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Come trattare rosa Meiro

Elarsus

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti
Mi è stata regalata una rosa Meiro, in alveolo da 15, già fiorita e alta una sessantina di cm.
Non ho mai avuto rose, per la posizione del mio balcone (sottogronda e esposto a N, con sole dalle 16 alle 19 solo in tarda primavera-estate-primo autunno).
Come devo trattarla? Ho un vaso da 35 ( e altezza 35), e dispongo di terra di campo, terriccio, sabbia di fiume e stallatico. In che proporzioni mischiarli?
Avrei anche la possibilità di portarla sul tetto dove ho l'orto in vaso, dove prenderebbe il sole dalle 9 alle 18 più o meno.
Grazie :)
 

Jc123

Giardinauta
Ciao, di sicuro sul balcone il sole è troppo poco. Per le altre necessità della pianta bisogna vedere a che classe appartiene. Non ho mai sentito alcuna varietà chiamata "Meiro", e anche facendo una veloce ricerca su HMF non ho trovato niente. Sei sicuro che sia il nome completo? Potrebbe essere una varietà di Meilland, i cui nomi di brevetto iniziano tutti con MEI (per esempio, Pierre Arditi è MEIcalanq), ma non mi risulta nessuna MEIro
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Io sceglierei la posizione in cui prenderebbe il maggior numero di ore possibili di sole, sul tetto, quindi.
Il vaso da 35 è assolutamente insufficiente, visto che è già alta 60 cm. Trovane uno molto più grande, diam. 45-50 cm e alto uguale.
Se fosse troppo argillosa la terra di campo, dopo essere stata vagliata e ripulita da eventuali radici o impurità, puoi mescolarla con del terriccio in rapporto 3/1, aggiungi anche un paio di manciate di stallatico.
Una breve ricerca su internet si trova col nome di rosa Meiro quella che sembrerebbe una Ht, quindi un bel apparato radicale che merita un bel contenitore, se non volete soffrire tutte e due.
 

Jc123

Giardinauta
si trova col nome di rosa Meiro quella che sembrerebbe una Ht
è vero, me l'ero persa :whistle:
Comunque su HMF non si trova, quindi si tratta probabilmente di una varietà non brevettata (o una varità brevettata con brevetto scaduto ma con nome protetto da trademark) con diffusione limitata. Purtroppo in tal caso siamo costretti ad assumere che abbia la resistenza alle malattie tipica delle HT (scarsa).

Sono d'accordissimo per il vaso, 35 è davvero troppo piccolo, io starei sui 50. L'unico consiglio è di stare attento nel rinvaso che il punto d'innesto sia al livello giusto (io consiglio 5 cm sotto il livello del terreno). Spesso le rose vendute in vaso hanno il punto d'innesto troppo fuori dal terreno, per fare entrare le radici in vasi piccoli
 

Elarsus

Aspirante Giardinauta
Grazie per le risposte dettagliate!
La terra di campo che ho io è abbastanza argillosa.
Quindi in sintesi, vaso più grande, mix di terra+terriccio+ stallatico, esposizione al sole.
Non ho capito però tutte quelle sigle che avete citato.
La mia rosa sarebbe una HT, che significa? Come mi devo comportare data la scarsa resistenza alle malattie? Che tipo di malattie? Trattamenti preventivi? In casa ho solo neemazal che uso sulle ornamentali e a volte nell'orto, e p. Bordolese che uso sui pomodori.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
HT significa Ibridi di Tea/Tè. Ti riporto il link ad una bella discussione sempre valida e ricca di informazioni ed esperienze. Ti consiglierei di leggerla tutta, se fossi totalmente inesperta: https://forum.giardinaggio.it/threads/ht-odio-o-amore.128949/
Potrebbe risolvere alcuni tuoi dubbi o fartene venire degli altri, chi lo sa?
Per ciò che riguarda i trattamenti preventivi, in base alla mia esperienza, a poco valgono (io me ne sono totalmente affrancata da anni ormai). Dipende molto dalla selezione della rosa, a quanto geneticamente è predisposta a prendersi qualsiasi patologia passi il convento.
Molto di più possono essere incisivi altri fattori, che se considerati, limiteranno il tuo intervento al minimo:
- un vaso/contenitore adatto alle dimensioni presenti e future della pianta. Perciò, considerato che il punto d'innesto devi tenerlo sotto il livello del terreno di qualche cm, e come si presenta l'apparato radicale (dimensioni e disposizione) al momento del rinvaso, dovrai fare i tuoi conti. Sicuramente dovrai partire da un vaso ben più grande dei 35 cm previsti.
- Una buona locazione: al sole, anche tutto il giorno/almeno mezza giornata. Fa attenzione che, se il tetto diventa un forno rovente d'estate, sarebbe meglio sopraelevare il vaso da terra con qualche accorgimento: io uso mettere un paio di mattoni come base, stando attenta a lasciare liberi il foro/i di scolo. Alcuni utenti sul forum, per es. @natabruja, coltivano piante in terrazzo poggiate sui pallet, col sottovaso sotto, non a contatto, giusto per la raccolta di un eventuale eccesso idrico, facilmente rimovibile per svuotarlo e tenere lontana una fonte possibile di ricettacolo di zanzare. Oltre a tutto sopraelevare il vaso permette una maggior circolazione d'aria, utile a limitarne il surriscaldamento, un po' almeno!
- Substrato adatto per le rose a cui piace sentire "stringere le radici" (così si dice dalle mie parti). Che significa argilloso (da non confondere il termine argilla con l'argilla espansa), che si presenta come compatto e non leggero e torboso come sono di solito i terricciati da sacco. Perché non diventi un blocco unico si può alleggerirlo con una parte di ammendante (buon terriccio o compost, o tutti e due) e se manca di materia drenante anche di un po' di sabbia di fiume (non importa la granulometria): serve giusto per permettere all'acqua di penetrare nel terreno, permettere lo scambio gassoso, oltre che a drenarne via l'eccesso.
- Irrigazione: abbondante in termini di quantità, ma non di frequenza. Meglio tanta acqua tutta in una volta che poca e spesso. L'acqua deve arrivare in profondità e non stagnare in superficie. In estate dovrai regolarti in base alle condizioni meteo e al clima della tua zona.
Per evitare la disidratazione della superficie, in caso di caldo eccessivo, aiuta anche porre un piccolo strato di pacciamatura organica (per biotriturato, segatura grossa o corteccia piccola e non trattata).
- Concimazioni: da preferire quelle organiche da fare in autunno (per es. compost, stallatico in pellet e cornunghia) a lenta cessione, per evitare l'eccesso di sali nel terreno come avviene con i concimi chimici, se mal o sovradosati.
Mi pare di non aver scordato niente. O per meglio dire, così mi regolo io. Poi dovrai adattare tu i consigli a quanto sai, puoi o vuoi fare: il giardinaggio non è una scienza esatta, si può sperimentare, correggere e imparare.
 
Ultima modifica:

Elarsus

Aspirante Giardinauta
HT significa Ibridi di Tea/Tè. Ti riporto il link ad una bella discussione sempre valida e ricca di informazioni ed esperienze. Ti consiglierei di leggerla tutta, se fossi totalmente inesperta: https://forum.giardinaggio.it/threads/ht-odio-o-amore.128949/
Potrebbe risolvere alcuni tuoi dubbi o fartene venire degli altri, chi lo sa?
Per ciò che riguarda i trattamenti preventivi, in base alla mia esperienza, a poco valgono (io me ne sono totalmente affrancata da anni ormai). Dipende molto dalla selezione della rosa, a quanto geneticamente è predisposta a prendersi qualsiasi patologia passi il convento.
Molto di più possono essere incisivi altri fattori, che se considerati, limiteranno il tuo intervento al minimo:
- un vaso/contenitore adatto alle dimensioni presenti e future della pianta. Perciò, considerato che il punto d'innesto devi tenerlo sotto il livello del terreno di qualche cm, e come si presenta l'apparato radicale (dimensioni e disposizione) al momento del rinvaso, dovrai fare i tuoi conti. Sicuramente dovrai partire da un vaso ben più grande dei 35 cm previsti.
- Una buona locazione: al sole, anche tutto il giorno/almeno mezza giornata. Fa attenzione che, se il tetto diventa un forno rovente d'estate, sarebbe meglio sopraelevare il vaso da terra con qualche accorgimento: io uso mettere un paio di mattoni come base, stando attenta a lasciare liberi il foro/i di scolo. Alcuni utenti sul forum, per es. @natabruja, coltivano piante in terrazzo poggiate sui pallet, col sottovaso sotto, non a contatto, giusto per la raccolta di un eventuale eccesso idrico, facilmente rimovibile per svuotarlo e tenere lontana una fonte possibile di ricettacolo di zanzare. Oltre a tutto sopraelevare il vaso permette una maggior circolazione d'aria, utile a limitarne il surriscaldamento, un po' almeno!
- Substrato adatto per le rose a cui piace sentire "stringere le radici" (così si dice dalle mie parti). Che significa argilloso (da non confondere il termine argilla con l'argilla espansa), che si presenta come compatto e non leggero e torboso come sono di solito i terricciati da sacco. Perché non diventi un blocco unico si può alleggerirlo con una parte di ammendante (buon terriccio o compost, o tutti e due) e se manca di materia drenante anche di un po' di sabbia di fiume (non importa la granulometria): serve giusto per permettere all'acqua di penetrare nel terreno, permettere lo scambio gassoso, oltre che a drenarne via l'eccesso.
- Irrigazione: abbondante in termini di quantità, ma non di frequenza. Meglio tanta acqua tutta in una volta che poca e spesso. L'acqua deve arrivare in profondità e non stagnare in superficie. In estate dovrai regolarti in base alle condizioni meteo e al clima della tua zona.
Per evitare la disidratazione della superficie, in caso di caldo eccessivo, aiuta anche porre un piccolo strato di pacciamatura organica (per biotriturato, segatura grossa o corteccia piccola e non trattata).
- Concimazioni: da preferire quelle organiche da fare in autunno (per es. compost, stallatico in pellet e cornunghia) a lenta cessione, per evitare l'eccesso di sali nel terreno come avviene con i concimi chimici, se mal o sovradosati.
Mi pare di non aver scordato niente. O per meglio dire, così mi regolo io. Poi dovrai adattare tu i consigli a quanto sai, puoi o vuoi fare: il giardinaggio non è una scienza esatta, si può sperimentare, correggere e imparare.
Cosa chiedere di più?
Ti ringrazio molto. In effetti sono del tutto inesperto in materia di rose. La mia esperienza si basa da diversi anni sulla piante da ombra secca, gioco forza.
In sostanza stiamo parlando del substrato che utilizzo per molte delle mie ornamentali, e per le piante dell'orto. Forse con una percentuale maggiore di terra di campo. Sicuramente metterò anche qualche manciata di sabbia, perché la terra di campagna tende a compattarsi molto.
Sul posizionamento sono a posto: sul tetto anche le piante dell'orto sono su uno strato di isolante, e i vasi sono tutti chiari per evitare di fare un bollito di radici. Farò così anche per la rosa. Inoltre l'aerazione sul tetto è costante e sostenuta, in nord Sardegna non passa un giorno che non ci sia almeno una brezza leggera.
Quindi suggerisci di concimare leggermente con stallatico (io ho lo sfarinato che in fase di preparazione del substrato trovo più comodo) e poi aspettare all'autunno per concimare in modo più cospicuo con cornunghia o pellet, ho capito bene? Considerato anche che la terra di campagna viene da un punto di "sottobosco" vicino a una enorme grotta naturale da cui sgorga costantemente acqua attraverso una grandissima piscina naturale, è ricco di materiale umificato derivante dalle erbe spontanee che crescono lì.
 
Ultima modifica:

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Ottimo, allora. Mi pare che tu sia a buon punto: locazione e substrato, fatti! Non ti rimane che il vaso.
Ovviamente lo sfarinato andrà dosato diversamente da quanto indicato, visto che io uso il pellet, che si disgrega più lentamente. Ancora più lenta è la cornunghia, anche 24 mesi, ho letto.
 

Elarsus

Aspirante Giardinauta
Preso un vaso da diametro e altezza 50. Stasera provvedo al rinvaso. Solitamente di stallatico sfarinato uso due palettate rase per vaso. Considerando che questo è grande magari ce ne stanno anche tre. Poi non so se la rosa sia una "mangiona" o se si accontenti di poco, tu che dici?
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Se lo mescoli bene assieme al resto, tre palettate (spero non siano da chilo!) andranno bene e non saranno concentrate.
Una volta rinvasata per bene (e ben irrigata) non concimarla più fino in tardo autunno, dovrà recuperare e ambientarsi alla nuova posizione. Prima dell'inverno potrai anche concimare in copertura con del pellet di stallatico o cornunghia e lascia fare all'inverno.
Le rose si accontentano di poco, se trovano un substrato già bello e nutrito.
Hai mai visto come nutrono le piante nei vivai? A suon di acqua e fertilizzante in un minuscolo spazio vitale! Non vorrai mica costringere lei e te in un'impresa del genere?
 
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