La sfagnoterapia è un nome altisonante per indicare quello che gli inglesi chiamano sphag&bag, sfagno e busta. Il termine terapia aggiunge mistero a questo semplice rimedio. Probabilmente è stato coniato per scherzo.
Si mette una pianta in una busta solo per evitare che perda acqua. Per campare la pianta deve aprire gli stomi e così facendo perde acqua.
Mettendola in un ambiente con aria molto umida si riducono molto le perdite di acqua. A questo serve la busta, nient'altro.
Lo sfagno secondo alcuni ha proprietà di stimolazione della emissione di radici, etc. etc, ma molti usano al suo posto il cotone con gli stessi risultati. A mio parere sfagno, cotone, uno straccio bagnato, corteccia umida, etc. hanno lo stesso compito: arricchire di umiidtà l'aria.
Ci pensa la pianta, se può, a emettere le radici, che assorbono acqua da sfagno, cotone, corteccia nella stessa maniera.
Un elemento importante è la luce, che deve essere moderata. Più di tanto, senza radici, la pianta non può fare, perciò è inutile metterla sotto luce forte.
Invece molto importante, e penso sia la causa della maggior parte degli insuccessi, è la temperatura.
Se vogliamo far radicare una pianta in inverno, i 18-20°C dei nostri appartamenti sono insufficienti. Per una Phal ibrida queste temperature significano che si trova in inverno pieno, che è la stagione secca e non bisogna vegetare. 18°C sono le minime notturne dei giorni più "freddi" dell'anno per molte specie ed è raro che nel loro habitat la temperatura scenda di notte a 16°C. Negli stessi giorni "freddi" le massime diurne sono intorno ai 26°C. E con queste condizioni le piante stanno ferme. Con 20°C di massima una pianta stressata, ferma da tempo avrà difficoltà a riprendere a vegetare ed emettere radici nuove.
L'anno scorso una grossa Phal aveva perso tutte le radici (per mia colpa). L'ho messa in corteccia grossa, senza sfagno, senza busta. Questo è successo a fine maggio. Immediatamente ha emesso radici nuove e per tutta l'estate ne ha fatte tantissime.
Dato che invece a molti succede in autunno-inverno di scoprire che la pianta appena ricevuta in regalo ha le radici marce, oppure di aver innaffiato troppo in relazione al substrato e alle temperature, è difficile poi recuperare la pianta. Possiamo usare qualsiasi substrato, ma finché non escono nuove radici il substrato non conta nulla: possiamo anche lasciare la pianta sospesa in aria.
Peciò la busta è utile per mantenere in vita per alcuni mesi una pianta priva di radici. Ma non bisogna aspettarsi di vederne di nuove finché con la buona stagione le temperature aumentano decisamente. Se abbiamo una stanza o un punto molto caldo, si può provare a stimolare la pianta, oppure usando una lampada ad incandescenza o alogena, che riscaldano di più.
Spero di aver contribuito a smitizzare un termine spesso abusato e che rappresenta un piccolo rimedio per chi, come noi, non ha una serra come si deve con termostato, igrostato, etc. e può mantenere 32°C quando fuori c'è la neve.
Ciao
Carlo