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Depressione, chi ci e' passato?

A

annamichela

Guest
la mia esperienza.....

Anch'io volevo testimoniare la mia esperienza, chissà, forse a qualcuno potrà tornare utile.
A parte il fatto che chiunque di noi nella vita ha passato momenti brutti, difficile a volte dire se si tratta di vera e propria depressione.
Il termine depressione viene a volte usato e abusato. La depressione è una malattia molto seria. La cosa più grave è data dal senso di totale inadeguatezza in cui si sentono le persone che vivono accanto ad un malato di depressione. Ogni caso è a sè ed è difficile generalizzare. Io ho visto, purtroppo, una persona a me cara, togliersi la vita. La prima a soccorerla fui proprio io, non vi dico il senso di angoscia, di frustazione e di colpa che mi accompagnarono per diverso tempo.
Ora a distanza di tempo, riflettendo sulla mia personale esperienza, posso solo dire che sì è importante stare vicino a queste persone che soffrono, ma bisogna anche ricordarsi che non vogliono essere compatite. In particolar modo tutti i nostri sforzi diventano vani se loro non riescono a trovare dentro di sè una piccolissima luce, forza su cui poi le persone care possono fare perno per lavorare a piccoli sforzi, con l'ausilio di un medico verso la guarigione.
 

rossl

Giardinauta Senior
se hai letto tutti i post, avrai visto che anche altre persone di questo forum hanno vissuto un'esperienza tragica e terribile come la tua.
Credo che questi eventi lascino una traccia indelebile nella vita di chi li ha vissuti.

Mi domando se c'è, e cosa c'è, da imparare da queste vicende.
Ti sembrerà cinico quello che sto dicendo, ma ho imparato dal dolore profondo per la perdita di un'amica amatissima, che perfino la sofferenza può insegnarci qualcosa, può modificare la percezione di sè, degli altri e della vita.
Mi rendo conto che sono riflessioni, queste, forse troppo difficili e personali da affrontare in questa sede, perciò comprenderei benissimo se tu non volessi rispondere, e anzi ti pego di scusare la mia mancanza di discrezione, forse sto andando troppo 'oltre'
 
A

annamichela

Guest
rossl ha scritto:
se hai letto tutti i post, avrai visto che anche altre persone di questo forum hanno vissuto un'esperienza tragica e terribile come la tua.
Credo che questi eventi lascino una traccia indelebile nella vita di chi li ha vissuti.

Mi domando se c'è, e cosa c'è, da imparare da queste vicende.
Ti sembrerà cinico quello che sto dicendo, ma ho imparato dal dolore profondo per la perdita di un'amica amatissima, che perfino la sofferenza può insegnarci qualcosa, può modificare la percezione di sè, degli altri e della vita.
Mi rendo conto che sono riflessioni, queste, forse troppo difficili e personali da affrontare in questa sede, perciò comprenderei benissimo se tu non volessi rispondere, e anzi ti pego di scusare la mia mancanza di discrezione, forse sto andando troppo 'oltre'

Condivido a pieno quello che dici. Sicuramente parlare di queste cose così delicate è sempre molto difficile, tanto più scriverle, si ha sempre la paura di non riuscire ad esprimere a pieno il concetto che è nei nostri pensieri o di essere fraintesi.
Queste esperienze traumatizzanti ti segnano e ti fanno vedere le cose in un'ottica diversa. Nel mio caso, non sopporto le persone "superficiali", che dedicano tante energie per cose che io ritengo futili. Difficile "sopravvivere" in un mondo dove il consumismo la fa da padrone. Forse dipenderà anche dalla città in cui vivo; vedo tante persone prese dalla mania di ostentare: il bel vestito di marca o la borsetta esclusiva, la vacanza "in". Ebbene, per me, queste cose sono futili. Volendo ce ne sarebbe da dire, come dicevi bene tu, il discorso è molto lungo.........
 

rossl

Giardinauta Senior
anch'io non amo le persone prive di profondità psichica: sono 'povere' anche se vestono abiti costosissimi e sono noiose, avendo ben poco da trasmettere agli altri.
Se posso le evito.
 
M

malvina

Guest
E' tutto il giorno che leggo questa discussione un po' alla volta. E' interessante leggere le diverse opinioni su questo "male oscuro", su questo fiume carsico che anche noi che a fasi alterne subiamo o combattiamo, facciamo così fatica a inquadrare. Difetto dei nostri recettori di endorfine, male di vivere, reazione a un'esistenza troppo brutta o troppo dorata? Non lo so. La depressione la frequento ormai da vent'anni e ancora non ho capito cos'è. Certe volte mi dico che è l'ora di combatterla con le armi della chimica, ma poi la serenità ottenuta non sarà un po' artificiale, un po' falsa? E allora ricomincio a quardarla in faccia e siccome ormai la conosco bene, so già quando è lei che mi fa dormire o mangiare troppo, che mi sfianca e poi subdola si trasforma in euforia e iperattivismo. Qualche volta il depresso (non parlo dei casi gravi, allora è un'onda di piena che ti travolge) si crogiola un po' in se stesso pensando che in fondo chi non ha sensibilità e intelletto non può essere depresso...
Continuate, parlarne fa solo bene
 

elleboro

Florello
Ti assicuro di no, Malvina. Ero un caso grave. Mi hanno guarita i medicinali che mi hanno ridato la mia solita serenità e ottimismo.

Invece un anno di colloqui (pretesi da mia figlia) con lo psicologo non sono serviti a nulla. Ma ogni caso è diverso. L'importante è una diagnosi certa e la cura più adatta.
 
C

cerchina

Guest
L'importante è una diagnosi certa e la cura più adatta.

Quoto completamente Elleboro, prendiamo tutti esempio dalla sua saggezza.
La prima cosa che fa un depresso è quelle di tentare di "cavarsela" da solo, e poi la bestia ti raggiunge e se non stai attento ti sbrana.
 
M

malvina

Guest
elleboro ha scritto:
Ti assicuro di no, Malvina. Ero un caso grave. Mi hanno guarita i medicinali che mi hanno ridato la mia solita serenità e ottimismo.

Invece un anno di colloqui (pretesi da mia figlia) con lo psicologo non sono serviti a nulla. Ma ogni caso è diverso. L'importante è una diagnosi certa e la cura più adatta.
Hai avuto la fortuna di trovare un bravo medico, ma quando ti danno dei medicinali che ti fanno venire sonno e poi altri per levarti il sonno che però ti fanno venire la nausea e allora te ne danno altri per levarti la nausea.....non è un bell'andare. E non è che puoi girarti tutti gli psichiatri alla ricerca di quello giusto, anche perchè c'è ancora molto pudore: magari chiedi in giro per un dentista o un ginecologo, non lo faresti mai per uno psichiatra perchè molti pensano ancora che dallo psichiatra ci vanno solo i "matti".
Per quanto riguarda gli psicologi ti do pienamente ragione, io intendedevo dire parlarne fra di noi, può aiutare a capire che la depressione non è motivo di vergogna e che tocca più persone di quelle che pensiamo.
 

LORENZ

Aspirante Giardinauta
malvina ha scritto:
E non è che puoi girarti tutti gli psichiatri alla ricerca di quello giusto, anche perchè c'è ancora molto pudore: magari chiedi in giro per un dentista o un ginecologo, non lo faresti mai per uno psichiatra perchè molti pensano ancora che dallo psichiatra ci vanno solo i "matti".
Per quanto riguarda gli psicologi ti do pienamente ragione, io intendedevo dire parlarne fra di noi, può aiutare a capire che la depressione non è motivo di vergogna e che tocca più persone di quelle che pensiamo.

Io allora sono stato fortunato....nella sfortuna: giusto giusto un annetto fa, nel giro di una 15ina di gg, ho chiuso una convivenza di 8 anni e perso il nuovo lavoro che pensavo potesse dare una svolta alla "carriera"...potete immaginarvi come sono "schiantato", dopo una vita (38 anni) non da nababbo ma di sostanziale agio e tranquillità.
Cmq ho subito ricorso ad una dott.sa, psichiatra e psicoterapeuta, consigliatami da una psicologa mia amica...devo dire che mi sono trovato subito bene, se non altro xè avevo una specialista come punto di riferimento, che secondo me è molto importante in quei momenti nei quali tutto è buio.
Dico questo xè gli amici e i famigliari non sempre ti aiutano, non (o non sempre) x indifferenza o insensibilità, ma x "ignoranza", nel senso che è veramente difficile parlare con persone sofferenti (la tipica frase che, in buona fede, viene detta in questi casi è "dai, cerca di reagire!!!"...ed è quella che ti fa sentire ancora peggio, xè non sempre si hanno le energie psichiche x reagire).
La dott.sa non mi ha fatto mai assumere farmaci, sebbene io mi sia sempre reso disponibile a farlo seguito da una professionista...questo forse mi ha dato anche più coraggio e confidenza in me stesso di potercela fare.
Ora sono ancora single e disoccupato, situazione che in certi momenti mi terrorizza, ma altre volte penso dico "godi di ottima salute, hai un tetto sotto il quale vivere, una famiglia che ti vuole bene, sani principi e sei ingegnere...non lamentarti troppo, pensa a quelli che stanno molto, molto peggio"...e mi torna un po' di ottimismo.
Spero di non avervi tediato troppo e che quanto sopra sia comprensibile...è sempre difficile descriveve emozioni forti x iscritto...
ciao a tutti!!!
 

austriaca

Aspirante Giardinauta
anch'io avevo la depressione
ho preso delle medicine (fluctine) e sono andata dalla dottoressa
dopo un anno ho cambiato lavoro - e adesso sto meglio - senza le pillole
 
M

malvina

Guest
aseret ha scritto:
Ecco, era questo che intendevo dire:un bravo medico, un centro serio.
E' proibito parlarne?
No, anzi bisognerebbe parlarne molto di più, ma sono argomenti molto delicati e spesso anche i medici di base non sono granchè preparati, anche perchè, salvo casi di piccoli paesi, non ti conoscono da molti anni o approfonditamente e quindi anche il paziente (parlo di me) fa fatica a confidarsi.
 

yeye27

Master Florello
Ciao Ale..............

Mi unisco a Cerchina:love_4: , sperando che A. stia molto meglio....

un abbraccio:love_4:
yeyè
 
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