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Canzoni di un tempo.....

Guendy

Guru Giardinauta
La canzone dell'amore perduto

Fabrizio De André


Ricordi sbocciavano le viole
con le nostre parole:
"non ci lasceremo mai,
mai e poi mai"
Vorrei dirti, ora, le stesse cose
ma come fan presto, amore,
ad appassire le rose
così per noi.
L'amore che strappa i capelli
é perduto ormai.
Non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti
al sole di un aprile
ormai lontano li rimpiangerai.
Ma sarà la prima
che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo
E sarà la prima che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.

Appena scese alla stazione
nel paesino di San Vicario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.

C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.

Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.

E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.

Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.

Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.

E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".

E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".

E arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
e arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.

Il cuore tenero non è una dote
di cui sian colmi i carabinieri
ma quella volta a prendere il treno
l'accompagnarono malvolentieri.

Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,

a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.

C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".

Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.

E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.

Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.

E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose

Via del Campo


Fabrizio de André


Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una *******
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano

e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.
 

Pin

Master Florello
Non! Rien de rien ...
Non ! Je ne regrette rien
Ni le bien qu'on m'a fait
Ni le mal tout ça m'est bien égal !

Non ! Rien de rien ...
Non ! Je ne regrette rien...
C'est payé, balayé, oublié
Je me fous du passé!

Avec mes souvenirs
J'ai allumé le feu
Mes chagrins, mes plaisirs
Je n'ai plus besoin d'eux !

Balayés les amours
Et tous leurs trémolos
Balayés pour toujours
Je repars à zéro ...

Non ! Rien de rien ...
Non ! Je ne regrette nen ...
Ni le bien, qu'on m'a fait
Ni le mal, tout ça m'est bien égal !

Non ! Rien de rien ...
Non ! Je ne regrette rien ...
Car ma vie, car mes joies
Aujourd'hui, ça commence avec toi !

Testi di Edith Piaf
 

Oleander

Guru Giardinauta
De Andre - Carlo Martello Ritorna Dalla Battaglia Di Poitiers



Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del Sire vincitor.
Il sangue del Principe e del Moro
arrossano il cimiero d'identico color
ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite le bramosie d'amor.
"Se ansia di gloria, sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore.
Chi poi impone alla sposa soave
di castità la cintura ahimè è grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave".
Così si lamenta il re cristano
s'inchina intorno il grano, gli son corona i fior.
Lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella dei Mori il vincitor.
Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde ignudo in pieno sol.
"mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse re carlo scendendo veloce di sella.
"Deh, cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate".
Sorpreso da un fare sì deciso
sentendosi deriso re Carlo s'arrestò
ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno il sire si levò.
Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
un volto da caprone, ma era Sua Maestà.
"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano.
Ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore".
Cavaliere lui era assai valente
ed anche in quel frangente d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione tentò di risalir.
Veloce lo arpiona la pulzella
repente una parcella presenta al suo signor
"deh, proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire, è un prezzo di favor".
"E' mai possibile, porco d'un cane,
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane.
Anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire".
Ciò detto, agì da gran cialtrone
con balzo da leone in sella si lanciò
frustando il cavallo come un ciuco
tra i glicini e il sambuco il re si dileguò.
Re Carlo tornava dalla guerra
l'accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del sire vincitor.​
 

Oleander

Guru Giardinauta
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:

vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.

Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del ****.

Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.

E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.

Un giudice, De Andrè
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
La guerra di Piero


Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
 

Oleander

Guru Giardinauta
[FONT=Tahoma, Arial, serif]IL CARROZZONE


RENATO[FONT=Tahoma, Arial, serif]<h1 align="center">ZERO

[/FONT]</h1>




[/FONT]
[FONT=Tahoma, Arial, serif]Il carrozzone va avanti da sé con le regine i suoi fanti i suoi re
Ridi buffone per scaramanzia così la morte va via
Musica gente cantate che poi uno alla volta si scende anche noi
Sotto a chi tocca in doppiopetto blu una mattina sei sceso anche tu
Bella la vita che se ne va un fiore in cielo la tua ricca povertà
Il pane caldo la tua poesia tu che stringevi la tua mano nella mia
Bella la vita dicevi tu è un po' mignotta e va con tutti si però
Però, però proprio sul meglio t'ha detto no

E il carrozzone riprende la via facce truccate di malinconia
Tempo per piangere no non ce n'è tutto continua anche senza di te
Bella la vita che se ne va vecchi cortili dove il tempo non ha età
I nostri sogni la fantasia ridevi forte e la paura era allegria
Bella la vita dicevi tu e t'ha imbrogliato e t'ha fottuto proprio tu
Con le regine con i suoi re il carrozzone va avanti sé
[/FONT]​

 

Oleander

Guru Giardinauta
Renato Zero

Il sole muore già
e di noi questa notte avrà pietà
dei nostri giochi confusi nell'ipocrisia
il tempo ruba i contorni a una fotografia.
Il vento spazza via
questa nostra irreversibile
zerofollia!
Chi sa se il seme di un sentimento rivedrà
la luce del giorno che un'altra vita ci darà.
Resta amico accanto a me
resta e parlami di lei se ancora c'è
l'amore muore disciolto in lacrime ma noi
teniamoci forte e lasciamo il mondo ai vizi suoi.
Io e te lo stesso pensiero
io e te il tuo il mio respiro
sarà tornare ragazzi e crederci ancora un po'
sporcheremo i muri con un altro no
e vai se vuoi andare avanti
perché sei figlio dei tempi
ma se frugando nella tua giacca scoprissi che
dietro il portafoglio un cuore ancora c'è
amico cerca me.
E ti ricorderai
del morbillo e le cazzate tra di noi
la prima esperienza fallimentare che era lei
amico era ieri le vele le hai spiegate ormai
e tu ragazza pure tu
che arrossivi se la mano andava giù
ritorna a pensare che sarai madre ma di chi
di lui che è innocente che non si dica figlio di...
Io e te lo stesso pensiero
io e te il tuo il mio respiro.

Che fai se stai lì da solo
in due più azzurro è il tuo polo
amico è bello, amico è tutto, è l'eternità
è quello che non passa mentre tutto va
amico, amico, amico
il più fico amico è chi resisterà.
Chi resisterà?
Chi di noi, chi di noi
resisterà.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Spiagge (Renato Zero)


Spiagge.....
immense ed assolate
spiagge gia' vissute, amate e poi perdute
in questa azzurrita', fra le conchiglie e il sale tanta la gente che ci ha già lasciato il cuore...

Spiagge...
di corpi abbandonati di attimi rubati,
mentre la pelle brucia un'altra vela va fino a che non scompare quanti i segreti che appartengono al mare...

Un'altra estate qui, e un'altra volta qui più disinvolta e piu' ******* che mai mille avventure che non finiranno se per quegli amori esisteranno nuove...
Spiagge...
di cocco e di granite di muscoli e bikini, di straniere e di bagnini quel disco nel juke box suona la tua canzone per la tua storia che nasce sotto l'ombrellone... Un'altra vela va, fino a che non scompare quanti i segreti che appartengono al mare...

Spiagge...
dipinte in cartolina ti scrivo tu mi scrivi poi torna tutto come prima l'inverno passera' fra la noia e le piogge ma una speranza c'è che ci siano nuove spiagge!!!!
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Il triangolo Renato Zero


L'indirizzo ce l'ho, rintracciarti non é un problema,
ti telefoneró, ti offriró una serata strana,
il pretesto lo sai... quattro dischi e un pó di wiskey... wooooh!Saró grande vedrai, fammi spazio e dopo mi dirai, mmm mmm mmm...
che maschio sei...Lui chi é? Come mai l'hai portato con te,?Il suo ruolo mi spieghi qual é?
Io volevo incontrarti da sola semmai,
mentre lui, lui chi é, lui chi é,
giá é difficile farlo con te... Mollalo!
Lui chi é? lui cos'é? lui com'é?
é distratto ma é certo di troppo... Mollalo!
Mi aspettavo lo sai, un rapporto un pó piú normale,
quale eventualitá, trovarmi una collocazione,
ora spiegami dai, l'atteggiamento che dovró adottare... wooooh!mentre io rischierei di trovarmi al buio,
tra le braccia lui...mmm mmm mmm... non é il mio tipo!
Lui chi é?Si potrebbe vedere...si potrebbe inventare...si potrebbe rubare...Lui chi é, lui chi é, lui chi è giá é difficile farlo con te... Mollalo!
Il triangolo no, non l'avevo considerato,
d'accordo ci proveró, la geometria non é un reato,
garantisci per lui, per questo amore un po' articolato...
mentre io rischierei, ma il triangolo io lo rifarei....
perché no? Lo rifarei...
lui chi é? Lui chi é?
lui chi é? E si vedrá...
lui é...
lui chi é, lui chi é,
e loro, dico loro chi sono
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Spiagge (Renato Zero)


Spiagge.....
immense ed assolate
spiagge gia' vissute, amate e poi perdute
in questa azzurrita', fra le conchiglie e il sale tanta la gente che ci ha già lasciato il cuore...

Spiagge...
di corpi abbandonati di attimi rubati,
mentre la pelle brucia un'altra vela va fino a che non scompare quanti i segreti che appartengono al mare...

Un'altra estate qui, e un'altra volta qui più disinvolta e piu' ******* che mai mille avventure che non finiranno se per quegli amori esisteranno nuove...
Spiagge...
di cocco e di granite di muscoli e bikini, di straniere e di bagnini quel disco nel juke box suona la tua canzone per la tua storia che nasce sotto l'ombrellone... Un'altra vela va, fino a che non scompare quanti i segreti che appartengono al mare...

Spiagge...
dipinte in cartolina ti scrivo tu mi scrivi poi torna tutto come prima l'inverno passera' fra la noia e le piogge ma una speranza c'è che ci siano nuove spiagge!!!!


Adoro questo tema di Renato......quante volte lo ascoltavo in palestra le mattine in inverno:)



Bobby

Da una lacrima sul viso
ho capito molte cose
dopo tanti, tanti mesi
ora so cosa sono per te.
una lacrima e un sorriso
m'han svelato il tuo segreto
che sei stata innamorata di me
ed ancora lo sei.
non ho mai capito
non sapevo che - che tu, che tu
tu mi amavi ma, - come me,
non trovavi mai
il coraggio di dirlo, ma poi...
quella lacrima sul viso
è un miracolo d'amore
che si avvera in questo istante per me
che non amo che te.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Adoro questo tema di Renato......quante volte lo ascoltavo in palestra le mattine in inverno:)



Bobby

Da una lacrima sul viso
ho capito molte cose
dopo tanti, tanti mesi
ora so cosa sono per te.
una lacrima e un sorriso
m'han svelato il tuo segreto
che sei stata innamorata di me
ed ancora lo sei.
non ho mai capito
non sapevo che - che tu, che tu
tu mi amavi ma, - come me,
non trovavi mai
il coraggio di dirlo, ma poi...
quella lacrima sul viso
è un miracolo d'amore
che si avvera in questo istante per me
che non amo che te.

anche quella che hai messo tu è molto bella...molto romantica:love:!



" Buonanotte Fiorellino "
by Francesco DeGregori

Buonanotte, buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che e` vero
il granturco nei campi e` maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta e` gelata e l'estate e` finita
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non e` ancora abbastanza
ora un raggio di sole si e` fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di te`
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passera` domattina
e l'anello restera` sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali piu` grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte, questa notte e` per te
 

Oleander

Guru Giardinauta
Francesco De Gregori

E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure
e cancello il tuo nome dalla mia facciata
e confondo i miei alibi, e le tue ragioni
i miei alibi e le tue ragioni...
Chi mi ha fatto le carte, mi ha chiamato vincente
ma uno zingaro è un trucco
e il futuro invadente fosse stato un pò più giovane
l'avrei distrutto con la fantasia, l'avrei stracciata con la fantasia...
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro
ancora i tuoi quattro assi, bada bene di un colore solo
li puoi nascondere o giocare con chi vuoi,
o farli rimanere buoni amici...come noi...
Santa voglia di vivere e dolce venere di rimmel
come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
se per caso avevo ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi,
e il vento passava sul tuo collo di pelliccia, e sulla tua persona
e quando io senza capire ho detto "si"
hai detto "è tutto quel che hai di me"
è tutto quel che ho di te...
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Francesco De Gregori

E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure
e cancello il tuo nome dalla mia facciata
e confondo i miei alibi, e le tue ragioni
i miei alibi e le tue ragioni...
Chi mi ha fatto le carte, mi ha chiamato vincente
ma uno zingaro è un trucco
e il futuro invadente fosse stato un pò più giovane
l'avrei distrutto con la fantasia, l'avrei stracciata con la fantasia...
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro
ancora i tuoi quattro assi, bada bene di un colore solo
li puoi nascondere o giocare con chi vuoi,
o farli rimanere buoni amici...come noi...
Santa voglia di vivere e dolce venere di rimmel
come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
se per caso avevo ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi,
e il vento passava sul tuo collo di pelliccia, e sulla tua persona
e quando io senza capire ho detto "si"
hai detto "è tutto quel che hai di me"
è tutto quel che ho di te...

complimenti Oleander, questa è davvero bella!
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
anche quella che hai messo tu è molto bella...molto romantica:love:!



" Buonanotte Fiorellino "
by Francesco DeGregori

Buonanotte, buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che e` vero
il granturco nei campi e` maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta e` gelata e l'estate e` finita
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non e` ancora abbastanza
ora un raggio di sole si e` fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di te`
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passera` domattina
e l'anello restera` sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali piu` grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte, questa notte e` per te


De gregori invece lo ascoltavo sempre che andavo a prendere la mia ex da ragazzino, viveva a 18km dal mio amato paeselo, sai?! ogni tema di tutti questi postati, mi ricordano qualcosa, di bello o di brutto, ma questo è quello che mi dedico io personalmente, mi calza a pennello a lungo e largo della mia vita....

Nomadi.

Io, un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò
ma, un bimbo che ne sa
sempre azzurra non può essere l'età
Poi, una notte di settembre mi svegliai
il vento sulla pelle
sul mio corpo il chiarore delle stelle
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che giocava in un cortile
Io vagabondo che son io
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho
ma lassù mi è rimasto Dio
Si la strada è ancora là
un deserto mi sembrava la città
ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non può essere l'età
Poi una notte di settembre me ne andai
il fuoco di un camino
non è caldo come il sole del mattino
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che giocava in un cortile
Io, vagabondo che son io
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho
ma lassù mi è rimasto Dio
vagabondo che son io
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho
ma lassù mi è rimasto Dio
ma lassù mi è rimasto Dio
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
allora continuiamo con la mia canzone preferita dei nomadi


Un pugno di sabbia


Che sapore c'è
ritornar da te,
ho nel cuore
l'amore insieme a te
ma con gli occhi rivedo
ancora lui con te.

Che sapore c'è
perdonare te,
non c'è stata primavera
insieme a te
dal momento che il sole
non era più con me.

Ti baciava le labbra
ed io di rabbia morivo già,
ti baciava le labbra
e un pugno di sabbia
negli occhi miei
oggi c'è.
Che dolor mi lasciò lei,
che dolor.

Che sapore c'è
perdonare te,
di avermi insegnato
che cos'è il dolor
che non posso guarir
se ricordo che...

Ti baciava le labbra
ed io di rabbia morivo già,
ti baciava le labbra
e un pugno di sabbia
negli occhi miei
oggi c'è.
Non vedo te,
sei tu...
io non lo so...

Ti baciava le labbra
 

Oleander

Guru Giardinauta
Canzone per un'amica
Lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce correva;
la dolce estate era già cominciata, vicino lui sorrideva.
Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava.
Non lo sapevi che c'era la morte, quel giorno che ti aspettava?
Non lo sapevi che c'era la morte? Quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano.
Non lo sapevi, ma cosa hai sentito quando la strada è impazzita,
quando la macchina è uscita di lato e sopra un'altra è finita?
Non lo sapevi, ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha uccisa,
quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita?
Dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte:
sull'autostrada cercavi la vita, ma ti ha incontrato la morte.
Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire.
Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
eccone un'altra di un romanticume pazzesco!

Occhi di ragazza

occhi di ragazza quanti cieli
quanti mari che m'aspettano
occhi di ragazza se vi guardo
vedo i sogni che faro'
partiremo insieme per un viaggio
per citta' che non conosco
quante primavere che verranno
che felici ci faranno
sono gia' negli occhi tuoi
occhi di ragazza io vi parlo
coi silenzi dell'amore
e riesco a dire tante cose
che la bocca non dira'
quando ti risvegli la mattina
tutto il sole nei tuoi occhi
quando si fa notte nella notte
nei tuoi occhi c'e' una luce
che mi porta fino a te
un giorno in loro scopriro'
quello che tu nasconderai
occhi di ragazza questo viaggio
prima o poi sara' finito
una spiaggia vuota senza mare
io dovro' vedere in voi
occhi di ragazza quanto male
vi farete perdonare
l'acqua di una lacrima d'addio
sara' l'ultimo regalo
che da voi ricevero'
l'acqua di una lacrima d'addio
sara' l'ultimo regalo
che da voi ricevero'
 
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