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Distanza piante

oscarc

Aspirante Giardinauta
Nel giardino del mio appartamento situato in un residence ho dovuto togliere delle piante per lavori di manutenzione.Dette piante si trovavano a confine tra la mia proprietà e il lastricato comune condominiale.
Ora le devo rimettere (trattasi di gelsomino o lauro) ma un inquilino lamenta che le devo posizionare a distanza stabilita dal c.c. (mezzo metro).Preciso che tutte le altre piante del condominio sono posizionate a ridosso del confine e che, appunto anche le mie, lo saranno nuovamente e come d’altro canto lo erano prima.Il regolamento condominiale nulla stabilisce in merito e nell’ultima riunione condominiale, l’assemblea ha approvato il ripristino di queste piante,senza accenno alcuno alle distanze.
E’ applicabile la disposizione dell’art.895 del c.c.in questo caso in quanto posizionate lungo il confine?
Ho un dubbio in quanto detto articolo parla di alberi e non di piante.Forse è un termine generico?
Chi mi dice come comportarmi?
Molte grazie.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
secondo me le cose potrebbero stare in questi termini (eventualmente sentiamo il parere anche di altri utenti)

-le piante tenute/e manutentate "a siepe" ( e in piena terra) andrebbero effettivamente a non meno di 50cm dall'altrui confine. (solo se tale siepe è contenuta in vasi tale distanza si annulla e si può posizionare anche esattamente a confine)

- mentre gli alberi , se da alto fusto (considerati tali se le loro prime diramazioni sono ad
un' altezza che va dai 3mt ed oltre) vanno posizionate ad una distanza minima, dal confine, non inferiore ai 3mt (però ogni comune nel proprio regolamento può modificare tale distanza ,quindi sempre meglio controllare)

- se prima le piante erano "accettate" (ma non "a norma") nel momento in cui sono state levate decade anche l'eventuale tacita accettazione sull'effettiva validità dell'impianto e andranno quindi impiantate secondo norma di legge alle distanze regolamentari .
al di là del fatto ,anche fosse, che tale siepe fosse li posizionata da un periodo sufficiente ad aver (il proprietario) usocapito il diritto a lasciarle dove stavano credo che tale usofrutto si sia interrotto nel momento in cui sono state tolte.
poco importa se già altre piante sono impiantate a confine (non hai specificato se di proprietà di altri condomini, in proprietà private od a uso esclusivo , oppure più semplicemente in parti comuni) eventualmente potrai richiederne, successivamente, lo spostamento e il reimpianto secondo le decisioni condominiali a te imposte.
vero però che se nel regolamento condominiale o nell'assemblea non vi è un esplicito divieto e imposizione sulle distanze da tenere in considerazione..... potresti "rischiare" il ripristino della siepe alle distanze preesistenti ,ma credo che avvierai costosi "ricorsi" (anche legali) e antipaticissimi ,quanto deleteri, litigi condominiali .

PS se nell'ultima assemblea nulla si è deciso in merito alle distanze .......nulla vieta ad una seconda assemblea di colmare questa loro "dimenticanza" e quindi importela con l'aggravante che, nel frattempo, tu per rifare la siepe........ hai quindi sprecato dei soldi.
:Saluto:
 
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