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documentazione

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stella

Guest
Sto cercando informazioni storiche, botaniche e di coltivazione sulla rosa OMEIENSIS PTERACANTIA e E CHINENSIS MUTABILIS, ultime ed amatissime acquisizioni del mio giardino.
Qualcuno è in grado di illustrarmele, o almeno di indirizzarmi nella ricerca?
Grazie. Stella
 

Noor.

Giardinauta Senior
Ciao Stella
, anche tu appassionata di Rose? E mi pare di capire che ti piacciono le varietà particolari, per non dire proprio inusuali. ;) Allora!
La Rosa chinensis "Mutabilis", nota anche come R. chinensis "Tipo Ideale" o R. turkestanica fa parte della Classe delle Cinesi. Venne conosciuta in Europa intorno al 1895, quando venne regalata ad Henry Correvon di Ginevra dal principe Gilberto Borromeo. Pare tuttavia che venisse coltivata già nei Giardini Borromei dell'Isola Madre. Come tutte le Cinesi, ha sviluppo assai variabile a seconda delle condizioni climatiche, potendo formare tanto un piccolo cespuglio di un metro scarso, quanto un vero e proprio arbusto di oltre 2,5 m., specie se posto a parete. Ha portamento ricco di rami sottili, poco spinosi, purpurei alla nascita, come il fogliame, che è denso, con segmenti allungati, lievemente ricadente, verde scuro con sfumature glauche (specie in Estate). Ma la caratteristica peculiare di questa varità sono i fiori, semplici, a cinque petali distesi o lievemente plicati, distanziati nei fiori Estivi, lievemente sovrapposti in quelli primaverili ed autunnali. Da boccioli appuntiti, arancio-rame con lavature carminio, si aprono corolle giallo paglierino che muta velocemente in rosa crema pallido. Il giorno successivo in rosa lievemente fuchsia, quindi in magenta e porpora. Questo scurirsi delle corolle è tipico delle Rose Cinesi spontanee, e si riscontra in molte delle varietà appartenenti a questa Classe ed a Classi affini (Tè, Ibride di Tè). Ma nella "Mutabilis" crea un effetto particolarmente bello per la ricchezza della fioritura e la continuità della stessa, che fa sì che la pianta sia sempre coperta come "di uno sciame di farfalle mutevoli e colorate". Una pianta che, per P. Beales, "ha ben sviluppato il senso dello houmor". Per quanto riguarda la coltivazione di questa varietà, valgono le regole generali per la coltivazione delle Rose molto rifiorenti, quindi accurata preparazione della buca o delle aiuole d'impianto con aggiunta di cospicue quantità di letame ben stagionato o composta, irrigazioni frequenti e costanti, somministrazione cadenzata (circa una volta al mese) di un concime ternario, meglio se di origine organica ed arricchito con microelementi. Occhio alla vicinanza di piante invadenti!!
Se il tuo giardino è situato in una zona che soffre per le basse temperature invernali, sarebbe meglio procurare a questa varietà una dimora ben protetta, meglio se contro un muro esposto a Sud o ad Ovest. Quanto alla potatura, minima veramente, si limita all'eliminazione dei rami morti o spezzati, allo sfoltimento dei rametti nelle aree più sovraffollate ed al centro del cespuglio, ed alla cimatura dei getti eventualmente uccisi dal gelo.
La Rosa sericea subsp. omeiensis f. pteracantha (che nome :eek:, ragazzi!) è una specie assai insolita, coltivata per le sue grandi spine. Originaria delle regioni himalayane dal Nepal alla Cina centrale, cresce sulle colline, presso i corsi d'acqua e lungo le strade, ad altitudini tra i 1300 ai 3500 m. E' un cespuglio alto sino a 3 metri, con rami lunghi ed arcuati e numerosi nuovi germogli che si sviluppano dal piede. Su questi si trovano le larghe spine rosse, caratteristica tipica e notevole della forma pteracantha. Si trovano numerosi cloni con spine più o meno ampie e più o meno ravvicinate. Tutti i rami sono ricoperti inoltre fa fitte piccole spine setolose. Sempre P. Beales dice che "sono particolarmente attraenti contro il sole della sera, quando le spine traslucide brillano come rubini". Le foglie, verde medio, opache, sono composte da 11-19 foglioline lanceolate. I fiori sono generalmente a 4 petali, a petali lievemente arrotondati e candidi. I frutti hanno un peduncolo carnoso, sono di colore dal giallo arancio al rosso e maturano due mesi dopo la fioritura.
La coltivazione è semplice e non presenta particolari difficoltà. Solo, in questo caso, essendo coltivata principalmente per le spine, questa è una varietà botanica che, a differenza delle altre appartenenti alla sua stessa Classe, dovrà essere potata accorciando molto la vegetazione, in
Primavera, per promuovere lo sviluppo di nuovi getti ricchi di spine.
Questo è tutto! Ciao!
 
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