infatti...neanch'io mi sentirei offesa se vedessi vicino al manifesto funebre di una persona amata quello di un animale amato. Il lutto ed il modo di esprimerlo e di rendere partecipe la comunità di una perdita è qualcosa che non ha niente a che vedere con chi è deceduto. Sono cose che si fanno per i vivi, per chi resta, per chi ha amato. Una morte, umana o animale, è carica di dolore e tragedia solo se chi muore è amato da qualcuno, è questo che fa la differenza. E offendersi perché qualcuno, addolorato per la morte del suo compagno di vita, ha voluto ricordarla con un manifesto, mi pare una reazione meschina che ha poco a che fare con il dolore e con il lutto.
No, secondo me non si tratta di una reazione meschina. Penso che sia soltanto figlia di una cultura, neanche tanto lontana, dove l'animale da compagnia era un'appendice della famiglia, che faceva "festa"se c'era tanto cibo avanzato, e mangiava poco se ne avanzava poco. I sacrifici si facevano per le persone, e gli animali di casa dovevano accontentarsi. Se non ammalati gravi, non si curavano. Non si trattava di cattiveria, era il ruolo sociale del cane (o del gatto), quello di stare ai margini, servire alla guardia o per catturare i topi...e alla morte...peccato...si scava una buca...e se ne prende un altro. Magari qualcuno in famiglia si dispiaceva più di un altro, ma gli veniva subito detto che si trattava "solo" di un cane, e che quest'altro veniva su ancora più bello e grosso (è successo spesso ai tempi di mio nonno anche nella mia famiglia). Quindi disdicevole anche il lutto per l'animale.
Oggi i nostri pet sono trattati bene (nella maggioranza dei casi), mangiano cibo di buona qualità ed adatto al loro metabolismo; sono coccolati e voluti solo ed esclusivamente perchè ci facciano compagnia, per colmarci dei vuoti affettivi (spesso), e quindi assumono un ruolo di membri della famiglia a tutti gli effetti.
Non dimentichiamo poi la distinzione nella nostra religione dell'uomo con l'anima e l'animale...però qui non si può approfondire:fifone2: