• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

dendrobium imbustati

fraelucia

Giardinauta Senior
Qualche settimana fa ho scoperto che alcuni pseudobulbi del mio ibrido (ibridino? ibridaccio?) di dend. stardust erano diventati neri alla base.
Per evitare che il marciume si propagasse a tutto il vaso ho rinvasato le parti che mi sono sembrate sane e messo in sacchetto le talee di pseudobulbo con keiki.
Non avendo sfagno (secco) a sufficienza ho colmato la differenza con muschio di bosco.
A distanza di oltre una settimana, delle nove talee due presentano belle radici nuove ma di circa un paio di cm soltanto, il resto tace.
Il problema sta nel fatto che lo sfagno/muschio è diventato nerastro e in alcune parti si sta sviluppando una sottile muffa nebbiosa.
...e adesso??? Rinvaso quello che c'è e il resto ciao?
Resisto alla tentazione e aspetto radici più lunghe e l'eventuale risveglio dei keiki dormienti? :sleep2:
Per il rinvaso, metto giù tutto il pezzo o taglio sopra e sotto il keiki che ha radicato? e di quanto dev'essere l'event. frammento?
Ma come diamine si riesce a controllare il grado di umidità in un sacchetto di plastica?
Oltre tutto non mi sembra che la pianta residua rinvasata stia scoppiando di salute, l'ho messa in terrazzo, molta luce ma nisba sole.
Nebulizzo, nebulizzo ma la piccoletta mi sembra un po' moscia...
Chi ci soccorre?
 

Gianni.de

Maestro Giardinauta
Ciao Fraelucia,

Lo stardust lo hai probabilmente tenuto troppo fradicio, vista la parentela con l'unicum sembra sempre che stia asseccando, poi cosi`si annaffia un po`di piu`con il risultato che marcisce,

come hai fatto per profilassi va benissimo, solo che probabilmente non hai pensato di lavare e disinfettare il muschio con un funghicida, risultato, le macchie bianche.

tira fuori il tutto anche le talee, lavale su un secchio d'acqua pulita, poi il muschio e disinfetta il tutto vaporizzando con un funghicida in commercio.

poi rimetti il tutto sui sacchetti di plastica (usa dei guanti sanitari) e tieni poi il tutto sotto controllo.

le talee che anno fatto le radici le puoi invasare su un miscuglio 3-3-3 di Bark, molto sfagno o muschio e se lo trovi del carbone vegetale, nei negozi acquaristici lo vendono come granulato di carbone attivo ( lo uso anch' io)

poi regolati bene con gli annaffi e vaporizza abbondantemente, vedrai che ci riesci.

purtroppo ci sono sempre questi problemi di assimilare e mettere in funzione il gergo botanico; asciutto non significa secco, bagnare bene non significa infradiciare la pianta e il composto, e nebulizzare basta due o tre volte al giorno (in casa o in giardino) nelle serre ci sono i ventilatori che asciugano l' aria e le piante.

spero di averti aiutato e buona fortuna

Gianni
 

fraelucia

Giardinauta Senior
Ti ringrazio Gianni, mi sei stato veramente d'aiuto!
Hai ragione, ci sono facilmente dei comportamenti equivoci su asciutto/umido/mezz'ombra/sole e simili e quindi sono facili errori grossolani finchè da questi non trai insegnamento.:storto:
Ora proverò a mettere in atto i tuoi suggerimenti. Per le talee che hanno radicato possono bastare circa un paio di cm di radici? Di solito si dice tre cm...
Taglio il pezzetto che porta il keiki radicato a quanto dall'emergenza del getto? Possono bastare 2 cm sopra e sotto?
Una curiosità: che funzione svolge il carbone vegetale? E' come la pomice a pezzetti?
Ti farò sapere degli sviluppi prossimi.
Ciao
 

Gianni.de

Maestro Giardinauta
guarda io faccio cosi`, le radici delle talee le avvolgo in un po`di muschio e poi le rinvaso su composto normale fino o non troppo grosso, oltre al carbone (secondo i miei informanti il carbone assimila certe sostanze e sali dannosi senza poi dare libere le sostanze nocive, per esempio il calcare che si forma sulla superfice del bark. ) qui`ci mettono della gommapiuma tagliata a pezzettini di ca. mezzo cm. credo per aumentare l'umidita`.

I keiki io aspetto che siano ben sviluppati, e poi li recido alla base con un bisturi disinfettato, lascio asciugare il tutto almeno una giornata, e appena la ferita si e`asciugata bene (si puo`aiutare con carbone in polvere, (disinfetta e asciuga))
perche io sono dell'opinione che tagliando le talee sopra e sotto il keiki poi abbiamo due fonti potenziali di inquinamento.

con la pomice ho poca esperienza perche qui e`difficile trovarla, e viene usata dai vivaisti solo su piantine molto giovani.

spero di aver chiarito un paio di dubbi.

ciao

Gianni
 

fraelucia

Giardinauta Senior
Il keiki della busta più compromessa l'ho invasato questa mattina, ma in barattolo!
Ho staccato il keiki con le radichette più sviluppate dalle talee che si erano annerite e l'ho lasciato asciugare un giorno, ma ho visto che le puntine verdi delle radici all'aria si erano scurite.
Ho provato a inserire il piccolino in un'atmosfera controllata (come quella di un barattolo chiuso), con le radici avvolte da muschio umido, su bark a piccola pezzatura e appoggiato su una base di argilla con un fondo di acqua, il tutto chiuso e riposto in angolo non molto luminoso, vicino al barattolo dello sfagno.
L'idea era che potesse costituirsi un ambiente ad umidità costante, tipo le orchi in incubatrice di Iacopo (ma questa è una soluzione molto più casereccia).
Può essere una alternativa al semplice riposizionamento in vasetto (o no?), considerando anche che tra qc giorno sarò via per una settimana mi pare che non avessi molte altre chances.
Ciao
 
Ultima modifica:
Alto