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Come trapiantare?

S

stefi

Guest
Ciao a tutti.

Il 25 aprile di anno fa, dopo aver comprato una bustina contenente un mix di semi di cactacee, procedevo alla semina seguendo i preziosi consigli di Reginaldo e Silvestro (un grazie a tutti e due!).

A distanza di un anno, sono nate un'infinità di piantine, assai diverse tra loro per forma e grandezza. Alcuni "grattacieli" sono infatti alti diversi cm, altri pochi mm.

A questo punto, mi è sembrato opportuno procedere finalmente al trapianto, operazione che ho eseguito solo per metà delle piantine, essendomi sorti vari dubbi.

1) A suo tempo ho seminato molto fittamente, come mi era stato consigliato. Ma ora come caspita le divido queste piantine? Le radici, ancora delicate e per questo non facilmente maneggiabili, sono aggrovigliate tra loro, rendendo l'operazione improba. Per adesso, ho "risolto", trapiantando le piantine a blocchi di quettro o cinque, ma sarà la soluzione giusta? Va bene così o devo a tutti i costi cercare di dividerle una per una?

2) Concimazioni: sino ad ora sono state scarsissime (appena due in un anno). Devo incrementare la frequenza dopo il trapianto?

3) Trattamenti fungini: sin qui sono stata fortunata, non sono mai comparse malattie fungine. E' opportuno fare comunque uno o più trattamenti preventivi sulle piante trapiantate?

4) In ultimo, il dubbio più grosso. Non trovando soluzione migliore, ha acquistato dei mini-vasi di coccio di diametro pari a circa 3 cm. Mi sembrano comunque sproporzionati rispetto alla grandezza delle piante, alcune delle quali sono ancora veramente piccole. Esistono soluzioni alternative?

5) Ultima domanda davvero. Ammesso e non concesso che non abbia fatto errori troppo clamorosi e che le piantine sopravvivano al trapianto e alla mia imperizia, sino a quando devo tenerle nei vasetti e quando devo procedere al trapianto definitivo? Questa è una domanda generale: infatti mi hanno regalato alcune piante già adulte che sembrano "scoppiare" nei vasi in cui sono collocate. Ma il vivaista a cui ho chiesto spiegazioni mi ha detto che va bene così, che le cactacee per stare bene necessitano di uno spazio esiguo...ma io non sono troppo convinta, quindi chiedo numi.

Mi scuso anticipatamente per la sequela di domande, ma era da tempo che mi frullavano per la testa.

Grazie e ciao.

Stefania
 

reginaldo

Florello Senior
Carissima amica,Stefi, cerco con ordine di rispondere a tutto, mi sono stampato il tuo scritto.
Se ti capiterà di far nascere altre piante da seme, come hai fatto, prima di trapiantare per evitare di rompere le radici, o rovesci il tutto su un foglio di giornale poi con santa pazienza recuperi lentamente ogni piantina oppure procedi ad una bella innaffiata il modo che terreno sia bagnato, ma non zuppo poi con uno stecchino lavori intorno ad ogni pianta liberandola dal terreno. poi collochi la piantina all'aria in modo tale anche ha subito ferite abbia il tempo di asciugarsi e quindi si trapianta
Prima di questa operazione occorre preparare una cassetta, non collocherei le nuove piante in un vaso di terracotta, ma adoperei anche la stessa cassetta adoperata per la semina dopo averla pulita accuratamente, con lo stesso composto per piante già adulte ma con più inerti (sabbia e ghiaia di diversa misura)riempo la cassetta e quindi le piante a dimora distanziate l'uno dall'altra 1-2 cm (dipende dalla dimensione della plantula).
Non collocare il tutto per alcuni giorni al sole.
Aspettare che la pianta nuova abbia dato segnali di ripresa prima di effettuare inaffiature o concimazioni.
Non esagerare mai, nel dubbio è megglio scarseggiare che abbondare.
A mio giudizio non è necessario nè dare concimazioni supplementari (per il 1 anno direi divieto assoluto), nè trattamenti fungini, il peggio è passato, è necessario far mai mancare acqua, quindi procedere in modo regolare ad innaffiare.
Il trapianto comunque è sempre un evento traumatico, la pianta soffre.
Di solito la pianta può stare nel suo vasetto dai 3-4 anni.
Ci sono però piante che crescono spaventosamente (agavi) che necessino di cambi ogni anno.
E' buona norma osservare le radici dal foro del vaso, oppure schiacciando il vasetto di plastica sollevare un attimo la pianta e vedere la situazione delle radici.
Se le radici hanno completamente assorbito il terreno occorre cambiare ( non più di 2 cm del precedente vaso) Se non vuoi che la pianta soffra moltissimo in questo trapianto si deve cercare di prenderla delicamente senza rovinare la sua postazione e metterla subito a dimora.
Spero di essere stato d'aiuto.
Ciao
Reginaldo

[ 10-05-2002: Messaggio scritto da: reginaldo ]
 
S

stefi

Guest
Certo che mi sei stato d'aiuto, Reginaldo, grazie!

Seguirò senz'altro i Tuoi consigli, quanto meno per le piantine che, fortunatamente, non ho ancora trapiantato.

Per le altre incrocio le dita...

Ciao e a presto.

Stefania
 
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