Secondo me c'è da fare una premessa; un conto sono gli inverni agordini (come quelli di Ligia, che tra l'altro se non ricordo male, la sua è una delle località più umide del veneto) una cosa diversa sono gli inverni di Verona e Prato (come i miei e qelli di gigliofiore) ed una cosa più diversa gli inverni di Ancona (quelli di Morena).
Nel caso di Ligia ci penserei due volte a lasciare fuori le piante in inverno, e con fuori intendo riparate in una serra senza riscaldamento.
Stessa cosa vale per lo scaffale sul balcone....l'esposizione spesso fa la differenza.
nel caso di clima molto umido, esporle a sud tutto il giorno è ben diverso che esporle solo pochissime ore o meno.
Discorso a parte invece per le piante di giglio, il cui clima è ben diverso (non dovrebbero morirtene così tante)
Ci sono piante che resistono benissimo alle basse temperature, vedi ad esempio moltissime opuntie da freddo. Le mie ad esempio le tengo sempre fuori, senza alcun riparo ma ci sono giorni che spariscono, inghittite dalla nebbia, altri giorni sono ricoperte da candelotti di ghiaccio ed altri dalla neve (come lunedì)
Molto resistenti sono anche alcuni agavi, i chamaecereus, le escobarie, gli echinocereus ecc ma il connubio freddo-umido spesso è letale.
Sono anni che ormai mi sono orientata verso piante da freddo, cioè piante che possono reggere ai climi di Verona (per carità, bella città ma l'umidità è presente tutto l'anno quindi mi trovo con inverni freddi ed umidi ed estati calde ed umide :squint
.
All'inizio le riparavo ogni anno in un fienile, poi pian pianino, man mano che mi morivano (e smaltivo carriolate di cadaveri) le rimpiazzavo con piante resistenti al freddo. I primi periodi in serra fredda sono stati a dir poco al cardipalmo, di notte prendevo la porcia ed andavo a controllare temperatura ed umidità :fifone2:
Ora tengo tutte le piante in serra, con punte di 46°C in primavera e -12°C in inverno, senza riscaldamento alcuno.
Gli inverni non sono tutti uguali, questo è particolarmente umido....infatti l'umidità raramente scende sotto l'80%, con punte fino al 98% :muro:
Nonostante questo, le piante stanno più che bene, non si è presentata nemmeno la fantomatica ruggine (che di solito va a braccetto con l'umidità elevata) e le precoci sono già sveglie da un pò.
Mi piace sperimentare e per questo ho piantato un'agave americana in piena terra.
Il primo tentativo è andato male (esposizione ad est) perchè riceveva poco sole, l'estate non è un problema ma l'inverno ha presentato il suo conto.
Idem il secondo tentativo (esposizione ad ovest).
Con la terza pianta è andata decisamente meglio, esposizione a sud con sole dall'alba al tramonto. In poco tempo è cresciuta tantissimo, ormai è più alta di me e gode di ottima salute.
Non mi sognerei mai però di non ripararla, la copriamo con un telo di nylon e non mi sognerei mai di fare diversamente.
Abito a pochi km dal lago, con un clima così mite le agavi lì si sono adattate benissimo....ma nell'entroterra gli inverni sono ben diversi :muro:
Su una rivista di settore tempo fa lessi che le agavi nigra, assiene alle victoria reginae, sono tra le più resistenti ai climi del nord Italia. Forte di queste esperienze, sto testando un paio di agavi nigra, sono tre anni che le lascio esposte alle intemperie e per ora neve e gelo non le hanno intaccate.
La victoria reginae invece non mi sognerei mai di testarla all'esteno....è con me da 20 anni e ci sono troppo affezionata.
Anni fa acquistai una bellissima agave utahensis....gioia mia :ros:
Per questo acquisto andai per così dire....a colpo sicuro.
Su suddetti siti me la davano resistente fino a -23°C
Risultato: acquistata a maggio e schiattata a settembre.
Non riuscivo a capire dove avessi sbagliato.
Ne acquistai una seconda e poi una terza....tutte con lo stesso risultato.
Alla fine, chiacchierando con amici di spine, è saltato fuori che resiste si a temperature bassissime......ma non tollera l'umidità eccessiva :muro:
Personalmente reputo importante documentarsi sul web, ci sono siti molto interessanti come quello di cactus tn o cactus e dintorni dove, per ogni pianta viene indicata la temperatura minima che può sopportare.
Questo fino ad un certo punto però perchè secondo me, ancora più importante è l'esperienza di persone che vivono e coltivano in clima simile al mio.
Detto questo , mi scuso per la pappardella e corro dalla parrucchiera...che sono in ritardo.
Quando rincaso vedo di trovare una foto dell'agave in formato invernale....da lì si capisce che coltivare al nord non è proprio così semplice come può sembrare.