Ciao,
mi sembrava di aver risposto indirettamente in un messaggio precedente.
L'obiettivo è assicurare umidità alle radici evitando che nel periodo invernale il substrato rimanga umido troppo a lungo, diciamo oltre 5-6 gg. In estate il periodo si ridurrà a 2-3 gg, ma l'importante è che dopo questi periodi di umidità ci sia un giorno almeno in cui le radici sono asciutte e poi si interviene con l'innaffiatura.
Se si osservano questi criteri (soprattutto quello invernale) si ha anche la sicurezza che c'è buona aerazione intorno alle radici.
Come fare a capire se le cose vanno bene? Osservando il colore delle radici (ma si vedono solo quelle esterne), scostando la corteccia per arrivando al centro del vaso, usando bastoncini di legno da infilare al centro del vaso, pesando prima e dopo l'innaffiatura, etc.
Un altro sistema semplice è quello di osservare come sgronda l'acqua quando si innaffia. Bisogna innaffiare quando si è ben sicuri che il substrato sia asciutto con un bel getto d'acqua, diciamo da una caraffa.
1) L'acqua sgronda subito attraversando il vaso immediatamente e dopo pochi secondi non goccia più? Hai il substrato molto permeabile e arieggiato, puoi mettere tranquillamente il controvaso.
2) L'acqua non esce immediatamente da sotto il vaso poi continua a gocciare per 1-2 minuti? Va ancora bene, ma il controvaso non lo mettere. Magari farei qualche foro nel vaso.
3) L'acqua si ferma e continua a gocciare a lungo? Il controvaso è indifferente perché la pianta marcisce comunque.
Tra le condizioni 1 e 2 ci sono tutte le condizioni intermedie e devi capire in quale ti trovi aiutandoti con il peso e l'osservazione delle radici. Ma questa è uno degli aspetti da considerare. Apri spesso le finestre per arieggiare oppure hai terrore delle correnti e tieni tutto chiuso? Nel secondo caso avrai maggiore umidità nell'aria e una condizione come 1 è accettabile. E così via.
Per tagliare corto, pensa che devi riprodurre il meglio possibile le condizioni in cui si trovano le radici di una pianta abbarbicata a un tronco o ramo muschioso in una foresta, con metà della radice esposta all'aria, l'altra in condizioni di umidità variabile.
E le Phal crescono benissimo montate su zattera.
Ciao
Carlo
mi sembrava di aver risposto indirettamente in un messaggio precedente.
L'obiettivo è assicurare umidità alle radici evitando che nel periodo invernale il substrato rimanga umido troppo a lungo, diciamo oltre 5-6 gg. In estate il periodo si ridurrà a 2-3 gg, ma l'importante è che dopo questi periodi di umidità ci sia un giorno almeno in cui le radici sono asciutte e poi si interviene con l'innaffiatura.
Se si osservano questi criteri (soprattutto quello invernale) si ha anche la sicurezza che c'è buona aerazione intorno alle radici.
Come fare a capire se le cose vanno bene? Osservando il colore delle radici (ma si vedono solo quelle esterne), scostando la corteccia per arrivando al centro del vaso, usando bastoncini di legno da infilare al centro del vaso, pesando prima e dopo l'innaffiatura, etc.
Un altro sistema semplice è quello di osservare come sgronda l'acqua quando si innaffia. Bisogna innaffiare quando si è ben sicuri che il substrato sia asciutto con un bel getto d'acqua, diciamo da una caraffa.
1) L'acqua sgronda subito attraversando il vaso immediatamente e dopo pochi secondi non goccia più? Hai il substrato molto permeabile e arieggiato, puoi mettere tranquillamente il controvaso.
2) L'acqua non esce immediatamente da sotto il vaso poi continua a gocciare per 1-2 minuti? Va ancora bene, ma il controvaso non lo mettere. Magari farei qualche foro nel vaso.
3) L'acqua si ferma e continua a gocciare a lungo? Il controvaso è indifferente perché la pianta marcisce comunque.
Tra le condizioni 1 e 2 ci sono tutte le condizioni intermedie e devi capire in quale ti trovi aiutandoti con il peso e l'osservazione delle radici. Ma questa è uno degli aspetti da considerare. Apri spesso le finestre per arieggiare oppure hai terrore delle correnti e tieni tutto chiuso? Nel secondo caso avrai maggiore umidità nell'aria e una condizione come 1 è accettabile. E così via.
Per tagliare corto, pensa che devi riprodurre il meglio possibile le condizioni in cui si trovano le radici di una pianta abbarbicata a un tronco o ramo muschioso in una foresta, con metà della radice esposta all'aria, l'altra in condizioni di umidità variabile.
E le Phal crescono benissimo montate su zattera.
Ciao
Carlo