Sono d'accordo anche con Michired.
Per la lettura io mi sono trovato un po' sbalordito sulla vastità della materia, perfino se la si contiene esclusivamente in ambito bonsai, ma la tentazione di sconfinare per me è stata troppo forte e quindi le letture da farsi sarebbero ancora di più.
Secondo me la cosa seria da fare sarebbe di stabilire un programma sensato e seguirlo, decidendo il livello di profondità del proprio studio ed il metodo.
Quel che mi piacerebbe è di confezionarsi un corso su misura, cioè con una impostazione "standard" e con l'approfondimento degli aspetti di mio maggiore interesse.
Ma siccome non sono "serio" come avrei voluto, vado un po' alla "deriva", lasciandomi prendere da interessi e curiosità varie, che mi danno grande soddisfazione immediata, ma che non mi portano da nessuna parte, o meglio, mi portano di qua e di la per poi farmi tornare al punto iniziale.
Posso essermi divertito conoscendo svariati concetti e nozioni senz'altro utili, ma che non mi fanno procedere lungo un "programma", nè migliorare la mia preparazione come invece si potrebbe rispettando un minimo di metodo.
Ad ogni modo, visto che molti degli utenti del forum non sono poi dei grandi studiosi, credo che un metodo "personale" possa dare risultati meno ambiziosi, ma divertire ed appassionare di più (in una logica a breve termine).
Quindi in pratica è quello che consiglio alla maggior parte di noi, salvo scoprire che qualcuno è un po' più "quadrato" e che può sfruttare più efficientemente il tempo speso nello studio.
Attualmente e da quasi un annetto, sono nella fase "euforica", in cui si ha sete di sperimentare le nozioni acquisite.
Per quanto mi riguarda sono attualmente molto affascinato dalle tecniche di riproduzione.
Quindi consiglio a tutti, di non escludere la semina dai loro esperimenti, perché può essere portata avanti anche mentre se ne portano avanti altre.
Le piante nate da semina sono le più favorite nella crescita e nella salute, ma il discorso cambia un po' se la pianta nata da seme viene tenuta in un piccolo vaso sul nostro balcone, perché questa è una condizione molto diversa da quella che la natura avrebbe riservato al seme.
Dopo cinque anni dalla germinazione penso che la stessa pianta in terra o in vaso subisca una crescita enormemente diversa e credo che sia poi questo il motivo per cui si applicano le altre tecniche di riproduzione, non per "fare prima" bensì per "non metterci di più".
Lo dimostra il fatto che nei bonsai si fa largo uso di piante da vivaio, le quali non stanno nei nostri amati "vasetti".
Ciao