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Collezione piante rare e non solo

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

quella che abbiamo piantato a casa dei miei genitori è così:

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Quando l'abbiamo presa all'inizio degli anni 80 era alta 80 centimetri e costava 80.000 lire.
Adesso supera tranquillamente la ventina di metri ed ha un tronco del diametro di 60 cm.
Crea una montagna di pigne "molli" che si distruggono quando cadono a terra.

E' un vero colosso spinoso.

Ste
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Araucaria araucana - Monkey puzzle tree

E' una delle conifere più iconiche e rare in circolazione. Ce ne sono diverse specie, al centro sud ho visto non poche A. heterophylla (anch'essa molto bella e caratteristica) ma il freddo invernale del nord lo sopporta bene solo la araucana.

I semi sono quasi introvabili, per diverse ragioni (areale di origine molto stretto, divieto di esportazione dei semi dal sud America, piante a crescita lenta quindi lungo periodo giovanile, piante strettamente dioiche, molto ricercati da collezionisti e vivaisti).

Io ne ho comprati una decina nel 2020 da un rivenditore inglese, prima che scattasse la brexit rendendo costosissimo e complicatissimo lo scambio di qualsiasi materiale vegetale, semi compresi. Molti piccoli commercianti hanno smesso di vendere in europa, tra cui il sito da cui li avevo acquistati.

I semi sono molto grandi, non hanno bisogno di vernalizzazione in quanto non hanno dormienza molto accentuata: vanno inseriti parzialmente nel terreno con la punta rivolta verso il basso, da cui spunterà il fittone.

Di 10 semi ne sono germinati (un paio di settimane dopo averli piantati a metà aprile) 9, uno ha faticato a germinare e dopo poche settimane la pianta è morta. Dalla mia esperienza, le piante che partono male continuano a crescere male e fanno presto una brutta fine. Come diceva Robert de Niro in 'C'era una volta in America': i vincenti li riconosci ai blocchi di partenza.

Nel primo anno cresce solo il fusto (meno di 10 cm a fine stagione), dal secondo iniziano a produrre ramificazioni laterali. Crescendo lentamente, penso che non siano tra le piante più divertenti da coltivare. E neanche tra le più facili: come molte altre conifere sono estremamente sensibili a marciumi radicali e patogeni del terreno, non solo quando sono piccole ma anche da adulte è molto facile ammazzarle.

Nel primo anno ne ho perse 4 per questo motivo, altre ne ho date via. Mi rimangono le due che si vedono in foto, al secondo anno di crescita.
Si notano subito 2 cose:

1) le piante nate da seme sono uniche come genoma, quindi crescono ognuna a modo sua. Quella di sinistra direi che mostra una vigoria media, mentre quella di destra ha avuto una crescita molto stentata quest'anno. Coltivare in blocco piante non omogenee non è il massimo: quelle più vigorose riceveranno meno acqua, fertilizzante e substrato delle loro necessità e l'opposto avviene per quelle più deboli. Anche per questo motivo in vivaismo si privilegia la propagazione agamica (talea, innesto...), in modo da avere piante perfettamente uguali.

2) le foglie e i vasi sono pieni di macchie bianche: sono le quantità industriali di calcare presente nell'acqua che uso per irrigare. Coltivare piante di qualità senza decalcificatore è impossibile in ER.

La terza foto è un ingrandimento che mostra le linee bianche stomatiche sulle foglie. Le ultime due le ho prese sul web, mostrano la chioma che cambia forma col passare degli anni, prima conica poi ombrelliforme.

Vedi l'allegato 733581

Vedi l'allegato 733584

Vedi l'allegato 733587
questa pianta, di cui io ovviamente non conoscevo il nome, è -- o meglio era molto diffusa nei giardini di queste parti
evidentemente qualche vivaio lo ha diffuso diversi anni fa.... stimo una 20 di anni, ad occhio mi sembra un po' passato di moda, c'è dove è stato messo allora e non lo vedo in aumento

e come si diceva sopra.. lo vedi.. ma che bello.. lo vuoi, e il vivaio te lo vende, o forse qualche installatore lo procurava e lo consigliava ai suoi clienti

lo trovo molto bello esteticamente in certe fasi della crescita, avanzando negli anni mi piace meno la forma che tende a prendere, svuotandosi sotto
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

è una pianta che si metteva negli anni 80 ma che, in proporzione, ha avuto poco seguito anche a causa dei costi.
Veniva venduta a 1000 lire al centimetro che, per 40 anni fa, era una cifra non indifferente.

La mia fortunatamente non ha perso i rami bassi ed è piuttosto piena fino al piede.

Piccola nota storica: questa pianta è molto diffusa nelle zone del Cile e dell'Argentina. Agli inizi del 900 una ditta italiana ottenne l'appalto per il disboscamento di un grande lotto di queste piante. Subito sembrò un affare in quanto venivano descritte come piante grandi e, di conseguenza, con molto legno a disposizione. Quando si trovarono di fronte a queste montagne spinose capirono che non era poi stato un grande affare.

Ste
 

tartina

Master Florello
anche qui nel mio paese ne vedo uno, lo trovo carino... mi son sempre chiesta cosa fosse, ed ora so cos'è...
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Non riesco più accendere con l'altro account, ne ho creato un altro.


Tulipani Rasta parrot

Comprati lo scorso autunno da farmer gracy, i tulipani della linea Parrot sono tra i più costosi in commercio (insieme agli ice cream e rembrant) e si capisce bene il motivo.

Fiori molto grandi, petali ellittici e molto ''arricciati''. Colore rosso con margini gialli più o meno accentuati da una pianta all'altra. Sulla pagina inferiore sfumature di viola e verde.

Le foglie sono verde glauco, l'azzurro è molto accentuato in inverno poco dopo che sono spuntati dal suolo e quando fa ancora freddo.

Le antere sono viola con picciolo giallo.

Mi sono fioriti tra fine Marzo e metà Aprile, una decina di giorni restano su i petali prima di cadere.

Quest'autunno ho comprato altri 10 parrot in mix e anche 5 Eyelash (petali viola con margine frastagliato da cui il nome 'ciglia'), vedremo in primavera.




Vedi l'allegato 800322
Vedi l'allegato 800325

Vedi l'allegato 800328

Vedi l'allegato 800331

Vedi l'allegato 800334
Qual era l’altro account e perchè hai messo i tulipani qui? Non sono rari
 

gio.

Aspirante Giardinauta
Acer platanoides 'Drummondii' - Acero norvegese variegato

E' una varietà a foglie variegate del comune acero norvegese, in Italia si trova in qualche vivaio ma non ne ho mai visti in giardini. Sono invece abbastanza comuni le cultivar a foglie rosse (Crimson king, Fassen's black...).

Le foglie nascono in ritardo rispetto ad altri aceri nostrani, con sfumature rosse (prima foto). I bordi marginati sono inizialmente gialli poi diventano bianchi
col passare della stagione (ultima foto).

E' una cultivar altrettanto vigorosa della specie, da adulta può raggiungere dimensioni notevoli: youtube

Come tanti altri aceri è molto sensibile alla reversione delle foglie verso i caratteri originari della specie (youtube), la mia pianta l'ho solo da 2 anni e ancora non l'ho notato.

Visto che è un acero del nord europa ha bisogno di estati fresche e piovose: nel posto in cui abito l'estate è infernale e le foglie iniziano a bruciare ai margini già a luglio, anche se rimangono sulla pianta fino ad autunno per poi cadere normalmente.

Anche se in estate fa abbastanza schifo, vale la pena averla per lo spettacolo che fornisce in primavera.

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gio.

Aspirante Giardinauta
Betula x Royal Frost

E' una delle due varietà di betulla a foglie viola in commercio, l'altra è la Betula pendula 'Purpurea'. Quest'utima è una varietà della betulla europea che ha le foglie scure in primavera ma poi in estate virano al verde scuro.

La Royal frost è invece un ibrido ricavato negli Stati uniti da due specie americane (
info) e mantiene il colore delle foglie anche per tutta l'estate. E' più bella dell'altra e anche più difficile da trovare. Io l'ho comprata da un vivaio polacco.

Le foglie in autunno diventano rosse o arancio scuro, i rametti sono neri con molte lenticelle bianche. Da adulta la corteccia del tronco è bianca come nelle altre betulle.

L'ho solo dallo scorso inverno ed ha superato piuttosto bene la sua prima estate infernale italiana: anche sotto al sole con 38 gradi e umidità al 30% le foglie non si bruciano, però il terreno va mantenuto sempre umido come per altre varietà.

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D

Davide N.

Guest
Ciao kaloka, molto interessante questo post, mi era sfuggito! È bello vedere piante fuori dal comune, accompagnate da accurate descrizioni di qualcuno del mestiere, complimenti e grazie :D
Ho molto poco spazio dove tenere le piante e ancor meno soldi per acquistarle. Visto che mi manca tutto non voglio sprecare quel poco che ho con piante banalissime e strainflazionate che si possono trovare in qualsiasi giardino italiano.

Solo da un paio d'anni ho iniziato ad acquistare con una certa frequenza, solo piante da esterno e principalmente alberi, quindi la quantità (ma anche la qualità) è ancora limitata. Ma cresceranno col tempo, in tutti i sensi ( numero, dimensione, qualità, valore ornamentale e commerciale).

Sono quasi tutte in vaso, in attesa di una sistemazione definitiva. Coltivo anche molte altre piante, non le ho contate ma sono qualche centinaio, forse più di mille, che in parte utilizzerò in futuro come portainnesti di varietà di maggior pregio e in parte dò via per finanziare nuovi acquisti.

Spero che i 4 gatti che leggeranno questa discussione abbiano l'opportunità di conoscere nuove specie o varietà di cui ignoravano l'esistenza e di apprezzarle, e che realizzino quanto sia stupido riempirsi il giardino di piante che hanno tutti quando si può avere di molto meglio.
Dico pure io la mia, molto brevemente... personalmente ciò che mi affascina di più non è tanto ricercare specie e varietà rare (e non mi addentro in dibattiti filosofici del perché farlo), ma l'unicità delle piante in contesti, ovvero parchi e giardini, sempre diversi. Anche la pianta più banale, come un ligustro, può presentarsi in modo diversissimi, non solo in base alla sua "personalità", non solo in base a come è stato allevato dal vivaista, ma anche e soprattutto a seconda di come il giardiniere se ne è occupato nel tempo; ed ogni pianta diventa unica perché è unico il modo in cui ogni giardiniere approccia ogni singola pianta. E così si trova la diversità nelle cose uguali! Per questo ho scelto di fare il giardiniere paesaggista e non il vivaista ;) Però esitavo a farlo anch'io, perché amo le legnose!
 
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