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Copertura del terreno

Danilis

Apprendista Florello
Sentite questa... Qui in zona Chianti, diciamo Impruneta c'è una terra che contiene molto silicio. Questa terra viene lavorata per ottenere vasi in terracotta. Questi vasi in terracotta hanno moltissimi vantaggi.

1- Sono sicuramente più appariscenti e belli di quelli in coccio colato o di quelli di plastica
2- Di inverno anche se bagnati non si spaccano, questo perchè il silicio una volta fuso crea una barriera che non fa entrare l' acqua evitando che dopo pochi anni si spacchi tutto il vaso
3- Sono come la plastica, le radici appunto se ci si attaccano non muoiono, l' ho provato io stesso durante un rinvaso c' erano molte radici vive sui bordi del vaso
4- Non traspirano ma non attirano i raggi del sole come la plastica o il coccio normale, infatti il silicio li rispinge, evitando così il surriscaldamento

Unico inconveniente è il prezzo :D costano molto perchè fatti a mano, però vi assicuro che anche come estetica sono bellissimi, invece dei soliti vasi di coccio tutti rosso uguale, hanno delle striature gialle e rosso chiare e addirittura rosa.

Fate un salto qui: http://www.emmeti.it/Welcome/Toscana/Chianti/Impruneta/Shopping/Chiti/index.it.html

e qui: http://www.emmeti.it/Welcome/Toscana/Chianti/Impruneta/Shopping/Chiti/chiti2.it.html

ciao
 
K

Kosmos

Guest
Io uso vasi di plastica e quelli di coccio quando le piante diventano molto grosse.
avete mai visto quante radici morte ci sono sui bordi del vaso di coccio? e quelle vive sui bordi del vaso di plastica :)
cmq io userei a discrezione gli uni per determiante piante e gli altri per altre piante
quelòli col silicio non li conosco ma quelli di terracotta si.
il coccio è bello ma allora usiamo quelli di porcellana tipo vasi che si usano per bonsai... sono anche smatati e non lasciano traspirare... ;)
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Kosmos ha scritto:
avete mai visto quante radici morte ci sono sui bordi del vaso di coccio? e quelle vive sui bordi del vaso di plastica :)
.............. fammi capire:

usando vasi di coccio le radici crescendo si attaccano al vaso e muoiono .............. e la piantina come reagisce?

inoltre:

se prima di levare la piantina dal vaso di coccio la metto a bagno, le radici restano attaccate lo stesso? Oppure si staccano con facilità?

Aggiungo anche che, di solito, quando travaso, se le radici sono affrancate al vaso, passo un coltello ai bordi del vaso, in modo che se vi sono radici attaccate, togliendo il pane di terra non si strappano ..................... questo metodo lo uso da sempre per le piante da esterno, mi chiedevo se fosse valido anche per le grasse?

merci :love_4:
 

bonvi

Giardinauta Senior
EMY ha scritto:
Si Bruno, la Ruschii è innestata credo su Tricocereus, Il vivaista mi ha detto che posso anche lasciarla così, il portainnesto potrebbe tranquillamente seccare da solo quando alla pianta non serve più. Io aspettavo a staccare i polloni quando avrei visto apparire le radichette, ma siccome vedo che non ne fa, a primavera separerò lo stesso i polloni i più grandi dalla mamma.
Puoi sempre tenere il portainnesto coperto con ghiaietta fino a farlo scomparire, i polloni delle sulco non fanno radichette attaccate alla madre come gli echinopsis. staccane qualcuno quando sono un pò grandini e appoggiali al terreno.
 

bonvi

Giardinauta Senior
l'ideale sarebbe mettere le piante in vasi di coccio riparati da un cesto o un contenitore pieno di sabbia! (l'ho letto da qualke parte.). inoltre è vero ke rinvasando una pianta dopo tanti anni tenuta in vaso di coccio le radici non sono cresciute uniformemente come nella pastica. Sono più esterne. Secondo me il coccio può andar bene se si usano vasi grandi ma nelle piccole vasi da 10 cm meglio la plastica. ma ognuno può fare come crede se se trova bene col coccio perkè non continuare? Io parlavo di una mia impressione di come coltivo io le mie piante.
 
K

Kosmos

Guest
Pat ha scritto:
.............. fammi capire:
usando vasi di coccio le radici crescendo si attaccano al vaso e muoiono .............. e la piantina come reagisce?


si ma sono generlamente radici capillari o molto piccole e la pianta ne soffre relativamente poco e fa in tempo a rifarne, poi dipende dalla pianta dal periodo ecc. :)

se prima di levare la piantina dal vaso di coccio la metto a bagno, le radici restano attaccate lo stesso? Oppure si staccano con facilità?
Aggiungo anche che, di solito, quando travaso, se le radici sono affrancate al vaso, passo un coltello ai bordi del vaso, in modo che se vi sono radici attaccate, togliendo il pane di terra non si strappano ..................... questo metodo lo uso da sempre per le piante da esterno, mi chiedevo se fosse valido anche per le grasse?

per quanto riguarda lo strappare se sono radici grosse si strappano difficilmente se sono piccole si strappano più facilemente ma il problema è di poco, poi ricorda che dopo un rinvaso la pianta va lasciata asciutta per rimarginare eventuali danni radicali ;)
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Mille grazie Kosmos :love_4: calcolando che io travaso solo nella stagione primaverile o estiva, direi che và benissimo.
 
K

krishna

Guest
Io un centimetro di ghiaino di fiume ce lo metto sempre, ma solamente per un fatto estetico, non credo che abbia alcun effetto pratico sulle piante. Per lithops conophytum e affini può servire per proteggere il colletto della pianta se vogliamo tenerla nascosta tra i sassi come si trova in natura. Per quanto riguarda i vasi io li uso entrambi e non ho mai avuto problemi, c'è solo da bagnare un pò di più quelli di terracotta quando fa molto caldo.
Ciao!!
 

bonvi

Giardinauta Senior
Pat ha scritto:
........... questa è bella Bonvi, in tutti i libri che ho letto si dice che i vasi di coccio sono quelli migliori da usare per le piante, "tutte", i vivaisti "quelli seri", consigliano il vaso di coccio, perchè pare che la plastica al sole faccia riscaldare di più le radici, cosa che non succede se si usano i vasi di coccio, in quanto lasciano "traspirare".

Ovvio che sono daccordo con te per il fatto che le piante messe in vasi di coccio siano da bagnare di più.
LEGGO TESTUALMENTE SUL LIBRO PIANTE GRASSE DI GORDON DOUGLAS ROWLEY PAG.89 I vasi porosi di terracotta determinano una rapida evaporazione e se esposti per lungo tempo al sole, diventano arroventati al punto di causare la morte dei minuti apici radicali. I vasi di plastica invece sono poco soggetti a questo inconveniente, ma esiste per essi il pericolo opposto di non riuscire a smaltire l'acqua in eccesso quando il tempo è umido e piovoso.
 

Andrea B

Giardinauta
Pat ha scritto:
.............. fammi capire:

usando vasi di coccio le radici crescendo si attaccano al vaso e muoiono .............. e la piantina come reagisce?

La parte assorbente delle radici è proprio quella terminale, la più giovane, che nel caso in esame si sposta in massa nella parte esterna del vaso, lasciando il pane di terra dove si trova il nutrimento, occupato solo dalla parte vecchia che non può assorbirlo. La pianta necessiterà quindi di un rinvaso molto prima che in un vaso di plastica dove le radici sono meglio distribuite.

Pat ha scritto:
se prima di levare la piantina dal vaso di coccio la metto a bagno, le radici restano attaccate lo stesso? Oppure si staccano con facilità?

Non ho mai provato (é deleterio svasare una pianta grassa se non completamente asciutta) ma penso che bagnando la terra aumenti di volume, e perciò non credo faciliti l' operazione.

Ciao

Andrea
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
bonvi ha scritto:
LEGGO TESTUALMENTE SUL LIBRO PIANTE GRASSE DI GORDON DOUGLAS ROWLEY PAG.89 I vasi porosi di terracotta determinano una rapida evaporazione e se esposti per lungo tempo al sole, diventano arroventati al punto di causare la morte dei minuti apici radicali. I vasi di plastica invece sono poco soggetti a questo inconveniente, ma esiste per essi il pericolo opposto di non riuscire a smaltire l'acqua in eccesso quando il tempo è umido e piovoso.
........... anch'io leggo testualmente a pag. 20 sul libro " Le mie piante grasse" di Giusepe Lodi, e ciò che ha scritto è dopo aver elencato varie esperienze sue e di altri coltivatori di grasse, fra i quali un coltivatore che dopo 50 anni di coltivazione in vasi di coccio le aveva ancora tutte belle e vive, comunque, alla fine di queste esperienze dice: Adesso uso solo cassette di terracotta
 

bonvi

Giardinauta Senior
e allora ki avrà ragione rowley o lodi? mah secondo me l'esperienza personale di ognuno di noi vale più di qualsiasi testo :rolleyes:
 

Andrea B

Giardinauta
bonvi ha scritto:
e allora ki avrà ragione rowley o lodi? mah secondo me l'esperienza personale di ognuno di noi vale più di qualsiasi testo :rolleyes:
Certo, e sopratutto contano le abitudini e le esigenze: i fattori che contribuiscono alla salute e crescita delle piante sono tanti e si bilanciano variando i materiali, le temperature, l' umidità, i fertilizzanti, il ciclo delle annaffiature, l' esposizione ecc. Si possono ottenere i medesimi risultati usandoli in maniera differente e non è possibile dire con certezza se una tecnica o un componente è giusto o sbagliato; ad esempio c' è chi per comodità limita al massimo il cambio del terriccio e di conseguenza usa i fertilizzanti ad ogni annaffiatura, molti non disponendo di acqua piovana usano composti più acidi del normale (per evitare che l' acqua del rubinetto lo renda troppo calcareo). Ritornando ai vasi si diceva appunto che per quelli di piccole dimensioni la plastica ha più lati positivi, mentre la terracotta è da preferire per quelli grandi (se ricordo bene le cassette del Lodi erano 60x60); questo vale per chi usa terricci porosi e moltro drenanti che si asciugano in fretta, ma l' accoppiata terra compatta e argillosa con plastica può danneggiare piante che hanno esigenza di asciugarsi in fretta.
Si potrebbe andare avanti all' infinito, ma penso che qualcuno si annoierebbe, l' importante è che ognuno sia contento della salute e dell'aspetto delle sue piante usando quello che gli sembra migliore o più semplice.

Buona coltivazione

Andrea
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Secondo me per piante piccole non è un problema usare indifferentemente plastica o coccio; il problema di mantenere troppo a lungo l'acqua può sorgere per piante grandi o con vasi grandi usati per assicurare stabilità. Io preferisco il coccio per un fattore puramente estestico. Dani, quelli dell'Impruneta sono resistenti al gelo a causa del trattamento in lavorazione che gli viene fatto, comunque hanno prezzi inavvicinabili! :D
L'argilla espansa di per se NON assorbe l'acqua (rompere un granello bagnato per credere! ;)), semplicemente si bagna in superficie e poi rilascia l'umidità, poco più di quanto può fare la ghiaia. Comunque io la uso solo sul fondo dei vasi per le grasse; sopra solo sassolini di varie dimensioni. Per le piccolette ultimamente uso i sassolini che vendono per i presepi, molto economici rispetto ai sassolini colorati usati per le candele... ;)
 
K

Kosmos

Guest
Pat, calcola che per Lodi i vasi di plastica erano poco comuni e se non ricordo male lui stesso parla di un pregiudizio strano per il quale i vasi di plastica asfissierebbero le radici...
cmq dice anche che è bene usare vasi di plastica per dimensioni piccole. Poi c'è una certa differenza tra cassette e vasi per quanto riguarda la disidratazione del pane di terra, calcola che la cassetta di terracotta rimane più umida che un vaso normale di terracotta, ma lodi le preferiva soprattutto per la stabilità e la comodità, se non erro...
 

Danilis

Apprendista Florello
Io ho tutti vasi in coccio ... d' ora in poi se dovrò trapiantare (quando ce ne sarà bisogno) le metterò in vasi di plastica con argilla espansa sul fondo e molti drenanti. Per ora mi limito a piantare le nuove arrivate in contenitori di plastica. Poi seguo le vostre orme, leggo che molta gente le coltiva in vasi di plastica.

Ciao dani ;);)
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Chiarimento:

Con il testo trascritto dal libro del Lodi, non intendevo dire che si deve fare come dice il Lodi stesso, ma che ogni coltivatore ha le sue esperienze e i suoi metodi, infatti, il testo che ho riportato era in riposta a quello scritto da Bonvi.

Comunque, io come tanti, ho letto tantissimo su come è meglio coltivare le grasse, e molte info le ho apprese qui, quindi, come tanti, coltivo le piccole in vasi di plastica, ma dopo i 10 cm. passo a quelli di coccio ............. ovvio che è da pochissimo che coltivo e quindi non sò ancora se vada bene il mio metodo, ma comunque, uno deve anche decidere come è meglio coltivare dopo tutte le info divergenti che legge, e per il momento io ho deciso questo ........... poi se con l'andar del tempo scoprirò che non va bene, lo cambierò, ma di sicuro, non posso star dietro a tutto quello che si dice, ovvero, come ognuno di noi le coltiva, se no, mi ritroverei continuamente a cambiar vaso.
 

Danilis

Apprendista Florello
Si appunto pat è meglio star dietro alle esigenze delle nostre piante che seguire le esperienze altrui per non star sempre a cambiare idea :)
 
K

Kosmos

Guest
be le esperienze altrui vanno considerate e analizzate per vedere in cosa possono aiutarci, noi abbiamo altre esperienze e possiamo vedere se sbagliamo o se agiamo correttamente anche confrontandole con quelle degli altri.
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Mi sono spiegata male

............. le esperienza altrui contano e molto, in certi casi molto più delle info lette nei libri, però, ogni coltivatore ha un suo metodo che preferisce anche dalla reazione delle proprie piante, quindi .............. di tutto ciò ne ho fatto "tesoro", ci ho fatto le mie considerazioni e riflessioni, e poi ho deciso come coltivare io ............. todos chiaros adesso :rolleyes:
 
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