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Diritti e privilegi.

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
mettiamola così:
praticamente tutte le aziende più o meno piccole sono state fondate a suo tempo da operai "volonterosi" e talentuosi , ma pur sempre lavoratori, dall'azienda si aspettano anche del buon lavoro e per questo ci lavorano anche loro......molte volte anche come "operai"
ma quando per grandi aziende si intende società finanziarie, cioé di "gente" che operaio non lo é mai stata, ma che per altro modo possiede, o a ha fatto, denaro e lo vuole far fruttare ci si può aspettare solo che sappiano appunto come farsi ancora più ricchi a scapito appunto dello stesso lavoro e dell'operaio ......
cambia la prospettiva e l'aspettativa......
e volenti o nolenti oggi i tempi non sono più quelli dell'operaio (esempio) tale Enzo Ferrari ....
credo .........
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Green, il tuo discorso non ha molto senso.
Il mercato, quello sano, non ha pietà dei lavoratori. Infatti, tra le ipotesi della teoria di mercato c'è proprio il fatto che il lavoro sia una risorsa liberamente acquistabile al pari di ogni altra risorsa produttiva.
Per di più, il mercato del lavoro è ancora più spietato. Infatti, per la teoria del mercato, il migliore vince, quindi le categorie più deboli si troverebbero senza lavoro sempre o con stipendi da sfruttamento.
Poi parli di correttivi del mercato, del new deal, e via dicendo, che altro non sono che distorsioni del mercato.
Ora, si vuole il mercato o no?
Io sono convinto che il mercato puro sia una cosa sbagliata in una società moderna, per molte ragioni che qui sarebbe lungo da spiegare.
Al di là di ciò, e di ciò che piace e non piace, bisogna riconoscere che le cose ora stanno in una certa situazione, e da qui bisogna partire.
Sul perchè e come si sia arrivati fin qui, ci sarebbe molto da discutere e si entra nel politico. Sul come uscirne fuori, direi che prima di tutto bisognerebbe ammettere gli errori del passato, ma anche qui si entra nel politico.
Il problema in Italia oggi (ma non solo) è che spesso si confonde il "ciò che vorrei" con il "ciò he ho davanti".
 

Olmo60

Guru Master Florello
.........prendila solo come una provocazione "tratta" dal tuo ultimo post.........
forse perchè taxisti e camionisti sono per la stragrande maggioranza delle partite iva cioé delle IMPRESE e se si fermano le imprese non mangia nessuno neanche gli operai?

infatti..è esattamente quello che ho scritto....
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
una sola cosa.....
dovete sapere che ognuno di quei signori ch e stà li "HA UN PADRONE" a cui rispondere ,il problema e se fra questo e lui ogni tanto riesce a mettere qualcosina anche per il morto di fame che sono "io" e non altri.A me basta poco per sopravvivere e questo voglio non di più.
Quando poi succede che fr a me e questo signore ci si mette di mezzo un altro morto di fame che cerca in tutti i modi di mettermelo al c...uore allora si che mi inc..azzo ,ma so anche che non ci posso fare neinte a meno che non gli tiro il collo.
vale la pena?
no ,perchè la mia vita vale più di questi esseri.......
Allora cosa faccio .....cerco di campare al meglio e di fidarmi del meno peggio ,ma non sempre riesco a capire qual'è il meno peggio e che faccio...cambio ,ma alla fine la pazienza ha un limite che faccio ....me mordo la coda e me ritiro.....
quando c...lo capite che quelli sono tutti uguali e l'unico sistema nostro per non farci fregare è continuamente fregare loro cambiandoli ogni volta.
poteri fori ...ci sono e ci saranno sempre .
comandano e gestiscono il mondo a loro paicere ,noi siamo pedine e basta ,ma io da pedina voglio solo sopravvivere non di più,sono di passaggio ,perchè mi debbo giocare la mia vita per questi esseri?.
perchè debbo vivere male? perchè debbo farmi fregare da gente più stupida che non capisce quanto è stupida èpure stando in alto?
perchè ? perchè?.....

sono ottimista ...lo voglio essere
ciao vincenzo

Mica ho capito, la tua idea del meno peggio sarebbe proporzionata alla possibilità di "fregare" chi ci governa mentre lui frega noi... obbedendo ad ordini sovrannazionali che (da quel che capisco) accetti come un fatto naturale...
Guarda che quello con la febbre e il mal di testa ero io ieri... :lol:

Green, il tuo discorso non ha molto senso.
Il mercato, quello sano, non ha pietà dei lavoratori. Infatti, tra le ipotesi della teoria di mercato c'è proprio il fatto che il lavoro sia una risorsa liberamente acquistabile al pari di ogni altra risorsa produttiva.
Per di più, il mercato del lavoro è ancora più spietato. Infatti, per la teoria del mercato, il migliore vince, quindi le categorie più deboli si troverebbero senza lavoro sempre o con stipendi da sfruttamento.
Poi parli di correttivi del mercato, del new deal, e via dicendo, che altro non sono che distorsioni del mercato.
Ora, si vuole il mercato o no?
Io sono convinto che il mercato puro sia una cosa sbagliata in una società moderna, per molte ragioni che qui sarebbe lungo da spiegare.
Al di là di ciò, e di ciò che piace e non piace, bisogna riconoscere che le cose ora stanno in una certa situazione, e da qui bisogna partire.
Sul perchè e come si sia arrivati fin qui, ci sarebbe molto da discutere e si entra nel politico. Sul come uscirne fuori, direi che prima di tutto bisognerebbe ammettere gli errori del passato, ma anche qui si entra nel politico.
Il problema in Italia oggi (ma non solo) è che spesso si confonde il "ciò che vorrei" con il "ciò he ho davanti".

Il Mercato "libero", il mercato che si autoregolamenta non esiste o per meglio dire non può esistere per lo meno in una civiltà "sociale", il mercato va guidato e controllato e una prova di questo furono proprio il '29 il new deal e la crisi di oggi, furono persone liberali che imposero quelle regole al mercato non comunisti; partendo da questo non vedo perché il mio disocrso non avrebbe senso, se invece lo cali in un ottica attuale come dici tu "questi sono i fatti" è verissimo e non ho difficoltà a darti pienamente ragione.
Ma io "vorrei" che i veri liberali riprendessero in mano il volante e riportassero questo carrozzone su una strada meno accidentata :D
 
V

vinceco2

Guest
Mica ho capito, la tua idea del meno peggio sarebbe proporzionata alla possibilità di "fregare" chi ci governa mentre lui frega noi... obbedendo ad ordini sovrannazionali che (da quel che capisco) accetti come un fatto naturale...
Guarda che quello con la febbre e il mal di testa ero io ieri... :lol:

ahahahha
io intendevo mettere su quello che
me frega de meno tanto non ci posso fare niente se il mio voto non corrisponde alla massa che lo butta dentro (il disonesto...).(dentro intendo in posti di comando)
Cerco di vivere tranquillo ed onestamente sempre ,cerco di pensare alla mia famiglia ,cerco di pensare a non farmi saltare la testa per ragioni e cose che non condivido,insomma cerco di sopravvivere a questa società di mer..da che mi impone anche chi me deve fregà .
A volte (la maggior parte) resisto e mi faccio blle chiacchierate anche qui ,a volte resisto meno e mi faccio belle litigate fuori da qui ,a volte mi saltano le cervella ed allora pago ...ahahahahahahha
capito?
in linea di massima sopravvivo ,ma farmi fregare da un fjio de m....che non paga le tasse e le sue vuole farmele pagare a me dicendomi anche che sono scemo ...allora fatemi "dire" qualcosina anche per sfogarmi.
poi....evviva la foga ...monaca,il ballo la buona tavola,gli amici quando buoni ecc. ecc.
capito mi hai?
ahahahahah
ciao
vicnenzo
 
Ultima modifica di un moderatore:

e.leo

Maestro Giardinauta
Bei tempi a quei tempi quando si respirava liberismo autentico per essere assunto, quando ognuno di noi doveva competere duramente per una raccomandazione.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ai miei tempi c'era l'ufficio del lavoro e c'erano delle liste di priorità stilate dal comune.(forse si potevano anche allora raggirare...ma almeno in quelle liste ci infilavano tutti..): ai primi posti (81) c'eravamo io e una mia amica di 21 anni da poco uscite dalla scuola: e quando mi sono presentata al lavoro (perchè ero la prima in lista) il datore di lavoro (che non voleva donne) non ci guardò neppure in faccia e ci mise subito a fare un lavoro manuale durissimo, perchè ci togliessimo dalle scatole: la mia amica mollò. Io no. e li sono rimasta per 20 anni, lavorando duro, con i guanti e i dopo sci d'inverno perchè non c'era riscaldamento, mangiando nelle gavette di acciaio ecc...eppure ero felice: sono stata felice di far parte di una squadra, di contribuire alla crescita di qualcosa che sentivo mio. in 20 anni penso di essermi ammalata solo un paio di volte. Adesso, le agenzie interinali fanno girare chi vogliono loro: e girano proprio le persone che possono adattarsi a tutto, a qualsiasi richiesta da parte del datore: senza contrattazione a livello nazionale, ogni azienda propone al ribasso. Quello che poteva anche essere un'opportunità di crescita individuale è invece un abbassamento dei diritti e degli stipendi per tutti in cambio di più lavoro pagato di meno. La legittimazione della chiamata nominativa ha fatto esplodere le raccomandazioni anche nelle fabbriche.
 
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