• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Condomini e piante

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Scusa ma il cassone dell'acqua dell'altro tizio è a suo uso privato o è condominiale? Perché se è privato non credo possa star lì sulle parti comuni. Perché a quel punto si può dire "ok, va bene, tolgo le piante ma allora si libera tutto"...
errato ogni condomino proprietario può far uso delle parti comuni anche con cose proprie PURCHE' tale uso non inibisca altri condomini proprietari nell'usare ,anche loro e in egual modo, tali parti comuni ........ovvero si può usufrire delle parti comuni ma non in uso esclusivo (sempre che tale parte comune non sia stata "data" in uso esclusivo e per contratto) ......
esempio lampante di "proprietà private" su parte comuni sono :

- le tende apposte e fissate nella parte inferiore (comune) dei poggioli e dei balconi o fissate sulle mura esterne e portanti del condominio

--i motori dei condizionatori fissati sui muri condominiali

--le antenne TV o quelle satellitari

-- appunto le piante i graticci

--eventuali impianti fotovoltaici

ecc ecc. ma quindi anche i "cassoni/cisterne" dell'acqua.

sono tutti come ho scritto usi privati su parti comuni consentiti se non espressamente vietati nel regolamento condominiale allegato al contratto d'acquisto e /o vietati da successive modifiche poste a verbale da regolari assemblee e da regolare votazione a maggioranza (è obbligatoria sia quella dei "presenti" sia quella dei millesimi ed è la metà più uno dei presenti e, a seconda del "cosa" si deve votare, dalla metà più uno dei millesimi sino alla maggioranza assoluta ovvero votata da tutti i condomini e millesimi)

MA sempre ed in ogni caso anche se tale "cosa" è su parte comune tale cosa rimane una proprietà privata "personale" quindi nessun condomino e nessun amministratore può toglierla o manometterla in alcun modo in proprio e/o senza alcun consenso, o del proprietario o emesso dal giudice.

a questo va aggiunto, come giustamente fatto notare da elebar, che sarebbe sempre da verificare se cambiar le norme del regolamento possa essere "retroattivo" o salvo "l'esistente".

PIUTTOSTO c'è da chiedersi se tale cassone/cisterna da 1000 litri sia stata posta su un terrazzo previo sicuro accertamento tecnico che tale terrazzo sia stato progettato per sostenere realmente quei 1000 e più kilogrammi per metro quadrato (cifra indicativa ma di certo importante )
o non sia in realtà un reale pericolo per il condominio tutto se tale terrazzo in realtà potesse sostenere un peso inferiore al carico imposto da tale cisterna e se tali perizie non fossero state effettuate o se tanto per poterlo mettere tali perizie siano state fatte "grossolanamente".........così tanto per dare uno spunto ............magari è stato proprio quel cassone con il peso eccessivo a fessurare il lastrico solare e a determinare da quelle provocate fessurazioni le infiltrazioni d'acqua al livello sottostante.........

prima di lasciarti "incantare" da tizio o da caio CHIEDI UNA PERIZIA da parte del condominio/amministratore e se serve disponi una tua perizia di parte ........
 
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elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
...L’articolo 16 della legge 220 del 2012, riguarda il regolamento condominiale e coordina il contenuto dell'articolo 1138 c.c. (sull’approvazione del regolamento di condominio) con le nuove disposizioni dell’articolo 1130 (sulle attribuzioni dell’amministratore). L'articolo 16 stabilisce espressamente che "Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali da compagnia".
Per cui non dovrebbe più essere legittimo introdurre tale divieto e la Corte di Cassazione (ci risiamo)sez. II, sentenza n. 3705 del 15 febbraio 2011, confermando precedente orientamento (in particolare, sentenza n. 12028 del 1993), ha stabilito che il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva.
...
Esatto, MA l'art. 1138 C.C. si riferisce espressamente al regolamento assembleare (approvato a maggioranza, vedi terzo comma: "Il regolamento deve essere approvato dall'assemblea con la maggioranza stabilita dal secondo comma dell'articolo 1136...", cioè 500 millesimi), NON a quello contrattuale...

Infatti le sentenze della Cassazione che citi (PRECEDENTI alla riforma del condominio, legge 220/2012) si riferiscono all'"ordinario regolamento condominiale" NON a un vero e proprio CONTRATTO sottoscritto da TUTTE le parti in causa, che PUO' legittimamente "importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva".

In altre parole, come ho già detto, su questo punto PER ME non è cambiato assolutamente NULLA rispetto a prima. Sicuramente il legislatore intendeva "vietare il divieto" anche nei regolamenti contrattuali, ma credo che in questa forma non ci sia riuscito... :storto:

"...legittimamente le norme di un regolamento di condominio - aventi natura contrattuale, in quanto predisposte dall'unico originario proprietario dell'edificio ed accettate con i singoli atti di acquisto dai condomini ovvero adottate in sede assembleare con il consenso unanime di tutti i condomini - possono integrare la disciplina legale e prevedere, nell'interesse comune, limitazioni ai diritti dei condomini sia relativamente alla parti comuni sia riguardo al contenuto dei diritti individuali sulle parti di proprietà esclusiva, potendosi estendere tali divieti sia alle modifiche strutturali o esteriori del bene singolo sia a determinate utilizzazioni di esso."
Corte di Cassazione, 14 dicembre 2007, n. 26468


Le stesse sentenze che citi tu dicono anche:

"...il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva (12028/1993). Dunque in linea di massima la clausola in esame è valida solo se assunta all'unanimità."
Corte di Cassazione, 15 febbraio 2011, n. 3705


"In tema di condominio di edifici il divieto di tenere negli appartamenti comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva, sicché in difetto di un'approvazione unanime le disposizioni anzidette sono inefficaci anche con riguardo a quei condomini che abbiano concorso con il loro voto favorevole alla relativa approvazione, giacché le manifestazioni di voto in esame, non essendo confluite in un atto collettivo valido ed efficace, costituiscono atti unilaterali atipici, di per sé inidonei ai sensi dell'art. 1987 c.c. a vincolare i loro autori, nella mancanza di una specifica disposizione legislativa che ne preveda l'obbligatorietà."
Cass. civ., sez. II, 4 dicembre 1993, n. 12028
 
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MIZZO

Giardinauta
non se ne esce, comunque visto che non ha piovuto e non c'è stato il pianto del lampadario,mi ha comunicato il portiere che pare che siano tutti d'accordo sul fatto che non ho tubi rotti in casa, qualcos'altro si se me lo consentite :eek: seguirò i consigli che mi avete dato tanto gentilmente e posso solo sperare di trovare un posto tutto mio dove non dover mortificare le piante perchè qui se sono troppo esuberanti e belle danno fastidio. Grazie:Saluto:
 

njnye

Florello Senior
errato ogni condomino proprietario può far uso delle parti comuni anche con cose proprie PURCHE' tale uso non inibisca altri condomini proprietari nell'usare ,anche loro e in egual modo, tali parti comuni
Scusa ma nella pratica come può una cisterna da mille litri non inibire l'uso della parte comune ad altri condomini? Avrà un ingombro che impedisce ad altri di usare lo spazio comune no? Questo non mi è chiaro.
Da me arriverebbe l'amministratore con un bazooka a rimuoverlo nel giro di mezz'ora!
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Scusa ma nella pratica come può una cisterna da mille litri non inibire l'uso della parte comune ad altri condomini? Avrà un ingombro che impedisce ad altri di usare lo spazio comune no? Questo non mi è chiaro.
Da me arriverebbe l'amministratore con un bazooka a rimuoverlo nel giro di mezz'ora!
1) Non si parla dello stesso "spazio fisico" di parte comune (proprio quel metro quadro su cui è appoggiato il cassone) ma della possibilità di farlo: se il lastrico comune è 300 mq e quindi c'è lo spazio per metterci un cassone per ciascuno dei condomini (a parte la questione tecnica del peso), il singolo ha DIRITTO di mettercelo ex art. 1102 C.C., salvo esplicito divieto sul regolamento condominiale

2) L'amministratore amministra le parti comuni nel rispetto della legge e del regolamento ma:
a) non ha nessun potere "speciale" che gli permetta di mettere la mani direttamente su una qualsiasi proprietà del singolo (vedi spostamento de vasi o simili), quindi può agire solo a suon di raccomandate e azioni legali se ce ne sono i presupposti (l'unico che può "obbligare" qualcuno a fare qualcosa è il Giudice);
b) Se la legge e il regolamento permettono determinati usi delle parti comuni ai condomini l'amministratore non ha nessun titolo di ficcare il naso o il bazooka proprio da nessuna parte! :squint: Mica è lui il padrone, lui lavora PER i condomini ma sono loro i padroni delle parti comuni!
 

MIZZO

Giardinauta
Esatto! E ci sono condomini/padroni che sono più padroni di altri


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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Esatto! E ci sono condomini/padroni che sono più padroni di altri 


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dallo spunto al serio discorso .....
ora io non sono "sul posto", ma sarei molto propenso a pensare ed indicare (essendo la zona di Messina e dello Stretto una zona altamente sismica) proprio nel cassone da 1000 e più kilogrammi sul lastrico/sommità/tetto il possibile fautore di eventuali perdite della copertura ......
mi spiego
ogni peso o sovrapposizione al lastrico determina già di suo , ed in stato d'immobilità statica, delle fessurazioni dette di "assestamento" sulla struttura a cui viene appoggiato/a tale peso o sovrapposizione fessurazioni molto ben conosciute dagli operatori edili, da geometri ed architetti.
tali fessurazioni d'assestamento sono come dire fisiologiche e omnipresenti sia in costruzioni nuove sia in quelle vecchie.......questo anche solo in stato d'immobilità dell'immobile stesso , ma praticamente inesistente vuoi per il traffico veicolare di mezzi pesanti ,vedi pullman/autobus vedi camion ecc ecc
ma anche vento ecc ecc.......
MA questa "immobilità statica" nelle zone sismiche non esiste proprio !!!!
ANZI ........il punto è questo 1000kg immobili sono 1000kg solamente ma in presenza di microscosse poco importa se continue o no .......o in presenza di scosse maggiori che ne determinano scuotimenti o sobbalzi bhe quei 1000 kg possono arrivare a "pesare" anche quasi il doppio ovvero per forza cinetica aumentano e non di poco , anche per soli e pochi cm di "spostamento".
questo provocherà SICURAMENTE delle fessurazioni maggiori e più importanti che partendo dal punto con tal peso/sovrapposizione si irradieranno "a raggiera" in tutte le direzioni ma sopratutto insistendo, ed in maniera maggiore, dove la "soletta/solaio"(lastrico) è più debole e cioé in mezzo alle travature portanti.

io penserei ,sicuramente, a controbattere, con eventuale perizia, proprio su questo punto.
e sono quasi sicuro che un eventuale esito sia abbastanza vicino a ciò che ho scritto.
vorrei poter dire che in questa maniera gli animi si calmeranno, ma se ciò fosse significherebbe che sarebbe a rischio(magari anche solo minimamente) l'integrità del condominio tutto ......

infatti se entra acqua dalla copertura i casi sono solo tre
--1) perdite d'acqua dall'eventuale "attico"
--2) spostamenti o degradazione dei rivestimenti
--3) fessurazioni e/o crepe della volta
nel primo caso il danno va pagato dal condomino proprietario sino alle giunture con le tubazioni di "carico" e/o degli scarichi/acque nere con le tubazioni condominiali e non oltre ..........oltre ai danni provocati ai condomini sottostanti.

negli altri casi ( accertate le cause e se non risultano addebitabili a singoli) va suddiviso con ripatizioni di legge al condominio tutto.


@ per elebar grazie.
 
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njnye

Florello Senior
1) Non si parla dello stesso "spazio fisico" di parte comune (proprio quel metro quadro su cui è appoggiato il cassone) ma della possibilità di farlo: se il lastrico comune è 300 mq e quindi c'è lo spazio per metterci un cassone per ciascuno dei condomini (a parte la questione tecnica del peso), il singolo ha DIRITTO di mettercelo ex art. 1102 C.C., salvo esplicito divieto sul regolamento condominiale
Sì ma infatti il mio dubbio era proprio sulla fattibilità tecnica (ho parlato di ingombro come volume sottointendendo anche il peso ma mi rendo conto non fosse chiaro). Un cassone da mille litri non è piccolo e neppure leggero.
Ringrazio marco.enne che ha specificato anche un po' i pesi in gioco, pensavo pesasse pure meno. Le portate medie dei lastrici solari non sono sui 600/800 kg/m2 (anzi, correggetemi che mi interessa)? Perché nel caso si conferma quello che dicevo, ovvero che gli altri condomini non possono fare altrettanto. E si parlava anche di un motore, se non erro.
Comunque questo tema mi aveva fatto venire in mente una vecchia discussione che avevo letto e che sono riuscita a ritrovare: Diritti di terzi per istallazione serbatoi dell'acqua | propit.it - Forum per la Casa Perché spesso gli amministratori vietano installazioni di questo tipo non solo per evitare problemi strutturali ma anche per evitare le servitù per usucapione.
 

MIZZO

Giardinauta
Io Vi ringrazio per l'analisi precisa che state facendo, il Vostro "lavoro" è encomiabile e la Vostra una vera preparazione professionale e mi state aiutando anche a sopportare l'arroganza di queste persone.
Non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale (sigh) ho chiamato l'amministratore che mi ha confermato che a casa mia non c'è nessun tubo rotto, (lo sapevo bene) che l'infiltrazione è di acqua piovana ma non si sa da dove provenga. Comunque devo ridurre le piante, mi farà avere le pedane per tenerle tutte sollevate. Come un bravo soldatino ho risposto "obbedisco", lavori in progress,sto già provvedendo. Ho ricordato che c'è sempre una perdita d'acqua, da 10 anni su quel lastrico solare, accanto ad un serbatoio da mille litri, a pochi metri da dove al piano sottostante si è verificata l'infiltrazione. niente.
L'amministratore è un ingegnere civile, quello che è entrato in casa, anche lui condomino ed ha aperto il sottolavello e la lavastoviglie per cercare il tubo rotto, ha la direzione dei lavori di ristrutturazione delle facciate (solo delle facciate), che in questo momento stanno eseguendo ed è un architetto. Un altro dei 6 è il titolare della ditta che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione delle facciate e presumo, forse sono presuntuosa, che dovrebbe intendersi di problematiche edili.
Ho prenotato un furgoncino, sabato elimino un pò di piante.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Io Vi ringrazio per l'analisi precisa che state facendo, il Vostro "lavoro" è encomiabile e la Vostra una vera preparazione professionale e mi state aiutando anche a sopportare l'arroganza di queste persone.
Non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale (sigh) ho chiamato l'amministratore che mi ha confermato che a casa mia non c'è nessun tubo rotto, (lo sapevo bene) che l'infiltrazione è di acqua piovana ma non si sa da dove provenga. Comunque devo ridurre le piante, mi farà avere le pedane per tenerle tutte sollevate. Come un bravo soldatino ho risposto "obbedisco", lavori in progress,sto già provvedendo. Ho ricordato che c'è sempre una perdita d'acqua, da 10 anni su quel lastrico solare, accanto ad un serbatoio da mille litri, a pochi metri da dove al piano sottostante si è verificata l'infiltrazione. niente.
L'amministratore è un ingegnere civile, quello che è entrato in casa, anche lui condomino ed ha aperto il sottolavello e la lavastoviglie per cercare il tubo rotto, ha la direzione dei lavori di ristrutturazione delle facciate (solo delle facciate), che in questo momento stanno eseguendo ed è un architetto. Un altro dei 6 è il titolare della ditta che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione delle facciate e presumo, forse sono presuntuosa, che dovrebbe intendersi di problematiche edili.
Ho prenotato un furgoncino, sabato elimino un pò di piante.
non vorrei farlo ma sembra che dovrò instillare qualche buon dubbio e cominciare un interminabile discussione che potrebbe pure sfociare in altro .......
MA però.......io ci vedo un enorme conflitto d'interesse ed a proposito d'interesse ci metterei pure uno enorme nel cercare di prenderti per il naso e scaricarti spese altrimenti dovute a loro ........
prima i tubi visto che non sono allora le piante poi si vedrà ma intanto stanno provando ad allegerirsi il meno possibile nel portafoglio incolpando altri.......
detta papale papale .......cercano di guadagnarci spendendo meno possibile, loro, e facendo passare le spese come "singolo" allegeriscono pure le somme dovute dal condominio, cioè anche da loro.......
poco importa se l'amministratore è pure l'impresario dei lavori (il che è già strano ma pure è un condomino del condominio !!!! ) o se tal tizio è anche architetto,
le perizie DEVONO ESSERE "TERZE" e non "INTERESSATE"
devi farne una tua e farla fare da persona "estranea" ........io per un "disguido similare" (perdite d'acqua su parte comune) e su richiesta del condominio NON HO LEVATO NE POTATO O DIMINUITO LE PIANTE ed in tribunale con perizia del condominio ho opposto cavilli ed una mia perizia ........io ho ancora le piante anzi pure di più perchè ho vinto non una ma ben tre cause......
 

MIZZO

Giardinauta
è da quindici anni che ci prova, quando non da fastidio al bar sottostante perchè lo disturba la musica, mette in croce una vecchia signora semiparalizzata alla quale ha revocato l'affitto della soffitta perchè la liberi immediatamente, sostiene che il tubo del mio bagno è rotto e puntualmente ogni volta mando il geometra a vedere cosa succede e non è vero niente. lo stesso operaio/manovale che il suddetto condomino s'era portato dietro, l'ultima volta ha detto candidamente, ma l'abitazione della signora di sopra non c'entra niente! ma la cosa grave è che sia la signora che il barista sono morti, l'una si pensa di vecchiaia, per me di crepacuore e la conoscevo bene, ma l'altro aveva 45 anni:eek::azz::(
c'è di più di quello che intuisce marco.enne, vogliono la mia casa, da sempre.
 

Olmo60

Guru Master Florello
mi perpilme aver saputo che negli spazi comuni ognuno può mettere quello che vuole....:confuso: sarà perchè intanto ho vinto una causa con tanto di risarcimento danni per scatole/sacchetti/ bagagli vari che uno dei condomini lasciava depositati da anni in un pianerottolo davanti al mio appartamento..com'è che un giudice mi ha dato ragione di far sgombrare tutto? (non esisteva nessun regolamento, quindi presumo siano state applicate delle norme generali)...inoltre se fosse come dite voi, mettiamo che x subentri nell'acquisto di un appartamento dove tutti gli altri lasciano al giro quello che vogliono: non potrebbe dire niente per il fatto che lo possono fare? dovrebbe vivere nel degrado per legge? non mi torna....L'art. 1102 infatti chiarisce si che si può usare la parte comune se non se ne impedisce l'uso agli altri ma allo stesso tempo specifica: "purché non ne alteri la destinazione"..cioè..mi sembra che ogni spazio abbia una precisa destinazione e mi chiedo se un lastrico solare abbia come destinazione la posa di una cisterna:confuso:
 
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elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
....L'art. 1102 infatti chiarisce si che si può usare la parte comune se non se ne impedisce l'uso agli altri ma allo stesso tempo specifica: "purché non ne alteri la destinazione"..cioè..mi sembra che ogni spazio abbia una precisa destinazione e mi chiedo se un lastrico solare abbia come destinazione la posa di una cisterna:confuso:

Appunto, la destinazione di un pianerottolo NON E' certo quella di magazzino o ripostiglio del singolo mentre sul lastrico è cosa normale installare cisterne, motori di frigoriferi o condizionatori, antenne, ecc.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
ed in più ci si possono aggiungere due tre altre cosette........

1)il lastrico solare se non "in uso esclusivo" , se non di proprietà esclusiva, cioé se non "destinato" (con qualche eccezione ben determinata dalla legge ) e cioé, se comune, è parificato al tetto e sul tetto (a differenza dei pianerottoli) sempre per legge è consentito l'uso da parte dei condomini proprietari vuoi per consentire l'ubicazione delle caminelle (che sono "private e considerate di proprietà del proprietario della caldaia a cui sono allacciate") vuoi per (come già scritto) antenne, motori dei climatizzazione vuoi per qualsiasi altra cosa serva al godimento ed al fruimento delle proprietà che fanno parte del "tal condominio". certo che tale uso è e deve essere o "originariamente" destinato e stabilito dal costruttore (primo ed unico proprietario dell'intero stabile) e successivamente
da assemblee con votazione a maggioranze stabilite dalla legge.

2) credo, e se non mi sbaglio, che da un pochetto gli amministratori di condominio debbano essere "iscritti all'albo" cioé figure professionali con caratteristiche ben elencate dalla riforma di legge per in nuovo "codice del condominio"

3) se l'amministratore si presenta, senza relative procedure definite dalla legge, con estranei o anche singolarmente, a bussare a casa vostra..... bhé sempre di legge lo potete anche lasciar fuori esattamente come un estraneo qualsiasi .......dato che diventerebbe "figura amministrativa" solo con valido mandato assembleare votato a maggioranza e con relativa raccomandata d'avviso o per ordine del giudice..... senza è un normalissimo condomino rompiglioso.....e potete chiudergli la porta in faccia.

@njnye
600kg per mq se i palazzi sono "recenti"ma da quello che mi par di aver capito il palazzo di mizzo è piuttosto anzianotto(credo di aver inteso che abbia una sessantina di anni) se ciò fosse probabilmente le solette/solaii potrebbero essere testati per c/a 450kg al mq (forse anche se stato ristrutturato probabilmente le strutture portanti sarebbero sempre quelle)
vero anche che se in tale ristrutturazione sia stato "aggiunto" sul tale lastrico un attico (quindi del peso aggiuntivo) non significa che sia stato rinforzato tutto il lastrico ma bensì, come probabile, sia stata rinforzata solo la superficie utile all'attico e non tutto quel lastrico dove lo stesso attico non sussiste....
da qui l'esigenza di una perizia "terza" che non coinvolga e non sia stata fatta "in proprio" e per "possibile interesse esclusivo" del tale che vuol installarci "qualcosa".
 
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njnye

Florello Senior
Comunque non è che ci si deve tenere un amministratore con conflitti d'interesse, noi lo abbiamo cambiato per molto meno. I periti che prendiamo, anche se in condominio ci sono muratori e idraulici, vengono scelti sempre tra soggetti terzi con regolare bando proprio per evitare storie di quel tipo (e sono gli stessi liberi professionisti a volersi evitare storie coi condòmini). Mizzo prova a fare la conta dei millesimi :p
 

MIZZO

Giardinauta
L'amministratore è un ingegnere civile, quello che è entrato in casa, anche lui condomino ed ha aperto il sottolavello e la lavastoviglie per cercare il tubo rotto, ha la direzione dei lavori di ristrutturazione delle facciate (solo delle facciate), che in questo momento stanno eseguendo ed è un architetto. Un altro dei 6 è il titolare della ditta che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione delle facciate e presumo, forse sono presuntuosa, che dovrebbe intendersi di problematiche edili.
Non sono stata chiara:
1)L'amministratore è un ingegnere civile.
2)quello che è entrato in casa, anche lui condomino ed ha aperto il sottolavello e la lavastoviglie per cercare il tubo rotto, ha la direzione dei lavori di ristrutturazione delle facciate (solo delle facciate), che in questo momento stanno eseguendo ed è un architetto.
3)Un altro dei 6 è il titolare della ditta che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione delle facciate e presumo, forse sono presuntuosa, che dovrebbe intendersi di problematiche edili.
Per cui non capisco il conflitto d'interesse, forse non sono stata chiara io, ma l'amministratore ha le carte in regola per svolgere la sua attività, è iscritto all'albo e incidentalmente è ingegnere civile.
Sono stata presa alla sprovvista e in buonafede ho fatto vedere che non c'era acqua in casa mia,solo perchè c'era l'amministratore e nella considerazione poi che erano tre persone che dovrebbero capirci qualcosa di queste problematiche, non foss'altro perchè lo fanno di mestiere. la mia disponibilità era volta a calmare gli animi. se subito avessi detto, no in casa mia non entra nessuno,non avrei fatto altro che alimentare illazioni.
Ulteriore precisazione, per quanto riguarda il lastrico solare non è stato aggiunto niente, l'attico esisteva già.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Non sono stata chiara:
1)L'amministratore è un ingegnere civile.
2)quello che è entrato in casa, anche lui condomino ed ha aperto il sottolavello e la lavastoviglie per cercare il tubo rotto, ha la direzione dei lavori di ristrutturazione delle facciate (solo delle facciate), che in questo momento stanno eseguendo ed è un architetto.
3)Un altro dei 6 è il titolare della ditta che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione delle facciate e presumo, forse sono presuntuosa, che dovrebbe intendersi di problematiche edili.
Per cui non capisco il conflitto d'interesse, forse non sono stata chiara io, ma l'amministratore ha le carte in regola per svolgere la sua attività, è iscritto all'albo e incidentalmente è ingegnere civile.
Sono stata presa alla sprovvista e in buonafede ho fatto vedere che non c'era acqua in casa mia,solo perchè c'era l'amministratore e nella considerazione poi che erano tre persone che dovrebbero capirci qualcosa di queste problematiche, non foss'altro perchè lo fanno di mestiere.


ciò che che ti ho evindenziato in blu "è il conflitto d'interesse" infatti proprio per il fatto stesso che siano anche condomini e non solo ma anche i "ristrutturatori" (quelli che rimettono a posto il condominio ovvero e "papale papale" quelli che eseguendo i lavori "tirano i soldi" dal condominio" ma che hanno tutto l'interesse a spenderne meno possibile loro ,perchè sono loro stessi condomini essendo facenti parte del condominio, ma anche quelli che per il lavoro lo devono retribuire /fare
hanno quindi tutto l'interesse a riempirsi "le tasche" con i soldi altrui, vuotando le altrui tasche il più possibile per eseguire lo stesso i lavori (perchè quel lavoro ha un costo che loro hanno interesse affinchè venga a loro retribuito e non pagato in proprio).
quindi i casi sono :
--o lo fanno pagare il più possibile ad altri , magari facendolo passare con problemi addossabili al singolo e non come condominiale/ripartibile anche a loro.....(vedi appunto le perdite? sono solo tue e te le paghi tu)
--o tali lavoro vengono fatti molto in economia, e scarsamente, di modo che venga a costare il meno possibile in maniera che il costo finale permetta loro di guadagnarci lo stesso dato che condominialmente a loro stessi verrà addebitata una spesa condominiale il più possibile irrisoria.

leggendo poi i tuoi post si capisce bene che tali persone han fatto molto comunella e se la intendono ad "io mammete e tu".....vien spontaneo pensare che tale comunella sia per far pagare gli altri condomini e far soldi a spese loro
.... se poi colui che dovrebbe vigilare sulle parti comuni garantendone il diritto di tutti e il fruimento di tutti in base ai millesimi di proprietà è pure lui parte della "comunella"....bhe se permetti il pensiero si fa molto più "pesante"......inconciliabile il dover garantire il "giusto" per tutti se hai anche l'interesse a spendere tu (amministratore) il meno possibile essendo anche "parte in causa" sia nei lavori sia nel controllo dei lavori ed anche quello che spende per tal lavoro e quello che per tal lavoro ci deve guadagnare e/o essere retribuito. appunto "conflitto d'interesse".


la mia disponibilità era volta a calmare gli animi. se subito avessi detto, no in casa mia non entra nessuno,non avrei fatto altro che alimentare illazioni.
Ulteriore precisazione, per quanto riguarda il lastrico solare non è stato aggiunto niente, l'attico esisteva già.


ho specificato che anche se esisteva già le strutture portanti di tale attico generalmente riguardano solo la superficie che serve all'attico (mentre sempre generalmente le porzioni del lastrico rimanenti "libere" hanno "portanze" ben diverse parificate appunto solamente al lastrico )
per pesi "aggiuntivi" intendevo i 1000e più kilogrammi della cisterna.
se poi tale tizio proprietario della cisterna è "ingegnere civile" qualcosa mi dice che la perizia (se esistente) presentata all'ufficio tecnico comunale per l'autorizzazione sia stata fatta in proprio ......
pensierino ? magari "taroccata quanto basta" per avere le necessarie autorizzazioni.......

magari tale tizio è onestissimo e ci si sbaglia, ma i presupposti per pensare male mi pare ci siano tutti.
 

MIZZO

Giardinauta
Il conflitto d'interesse che hai descritto esiste per uno solo dei personaggi, è "l'eredità" che il condominio si porta dietro dalla precedente amministrazione, gli altri sono stati mandati a casa a settembre dell'anno scorso, proprio perchè era diventato evidente il ladrocinio che stavano perpetrando nei confronti del condominio. hanno tentato di mandare a casa anche questa persona, sono state presentate anche delle perizie che dimostravano che i calcoli fatti dal direttore dei lavori non erano corretti ma essendo i lavori a metà hanno deciso di fare il punto della situazione con la ditta che sta eseguendo gli stessi con un nuovo amministratore e mettere nero su bianco che non ci sarebbero state altre spese nè altre richieste da parte di nessuno.
Il tizio della cisterna e della perdita d'acqua è medico, non so proprio di perizie o altro , so solo che vuole darmi fastidio perchè avrebbe voluto comprare la mia casa.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Non sono stata chiara:
1)L'amministratore è un ingegnere civile.
2)quello che è entrato in casa, anche lui condomino ed ha aperto il sottolavello e la lavastoviglie per cercare il tubo rotto, ha la direzione dei lavori di ristrutturazione delle facciate (solo delle facciate), che in questo momento stanno eseguendo ed è un architetto.
3)Un altro dei 6 è il titolare della ditta che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione delle facciate e presumo, forse sono presuntuosa, che dovrebbe intendersi di problematiche edili.
Per cui non capisco il conflitto d'interesse, forse non sono stata chiara io, ma l'amministratore ha le carte in regola per svolgere la sua attività, è iscritto all'albo e incidentalmente è ingegnere civile.
Sono stata presa alla sprovvista e in buonafede ho fatto vedere che non c'era acqua in casa mia,solo perchè c'era l'amministratore e nella considerazione poi che erano tre persone che dovrebbero capirci qualcosa di queste problematiche, non foss'altro perchè lo fanno di mestiere. la mia disponibilità era volta a calmare gli animi. se subito avessi detto, no in casa mia non entra nessuno,non avrei fatto altro che alimentare illazioni.
Ulteriore precisazione, per quanto riguarda il lastrico solare non è stato aggiunto niente, l'attico esisteva già.

Il conflitto d'interesse che hai descritto esiste per uno solo dei personaggi, è "l'eredità" che il condominio si porta dietro dalla precedente amministrazione, gli altri sono stati mandati a casa a settembre dell'anno scorso, proprio perchè era diventato evidente il ladrocinio che stavano perpetrando nei confronti del condominio. hanno tentato di mandare a casa anche questa persona, sono state presentate anche delle perizie che dimostravano che i calcoli fatti dal direttore dei lavori non erano corretti ma essendo i lavori a metà hanno deciso di fare il punto della situazione con la ditta che sta eseguendo gli stessi con un nuovo amministratore e mettere nero su bianco che non ci sarebbero state altre spese nè altre richieste da parte di nessuno.
Il tizio della cisterna e della perdita d'acqua è medico, non so proprio di perizie o altro , so solo che vuole darmi fastidio perchè avrebbe voluto comprare la mia casa.

scusa Mizzo ma devo aver capito male ,magari solo sul fatto che l'amministratore fosse anche condomino .........ma
per il resto mi sono rifatto ai tuoi post (quelli da me quotati sono due ) e da quello sempre da te scritto
si deduce che :

--l'impresario è uno dei condomini

--che il direttore dei lavori , e anche "perito dell' amministratore" è uno dei condomini

--che il proprietario della cisterna e probabile motivo delle perdite sottostanti è uno dei condomini

quindi e nell'ordine sopra esposto:

-- l'impresario come "ditta" ci vuole guadagnare bene e ha tutto l'interesse affinchè tale guadagno non venga dissipato esporsando il meno possibile con le proprie quote millesimali nel pagare come condomino

-- lo stesso come qua sopra scritto vale anche per il "retribuito" direttore dei lavori

--e lo stesso vale per il proprietario della cisterna addossando ad altri, o a singoli, danni vari
(anche solo facendo in modo che tutto il condominio paghi i danni cosicchè l'esborso da parte sua sarà ripartito tra tutti i proprietari e riducendo sensibilmente il suo esborso per eventuali riparazioni)

quindi aggiungendo l'amministratore (e ancora, ad essere sincero, non ho capito se è oppure no pure lui condomino) rimane comunque il fatto che tale amministratore da troppo ascolto a pochi (medico compreso) e garantisca poco ugual diritti a tutti.
tutto questo è configurabile come un "conflitto d'interesse"..........
certo però che se tutto questo ( verifica dei tubi compresa) è stato votato a maggioranza dall'assemblea , maggioranza dei condomini e maggioranza millesimale, purtroppo tali "comportamenti" risulterebbero "moralmente" illegittimi, attualmente accettati.........ma pur sempre poco legittimabili
 
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MIZZO

Giardinauta
torno a parlare di questa questione per aggiornarVi. due giorni fa è stata fatta l'assemblea e portato all'ordine del giorno il problema dell'infiltrazione d'acqua dal lastrico solare condominiale. il condomino che ha l'infiltrazione d'acqua ha dichiarato:"speravo che l'infiltrazione fosse stata provocata dalle piante della signora ma siccome le piante sono state tolte ed il 31 dicembre (c'è stata la nevicata) ho dovuto mettere i secchi per raccogliere l'acqua che cadeva dal controsoffitto, chiedo che intervenga il condominio per individuare ed eliminare l'infiltrazione stessa", gli ha risposto un altro condomino: "allora adesso ricompriamo le piante alla signora?!!". l'aministratore (in privato) si è scusato dicendomi che mi ha invitata a diminuire le piante per evitare che il condomino mi creasse problemi più grossi. verrà fatta la perizia e si troverà dov'è l'infiltrazione ma in tutto questo io ho trovato 10 amici che mi hanno aiutata a togliere le piante, tante care persone, qui sul forum che mi hanno dato tutto il loro aiuto mentre il condomino arrogante e presuntuoso, da novembre, quindi sono già tre mesi e continua a piovere e quindi la perizia non si può fare, deve tenere a portata di mano i secchi perchè il suo soffitto continua a gocciolare! grazie per i Vostri consigli.
 
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