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Disseccamento improvviso pyracantha!

lobelia

Florello Senior
Sono amareggiata e tristissima: il mio bonsai di pyracantha in un paio di giorni ha seccato tutte le foglie. Adesso l'ho riportato in casa. Le radici erano coperte da strati di cartone ed il vaso era all'interno di un contenitore di polistirolo. Cosa può essere successo?
Preciso che stava su un davanzale abbastanza riparato, sullo stesso davanzale avevo il ligustro che non dà alcun segno di sofferenza, entrambe le piante sono state innaffiate e riaparate allo stesso modo. Che cosa ho sbagliato?
Due notti fa c'è stata una gelata e si era formato uno strato di ghiaccio sui campi qui intorno, ma le radici erano coperte!
Ora anche il ligustro ho preferito riportarlo in casa finché non risolvo l'enigma, per evitare che gli capiti qualche accidente.
 

lobelia

Florello Senior
Il terriccio è quello originario, avevo la pianta da settembre. Molto compatto, con forte presenza di sabbia, in basso. (Mi sembrava il caratteristico terriccio da bonsai cinesi) Innaffiavo quando la terra risultava asciutta in superficie e sollevando leggermente la pianta sotto era appena umido.
Innaffiatura con innaffiatoio dall'alto, a pioggia, lasciando il vaso su un sottovaso per una venntina di minuti, così che potesse assorbire dal basso quanta acqua volesse. Poi scolavo bene e tenevo in bagno per una giornata, per evitare sbalzi di temperatura eccessivi sulle radici bagnate.
Dopo questo, rimettevo tutto nella scatola di polistirolo e ricoprivo con pezzetti di cartone pressato e polistirolo, rimettendo di nuovo sul davanzale al mattino tardo, quando c'era un certo tepore.
Vorrei sottolineare che le foglie sono tutte secche ma che la pianta è ancora viva: gli steli, all'interno sono verdi e portatori di linfa. Solo mi dispiace da morire vedere una pianta come questa, scelta proprio per la sua resistenza al freddo, ridotta in questo stato. Adesso che faccio? La rimetto sul davanzale? La tengo in casa?
 
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Bonsailab

Giardinauta
Bhè, mi viene da pensare che l'unica colpa tua è stata quella che ci sei stata troppo dietro.
Mi spiego: le operazioni che hai effettuate, sono tutte corrette, ma il modo con cui le hai eseguite risultano essere molto complesse.
Per esempio il metodo di innaffiatura: personalmente credo che l'innaffiatura a pioggia possa creare dei ristagni idrici poichè l'acqua potrebbe non distribuirsi omogeneamente a differenza del metodo di immersione.
Annaffiando simultaneamente con i due metodi, è probabile che si siano formati dei ristagni idrici che abbiano dato luogoa marciume radicale.
La composizione del terriccio infatti deve essere molto drenante (pomice e sabbia per esempio).
Verifica lo stato delle radici per scongiurare questa ipotesi se puoi.
Poi leggo che sei di Roma, per cui non mi preoccuperei del freddo e delle gelate ameno che la temperatura non scenda al di sotto dei -10!

Ti suggerisco di "non pensarla" piu' di tanto e lasciarla all' esterno, magari protetta da serra fredda o da una rete (tipo quella per la raccolta delle olive).
In primavera, ti suggerisco di rinvasare necessariamente con una composizione di terriccio drenante.
 
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lobelia

Florello Senior
Ok, grazie bonsailab. Ho controllato le radici e mi sembrano in condizioni decenti, purtroppo vedo solo quelle più esterne, sui bordi del mattoncino di terriccio, al centro non so. Al più potrei tentare con una bagnata di aliette? Per sicurezza? Invece della rete da olivo, posso ripararla con un tnt, no? Del fatto che le foglie siano tutte seccate non mi devo preoccupare, allora?
In primavera avevo già preventivato di rinvasare, il substrato attuale è troppo compatto e inoltre le radici sono molto folte fino a fuoriuscire al di sopra dell'orlo.
Farò uno sforzo per ignorarla di più. In quanto alle innaffiature tu mi consigli di operare unicamente per immersione?
 

Bonsailab

Giardinauta
Non preoccuparti ora delle foglie secche.
L'importante che la pianta è viva.

Leggi questa scheda relativa alla coltivazione della pyra:

http://www.giardinaggio.it/giardino/singolepiante/pyracantha/pyracantha.asp

Puoi notare che l'agazzino è un arbusto che supporta bene la siccità per cui come tutte le piante con questa caratteristica soffrono moltissimo i ristagni idrici. A tal proposito rettifico il mio consiglio riguardante l'innaffiatura ad immersione che usata in inverno, puo' essere dannosa per la troppa acqua ricevuta. Ti suggerisco dunque di annaffiarla (sempre pero' con poca acqua) da sopra, quando il terriccio è completamente asciutto.
Puoi aiutarti con un bastoncino di legno e conficcarlo sui bordi del vaso fino a toccarne il fondo per verificarne l'umidità.
Se il bastonino risulta asciutto, (quindi senza terra attaccata) puoi innaffiare.

Riguardo la protezione, certo, il tnt va benissimo :)

L'aliette io non la userei. Aspetterei che il terriccio si asciughi da se.
 

lobelia

Florello Senior
Grazie dei consigli Bon! Il bastoncino non serve perché il mattoncino di terra è talmente compatto e fitto di radici che si tira sù bene bene, prendendo la piantina e sollevando.
Non so se è una cosa positiva, che faccia sta cosa, però.:squint:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
ciao ragazzi
mi permetto di intromettermi quotando bonsailab con grande potenza!

visto che il problema è -a quanto pare- di radici, e queste radici sono un blocco che fuoriesce da sopra l'orlo ( non è una cosa positiva, no di certo), non sarebbe il caso di piazzare la pinata in un vaso più grande pieno di terriccio drenante e isolante sino a primavera?
A Roma non fa così freddo da non lasciarla fuori. Il tnt è molto adatto per proteggerla, occhio alle annaffiature perchè è senza foglie e non vi è più traspirazione. Evita prodotti o concimi quando la pianta soffre o è malandata: l'aliette è buono ma come trattamento preventivo, quando il marciume è già avanzato serve a poco. Usa eventualmente dello Sprintene (vitamina B). Se si riprende (quando si sarà ripresa, volevo dire) LASCIALA IN PACE, annaffia poco e aspetta di fare un rinvaso in primavera inoltrata.
A Roma occhio alle annaffiature ad immersione perchè l'acqua è troppo calcarea: usa un prodotto decalcificante o acqua demineralizzata.
Salutoni

Er sor Marchese
 

lobelia

Florello Senior
Grazie mille Marchese! Quello che dici mi sconfinfera parecchio, credo che il mattoncino di terra sia veramente esaurito.
Se posso posto foto.
Sull'acqua ci sto molto attenta, in genere alterno una innaffiatura con acqua riposata di tre giorni a temperatura ambiente con una di acqua osmotica.
 

Bonsailab

Giardinauta
non sarebbe il caso di piazzare la pinata in un vaso più grande pieno di terriccio drenante e isolante sino a primavera?

Certo Marchese, ma siccome la pianta dovrebbe andare in stasi vegetativa, e quindi in stasi di sviluppo radicale, il problema non sussite.
Un bel rinvaso (tra tre mesi) con potatura delle radici e magari un vaso leggermente piu' grande (ma non è detto, io non lo farei) risolverebbe alla grande la cosa.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
hai ragione Bonsailab, riguardo la stasi vegetativa; io però suggerivo questa operazione perchè immagino la pinata molto poco "arieggiata" e perciò potenzialmente soggetta a danni da ristagno o marciume. (i sintomi parlerebbero chiaro) D'altro canto non si conosce esattamente lo stato delle radici più interne e non è un'operazione che comporta rischi, quindi perchè no?.

Appoggio senz'altro il rinvaso, anche se marzo a Roma è un mese strano, con repentini sbalzi di temperatura e quindi direi di operare in aprile o quantomeno all'inizio della ripresa vegetativa... La pianta non scoppia di salute, quindi suggerisco un rinvaso "dolce" in un vaso più grande, e un successivo rinvaso, ben fatto, nella primavera 2008. Per rinvaso "dolce" intendo che il pane radicale va disfatto al massimo per un terzo, evitando una potatura eccessiva, e che va poi disposto nel vaso più grande senza molestarlo troppo. Per me, questa primavera la pianta non sarà proprio al massimo della forma, quindi fà qualunque cosa deve essere fatta CON MODERAZIONE, considerando che potature e rinvasi richiedono molte energie, che forse il tuo alberello non ha. SII PAZIENTE E NON CONCIMARE nel tentativo di rinvigorirlo perchè così lo ammazzi! Aspetta e parlagli della primavera, piuttosto.

Salutoni

Er Sor Marchese
 

Bonsailab

Giardinauta
bhè si quoto la tua soluzione. Se la pianta sta veramente male, un rinvaso con potatura di radici in questa primavera, potrebbe dare il colpo di grazia, mentre metterla a dimora in vaso anche di formazione un po' piu' grande con aggiunta di terriccio drenate, (pomice/sabbia) puo' permettere alla pianta di riprendersi durante tutto il corso del 2007 per poi effettuare un buon rinvaso e potatura del sistema radicale nella primavera 2008 in tutta tranquillità.
 

lobelia

Florello Senior
Grazie per la conferma, Bonsai, avevo intuito anch'io che la proposta del marchese poteva essere interessante. Tra l'altro il bonsai era già malconciato quando è arrivato a casa: pieno zeppo di afidi. Ho dovuto trattarlo.
Stavo addirittura considerando di rinvasarlo subito.
Le radici:
radpyracantha1.jpg


Le foto sono da cellulare, la seconda immagine, più ravvicinata è sfocata: però rende l'idea....

radpyracantha2.jpg
 
Ultima modifica:

lobelia

Florello Senior
Ma avete visto che orrore quel pezzetto di ramo "cioncato" (ovvero: cesoiato in malo modo...) che viene sù a sinistra? Se camperà, c'avrò parecchio da lavorarci sù per renderlo decente sto povero bonsai.
 

lobelia

Florello Senior
Appena possibile, ditemi qualcosa sullo stato delle radici. Hanno un aspetto umido perché la foto è stata scattata dopol'innaffiatura per renderle più evidenti.
 

Bonsailab

Giardinauta
Bhè si, la situazione è un po' caotica.
Il rinvaso ora è da escludere pero'.
Sostanzialmente bisognerebbe decidere se attuare la proposta di Marchese, cioè quella di invasare senza toccare nulla in un contenitore piu' grande, se la pianta è in cattivo stato di salute, oppure la mia proposta, cioè quella di rinvasare in un nuovo terriccio drenante e sistemare un po' l'apparato radicale (compreso la radice "cioncata") ammettendo pero' che la pianta stia in salute!.

Potresti postare un'altra foto completa di chioma?
 

lobelia

Florello Senior
L'ho preso proprio per cercare di salvarlo, credendo il pyracantha una pianta robusta e capace di ripresa nonostante il massiccio attacco di afidi e le macchie di calcare che presentava per essere stato innaffiato col tubo dall'alto (innaffiano così anche le orchidee: pensa te un po'!).
Era in offerta a 8 euro (non a caso, presumo....) insieme ad altre piante malridotte (questo stava meglio di altre!) Però era verde! L'ho ammazzato?
 

Bonsailab

Giardinauta
effettivamente....
aspetterei marzo per prendere una decisione.
Credo che ora perdera' tutte le foglie.
Se durante il corso di questi 3 mesi la pyra si riprendera' sara' possibile anche attuare la mia proposta (cioè quella di fare un rinvaso completo in questa primavera) altrimenti se vediamo che non mostra segni di ripresa, consideriamo cioè che ci ha suggerito il Marchese, cioè quella di invasare la pianta con tutto il suo pane radicale in un vaso di formazione piu o meno di uguale grandezza e lasciarlo lì per tutto il 2007.
 
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