1yukiko
Giardinauta Senior
Volevo sottoporvi un'intricata questione condominiale..
Il complesso è composto da quattro palazzi da 6 piani
ciascuno, intervallati da quattro villette a schiera a due
posti con giardinetti fronte e retro..per lato..
Il tutto chiuso con una corte interna nella quale si
sviluppa un'ampia area verde pedonale comune con vialetti,
panchine, alberi ad altro fusto etc..
I palazzi e le villette, pur facendo parte dello stesso
comprensorio..non sono stati costruiti contemporane
amente, l'ultimo palazzo ad essere costruito, ha una
variante rispetto agli altri, ovvero ha balconi su entrambe le
facciate..
Un proprietario di 1 di questa villetta fa in modo di far
costruire una sua canna fumaria dall'impresa costruttrice
( che è comune a tutto il comprensorio ) all'interno del
condominio confinante. I condomini ignari della manutenzione, ricevono una lettera in cui si intima la responabilità della canna fumaria. Inizia la causa contro il condominio confinante, ( costruito dopo ), oltre alla responsabilità della canna fumaria, c'è anche la questione della privacy; dai balconi dal
terzo piano in su del palazzo confinante è possibile vedere i giardini della villetta,il proprietario lamenta che è visibile, ill lucernario della mansarda..:muro:
La causa va avanti...L'assemblea condominiale, intanto chiama in causa il costruttore..
L'avvocato del condominio, informandone in assemblea dichiara che per la canna semiabusiva, ha ragione il condominio...Per i balconi invece, non sono rispettate le distanze ed ha ragione il proprietario della villetta. Il rischio è che il giudice possa chiedere l'abbattimento o la modifica dei balconi con muri o schermi..
Secondo voi, con tutti i casi di abusivismo e di edilizia selvaggia, è possibile che un giudice prenda una decisione di questo tipo come quella di far chiuduere o modificare balconi costruiti piu' di vent'anni fa?
Ed è anche possibile ed accettabile che una decisione presa da un'assemblea produca consequenze anche economiche solo per tre condomini? ( quelli che affacciano dalla parte della villetta e che
sono al terzo, quarto e quinto piano? )
Legalmente?
Quando il comune ha dato il via libera al progetto,
vent'anni fa, nessuno si è accorto di
questa anomalia di confine? Possibile che ora la responsabilità ricada sui condomini?
N.B. Altre otto villette del comprensorio
sono nella stessa situazione
di privacy, ma nessuno ha fatto causa al condominio confinante..
Il complesso è composto da quattro palazzi da 6 piani
ciascuno, intervallati da quattro villette a schiera a due
posti con giardinetti fronte e retro..per lato..
Il tutto chiuso con una corte interna nella quale si
sviluppa un'ampia area verde pedonale comune con vialetti,
panchine, alberi ad altro fusto etc..
I palazzi e le villette, pur facendo parte dello stesso
comprensorio..non sono stati costruiti contemporane
amente, l'ultimo palazzo ad essere costruito, ha una
variante rispetto agli altri, ovvero ha balconi su entrambe le
facciate..
Un proprietario di 1 di questa villetta fa in modo di far
costruire una sua canna fumaria dall'impresa costruttrice
( che è comune a tutto il comprensorio ) all'interno del
condominio confinante. I condomini ignari della manutenzione, ricevono una lettera in cui si intima la responabilità della canna fumaria. Inizia la causa contro il condominio confinante, ( costruito dopo ), oltre alla responsabilità della canna fumaria, c'è anche la questione della privacy; dai balconi dal
terzo piano in su del palazzo confinante è possibile vedere i giardini della villetta,il proprietario lamenta che è visibile, ill lucernario della mansarda..:muro:
La causa va avanti...L'assemblea condominiale, intanto chiama in causa il costruttore..
L'avvocato del condominio, informandone in assemblea dichiara che per la canna semiabusiva, ha ragione il condominio...Per i balconi invece, non sono rispettate le distanze ed ha ragione il proprietario della villetta. Il rischio è che il giudice possa chiedere l'abbattimento o la modifica dei balconi con muri o schermi..
Secondo voi, con tutti i casi di abusivismo e di edilizia selvaggia, è possibile che un giudice prenda una decisione di questo tipo come quella di far chiuduere o modificare balconi costruiti piu' di vent'anni fa?
Ed è anche possibile ed accettabile che una decisione presa da un'assemblea produca consequenze anche economiche solo per tre condomini? ( quelli che affacciano dalla parte della villetta e che
sono al terzo, quarto e quinto piano? )
Legalmente?
Quando il comune ha dato il via libera al progetto,
vent'anni fa, nessuno si è accorto di
questa anomalia di confine? Possibile che ora la responsabilità ricada sui condomini?
N.B. Altre otto villette del comprensorio
sono nella stessa situazione
di privacy, ma nessuno ha fatto causa al condominio confinante..
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