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Etica del giardinaggio

monikk64

Fiorin Florello
Io penso che tutte queste siano fisime, pippe mentali, proprie di una civiltà di viziati e che eludono i veri problemi, quelli che riguardano l'uomo.
Con il massimo rispetto per l'ecologia e la natura, ambito in cui, appunto, vive o, in molti casi, sopravvive o muore, l'essere umano:confused:
Hai ragione, Daniele, tutte fisime di viziati....
Però io sono contenta che si stia andando nella direzione di una sensibilità maggiore, ad esempio, nei confronti degli animali...
Fino a poco tempo fa non usava sterilizzare i gatti e le cucciolate venivano annegate, se non peggio...
Ora non lo fa quasi più nessuno, almeno nei luoghi progrediti.
Mi rendo conto di esagerare, quando mi sento in colpa se strappo le erbacce, ma per fortuna non sono mica tutti come me....
Però un pochino di rispetto in più rispetto a cinquant'anni fa, nei confronti delle altre forme di vita, secondo me è una cosa buona.
 
R

RobertoB

Guest
Io per fortuna sono solo uno scanna-maiali impenitente, giunto fin qui come tutti i miei avi togliendo la vita ad altre creature.
Il fatto di possedere strumenti formidabili per controllare le altre componenti dell'ecosistema, porta con sé la responsabilità di usarli in maniera da non pregiudicarne la stabilità. Ma pretendere estraniarsi a intermittenza dal normale e sempiterno "mors tua vita mea" che regola l'universo mi pare un tantino peccare di superbia.

Inoltre facciamo un distinguo: una cosa è l'animismo, una poetica e rispettabile visione del mondo, non dimostrabile e non confutabile oggettivamente, alla quale ciascuno può credere o meno e agire di conseguenza.
Un'altra cosa è promulgare come verità scientifica il panpsichismo
 

monikk64

Fiorin Florello
Io per fortuna sono solo uno scanna-maiali impenitente, giunto fin qui come tutti i miei avi togliendo la vita ad altre creature.
Il fatto di possedere strumenti formidabili per controllare le altre componenti dell'ecosistema, porta con sé la responsabilità di usarli in maniera da non pregiudicarne la stabilità. Ma pretendere estraniarsi a intermittenza dal normale e sempiterno "mors tua vita mea" che regola l'universo mi pare un tantino peccare di superbia.

Inoltre facciamo un distinguo: una cosa è l'animismo, una poetica e rispettabile visione del mondo, non dimostrabile e non confutabile oggettivamente, alla quale ciascuno può credere o meno e agire di conseguenza.
Un'altra cosa è promulgare come verità scientifica il panpsichismo
Se ti riferisci a me, io non sostengo che le infestanti abbiamo facoltà di pensiero cosciente... dico solo che nascono, crescono, si riproducono e muoiono come me. E che abitano il pianeta con lo stesso diritto che ho io....
Poi le tolgo comunque, ma con dispiacere, ecco.
Stesso discorso dei bonsai... mi fanno pena per quel che riguarda la lavorazione che subiscono, però amo guardarli, perché sono bellissimi!
E la coerenza dove va a finire?
Alle ortiche.:rolleyes:
 
R

RobertoB

Guest
No, non mi riferivo a te.

la coerenza dove va a finire?
Ah non so, sei tu che hai costruito il castello, se poi ti ci perdi non posso certo indicarti io la strada

Personalmente smantellando tutta l'infrastruttura di giustificazioni più o meno valide, l'innegabile verità è che uccido a simpatia personale. Se una creatura mi sta simpatica trovo sempre un motivo per salvarla se mi intralcia o mi serve trovo sempre una giustificazione per ucciderla. Curioso non trovi:LOL:
 
Ultima modifica di un moderatore:

cmr

Maestro Giardinauta
E si: veder strappare anche con violenza certe erbe infestanti o i giardinieri comunali che tagliano rigogliosi prati con i loro decespugliatori per far giocare a pallone torme di bambini fa stringere il cuore. E che dire quando tagliano i cespugli ai bordi delle strade con quei grossi trattori?
E adesso che tutto il mondo è compatto per sterminare una volta per tutte quei minuscoli corpuscoli sferici fa pensare: che diritto abbiamo di decidere vita o morte di altri esseri viventi, esseri con cui condividiamo questo bel pianeta? E se quel batterio aveva una famiglia, dei figli? Non ci voglio pensare...:cry:

:banghead::banghead::banghead::banghead::banghead:
 

monikk64

Fiorin Florello
No, non mi riferivo a te.


Ah non so, sei tu che hai costruito il castello, se poi ti ci perdi non posso certo indicarti io la strada

Personalmente smantellando tutta l'infrastruttura di giustificazioni più o meno valide, l'innegabile verità è che uccido a simpatia personale. Se una creatura mi sta simpatica trovo sempre un motivo per salvarla se mi intralcia o mi serve trovo sempre una giustificazione per ucciderla. Curioso non trovi:LOL:
E certo che ho costruito io tutto il castello... non ho mica iniziato questa discussione per sfoggiare le mie certezze, l'ho fatto, al contrario, per capire se qualcuno avesse già risolto i miei dubbi....
Dovevi arrivare tu, provvidenziale...(non è ironico, giuro!)
È proprio così, alla fine uccidiamo a simpatia, bisogna mettersi l'animo in pace. Niente coerenza e niente etica.....
 
R

RobertoB

Guest
Forse non è etico, ma non ci vedo nulla di incoerente. L'incoerenza è elevare lo spirito oltre la materia fino al punto di non riconoscere le basilari leggi della natura che non si conformano alla nostra visione.

L'unico scopo naturale per qqualsiasi essere vivente è nutrirsi e riprodursi. Mettere gli altrui interessi davanti ai propri, magari gli interessi di una specie diversa e in competizione con noi, rinunciare alle risorse migliori per preservarle, rinunciare a propagare il propri geni per evitare una possibile catastrofe.
Questi sì che sono comportamenti del tutto artificiosi e innaturali.

Se salveremo la terra è perché ci conviene. non illudiamoci che tra 40/50 milioni di anni l'estinzione di massa che stiamo provando conterà più qualcosa. Nel ciclo cosmico è assolutamente irrilevante che tu sia stato buono o cattivo.
Che le tue scelte siano volte a massimizzare il tuo benessere, ridurlo per preservare quello dei tuoi figli, o ridurlo ancora più per paura di compromettere quella grossa tana chiamata terra, si tratta di una scelta di cui ognuno è l'unico possibile metro di giudizio per se stesso (a simpatia).
 

Waves

Master Florello
Ma pretendere estraniarsi a intermittenza dal normale e sempiterno "mors tua vita mea" che regola l'universo mi pare un tantino peccare di superbia.
Mors tua vita mea, però, a mio parere, vale per gli esseri che hanno solo l'istinto. Come l'edera, o come un leone.
Invece noi uomini siamo, quantomeno, convinti di avere la capacità di ragionare, interrogarci, sviluppare competenze particolari con cui dominiamo (sempre secondo noi) tutto il pianeta. Secondo me di tutto ciò è vero solo che possiamo ragionare e farci delle "fisime morali" che gli animali non hanno... Non penso che gli uomini siano guidati dal solo istinto, altrimenti non saremmo al punto di "potenza", pur sempre relativa, che abbiamo ora.
Posto che possiamo ragionare e interrogarci credo anche che ognuno possa decidere quando estraniarsi dall' istinto " mors tua vita mea" a intermittenza e a suo piacere, e senza aver paura di essere superbi.. perché stiamo semplicemente utilizzando una funzione che ci piaccia o no, abbiamo. :):)
 
R

RobertoB

Guest
Si,certo non è in discussione il fatto che si possa scegliere se risparmiare o meno una vita per i più svariati motivi. È in discussione il fatto che ci si possa con superbia sottrarre alla responsabilità personale di una tale scelta attribuendola a una necessità superiore (qualsiasi essa sia) e non al al proprio capriccio.
 

peppeorchid

Apprendista Florello
Non ti preoccupare, sono solo rarissimi sprazzi :LOL:
potessi averne io almeno rari !
Il massimo della non incidenza materiale nel mondo la vidi a Montemaggio, vicino San Marino, dove in un ashram di Baba Balnat conobbi due giovani suoi monaci italiani che sopravvivevano alimentandosi solo di qualche chai a base di latte, the, zucchero e cardamomo 1620304333391.png nella foto Baba Balnath
 

monikk64

Fiorin Florello
Ho letto, in passato, qualcosa su mistici che non avevano necessità di alimentarsi e tecniche energetiche collegate...
Non so se potrei mai sganciarmi dal piacere del cibo.... Non sono abbastanza avanti....
Interessante, come cosa, comunque.... :su:
 
D

Davide N.

Guest
Accidenti monikk, che combinazione, etica e giardinaggio!
Per quanto mi riguarda valuto la "dignità" di una pianta principalmente in base alla sua età e alle sue prospettive di vita: più questi valori sono bassi, più me ne frego altamente di fare loro del male o ucciderle. A strappare erbacce non mi pongo nessun problema etico, se odio farlo è per altri motivi.
Al contempo si può presentare una sorta di paradosso: se poto molto forte un arbusto trascurato, dandogli la possibilità di rinascere come una fenice, gli faccio più del male o del bene? Io in questi casi non esito molto, prendo il seghetto e lo "massacro", senza appello.

Poi chiaramente c'è la valutazione degli interessi umani: per esempio non vedo l'ora che la siepe di cipressi di leyland del nostro vicino, alta 10 metri e totalmente fuori norma, così come la loro grande quercia, vengano rasi al suolo. In un certo senso mi dispiace che vengano ammazzati tutti, però fanno ombra già dalle 17, quando il sole è più bello. Sono il risultato di errori di progettazione o mancanza di manutenzione, quindi addio, senza troppi scrupoli. Il problema è quando il Comune ci si mette di mezzo...
 

Waves

Master Florello
Cosa divertente relativa all'argomento :D
l'altro giorno ho liberato un grande rosmarino dai rovi, che lo avevano tutto intrecciato e oscurato per una buona metà..Mentre tagliavo i rovi, tagliuzzavo continuamente e inevitabilmente anche pezzi di rosmarino...ho pensato che era come se lo stessi operando senza anestesia :eek::eek::eek::whistle::whistle::whistle::D
 
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