche i crisantemi visto che fioriscono addirittura con il freddo. Possono andare bene?

E pensare che in nord Europa le chiese evangeliche luterane sono molto luminose e spoglie di ogni ricchezza, credessi trovo più invitante la luce, la luminosità di un ambiente che l'ostentazione di pacchiane ricchezze.
L'idea è quella di offrire a Dio quanto di più bello sia possibile all'uomo, quindi in chiesa ci sono le opere d'arte dell'uomo e l'edificio stesso è pensato come opera d'arte (molte chiese vengono visitate come fossero musei).
Non credo che in passato ci tenessero le piante e di sicuro gli edifici antichi non sono stati progettati per tenercele. Gli edifici nuovi sono molto più luminosi.
Di questi tempi e in città le piante sono diventate le 'cose' più belle che abbiamo a disposizione ed è per questo che cerchiamo di metterle in chiesa e di farle stare bene.
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Aggiungerei all'elenco di @Stefano Sangiorgio anche la Sansevieria, ma in chiesa oltre al buio a me preoccupa il freddo.
Io ho provato con delle Sansevierie, nate in casa e certamente non viziate dall'ambiente protetto di una serra. Non hanno avuto problemi durante l'estate/autunno ma in inverno, a causa della mancanza di riscaldamento dovuta al costo del gas, sono morte tutte.
Resto comunque dell'idea che se la collega le avesse tenute asciutte si sarebbero probabilmente salvate.
 
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