Buon anno a tutti!
Vi scrivo perché ieri controllando i miei bonsai ho notato che l'olivo perde molte foglie, basta sfiorarlo ...
Ciao, una mattina all 10 c'erano -4!Dentro la serra che temperatura hai ?
Il mio parere è che la pianta non ha avuto il tempo di ambientarsi, da quando è arrivata tra cocciniglia, cambiamento stagionale ha subito troppi stress...brutto segno.....l'ulivo lo puoi tenere fuori anche a - 5
sono dello stesso parere, infatti intorno al vaso ho messo una di quelle buste con le bolle, ho visto alcuni bosai così in rete e poi lo messo di nuovo in serra! In casa fa caldo con i termo anche se la temperatura non supera mai i 18 gradi.Concordo con Aurex l'ulivo e non olivastro è una pianta mediterranea e male gradisce temperature troppo rigide per lungo tempo . Non è al contempo una pianta che normalmente perde foglie durante l'inverno quindi la tua sta segnalando uno stato di sofferenza. A questo punto ti consiglierei di trovargli una collocazione a lui decisamente più favorevole e quindi con temperature Che non vadano sotto lo zero
akadama pura? Sinceri auguri ;-)
Grazie per la chiarezza della tua risposta. Ora è più chiara la tua risposta precedente. Sono neofita per cui accetto i vostri consigli.Esatto, è la frequenza di rinvaso richiesta da questo tipo di materiale che a me non piace e non convince, assieme alla sua fisiologica capacità di degradarsi in determinate condizioni.
Un bonsai maturo, specialmente un bonsai di conifera o di olivo, meno lo si rinvasa meglio è per lui. Va da sè che (a meno di situazioni di emergenza), un terriccio come l'akadama, a meno di essere associato ad altri materiali è di suo piuttosto inadatto.
Per piante giovani, che invece necessitano di terricci sciolti che favoriscano la radicazione e che possono subirre rinvasi più frequenti è invece accettabile anche se i più furbi ci aggiungono una certa quantità di sabbia grossolana e/o terriccio organico.
In ultimo, in casi di esposizione molto assolata o di acqua particolarmente calcarea (e qui parliamo del sottoscritto) si rischiano rispettivamente colpi di secco imprevedibili e un degradamento del terriccio quasi immediato.
Il gran pregio dell'akadama è che si possono annientare i propri nemici e gratificare il proprio ego dicendo "io faccio come i Grandi Maestri: COLTIVO IN AKADAMA". E in questo caso non si può davvero dir nulla se non inchinarsi e fare seppuku.