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camelia: problema foglie

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
abbiamo spesso parlato dei problemi radicali dovuti a cattivo drengaggio che possono causare, oltre il marciume radicale e quindi l'ingiallimento e la caduta di numerose foglie, anche l'appassimento di interi rami.
La mia prima camelia perde periodicamente un ramo, ne ha gia persi almeno 7-8 da settembre fino ad ora e sis ta spogliando.
Accade che le foglie sulla cima di un ramo si opacizzano, perdono lucentezza e consistenza, poi si afflosciano, seccano e cadono, poi il ramo stesso secca.
Spesso si parla in questi casi di cattivo drengaggio allora mi son fatto coraggio e ho svasato la pianta facendo attenzione a non rompere il pane radicale.
Il rinvaso lo feci in autunno, poco dopo averla comrpata usando terriccio per acdofile senza aghi di pino ne corteccia (non lo sapevo ancora).
Sul fondo ho trovato argilla espansa ( :embarrass ).
Però le radici non mi paiono affatto sofferenti, sono bianche o marroni chiaro, piuttosto noto il fatto che le radici di fondo vaso hanno invaso la parte di argilla espansa che fa da drenaggio.
Mi rendo conto che operare un rivaso ora non sia il momento più adatto, però allo stesso tempo non so se la pianta potrà arrivare integra a marzo prossimo.
che faccio???

Ecco due foto:


generale:




foglie:




pane 1:




pane 2:




pane 3:

 
S

susie

Guest
Hai tutta la mia solidarietà...:cool2: il tuo pane radicale però sembra messo bene, è diverso dai miei mattoni compatti da cui non esce neppure una radice.
E' sempre più chiaro comunque che IL PROBLEMA sta qui.

(OT Però questi rametti che si afflosciano stanno diventando un incubo e sono purtroppo il motivo per cui mi impongo di non guardare più le camelie nei vivai :mazza:, soprattutto di non lasciarmi più tentare dalle hagoromo che, secondo me, sono una meraviglia :flower:)
 

kiwoncello

Master Florello
Bau, a me la tua pianta sembra bella e con radici sanissime. Il trapianto del pane come tale nel più largo, con terriccio più permeabile non sarebbe un trauma per la pianta. Io non amo l'argilla espansa come drenaggio, in quanto la forma sferica fa collabire le palline che drenano sempre meno. Questo avvizzimento dei rami è strano, non vorrei si trattasse di ragnetto rosso; l'irrorazione con acqua della fronda ogni sera in questa stagione aiuta a tenerlo lontano (a parte i trattamenti specifici davvero efficaci che sono abbastanza pesanti ).
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
la nebulizzo ongi sera come da tuoi insegnamenti.
Ma il ragnetto rosso si presenta anche in inverno??
Perchè la pianta soffre di sta cosa praticamente da poco dopo che l'ho comprata (accidenti a me), quindi da fine estate scorsa.
Il ragnetto rosso sopravvive ai freddi invernali??
Che prodotti dovrei usare????

comunque ho cercato di rimediare cambiando il fondo drenante, togliendo quindi l'argilla espansa (tagliando purtroppo qualche radichetta in fondo) e mettendo un mix di aghi di pino, polisitrolo e corteccia di pino e appena sopra un buon strato di terriccio per acidofile misto a aghi e corteccia di pino.
Se perderà i bocci a marzo pazienza, ho preso la decisione di intervenire ora perchè di questo passo fra qualche mese non ci sarebbe più rimasto manco un ramo.
Ho potato i rami interessati dal disturbo e messo mastiche sulle ferite. poi ho rialzato il vaso posizionandolo su due vechie mezzane per favorire lo scolo.
Adesso il drenaggio è perfetto, l'acqua esce immadiatamente.

Ho notato che sulla pianta camminano parecchie formiche, per ora niente cocciniglie e neanhce afidi.
Non so riconoscere i sintomi del ragnetto rosso :D

basta un unsetticida generico??
 
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kiwoncello

Master Florello
Nei climi miti sopravvive eccome, naturalmente cambia la rapidità di schiusa delle uova a seconda delle temperature. Poiché predilige il caldo secco, ecco che bagnare la fronda lo disturba molto. In genere ci se ne accorge o dalla foglia con colorazioni bronzee, plumbee ecc. oppure guardando il sottofoglia con una lente e verificando la presenza o meno di piccoli acari rossicci. Purtroppo i vari acaricidi hobbistici servono a poco o nulla; se il caso ti converrebbe chiedere a qualche amico vivaista un minimo "sottobanco" di acaricida professionale da applicare alla pianta, ad es. qualche prodotto a base di abamectina. Comunque per quasi tutti è necessario il patentino.
 
M

mammagabry

Guest
E se il vivaista che te l'ha venduta avesse concimato troppo come e' successo all'altra camelia dell'altro post?
Io questa primavera per togliere il ragnetto dall'ipomea ho lavato sotto le foglie ad una una(son proprio pazza,eh?)e da allora quando innaffio bagno anche il muro del balcone e anche per terra e lo rifaccio a meta' giornata visto che l'ipomea sta a sud le mie camelie per fortuna non l'hanno preso cosi poi le ho spostate ad ovest(finto perche' c'e' un capannone che fa ombra)al fresco.
Adesso la bestiaccia e praticamente scomparsa o comunque ridotta all'osso.
 

kiwoncello

Master Florello
Bé, in tal caso il danno sarebbe generalizzato e con foglie tipicamente bruciate al margine ed in punta; qui defunge un rametto ogni tanto mentre gli altri stanno al momento bene....
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
si, prorpio così kiwo
ora vedremo come reagisce ins eguito al mio intervento, spero bene
 

kiwoncello

Master Florello
Bene, e congratulazioni per il tuo millesimo post: le notizie locali sono secco, secco, secco, bagnare-bagnare-bagnare, secco lo stesso, amen.
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
ho risolto il problema della mia Camelia e riapro questa discussione in quanto penso di aver capito cosa le è accaduto, credo che possa essere utile anche nel contesto di questo topic:

http://forum.giardinaggio.it/acidofile/97091-rododendro-gardenia-2.html

nel quale arcadia esponeva i problemi dei suoi rododendri, problemi in apparenza simili ai miei.
Nel frattempo mi son capitate sotto mano piante malmesse di miei amici e parenti che presentavano simili problemi alla mia ed o riscontrato in tutti i vasi il medesimo difetto.

Si tratta si di sofferenza radicale ma in termini diversi da quelli del ristagno idrico o della siccità, mi spiego meglio:
Ho avuto sottomano la mia camelia, un rododendro, un'azalea e un'altra camelia, tutte con lo stesso problema suddetto.
In tutte il drenaggio era apparentemente buono, quindi ho escluso il ristagno, ho estratto il pane radicale da ogni vaso e ho visto che in tutte le radici di fondo se ne erano andate a giro nello strato drenante sottostante fatto di coccetti, sassi ecc ecc. nonostante ai lati le radici non avessero ancora sfruttato a pieno il terriccio a disposizione.
Ho tolto lo strato drenante, ne ho fatto uno nuovo, ho messo sopra allo strato drenante un bello strato di terriccio per acidofile misto ai soliti aghi e corteccia, ho preso le forbici, ho tagliato le radici di fondo, quelle intricate nello strato drenante e ho riposizionato la pianta nel medesimo vaso, visto che lateralmente le radici non avevano sfruttato ancora tutto il terreno.
Fatto questo ho dato un po di tempo alle piante per sentire il nuovo strato di terriccio sul fondo e i problemi sono scomparsi.
Non so se è un caso....................sono davvero le radici entrate nello strato drenante privo di terra a creare problemi alla pianta e a far seccare i rami??
Mi date un parere su questi fatti?
 
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kiwoncello

Master Florello
Interessante davvero! Se le radici circonvolute erano molto spesse ecco che in pratica hanno impedito un agevole drenaggio mantenendo troppa umidità sul fondo. Comunque le camelie almeno tendono a far scappare radici dal/dai buchi di fondo per radicare esternamente, è una loro irrefrenabile propensione.
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
io avevo pensato invece, oltre alla tua ipotesi con la quale le radici impediscono un agevole fuoriuscita dell'acqua, al fatto che nel materiale drenate asciugano più velocemente e patiscono prima delle altre "interrate" sia la siccità che il freddo non avendo la possibilità di mantenere umidità.
Non so, se le radici impedissero il normale defluire dell'acqua, essa non dovrebbe uscire bene dal foro di scolo, invece, come ho premesso i drenaggi di queste piante erano buoni.
No per contraddire le tue parole kiwo, ci mancherebbe, sei tu l'esperto, però come appassionato cerco di capire al meglio per non ripetere gli stessi errori.
Che ne dici??
 

sallie

Aspirante Giardinauta
Effettivamente anche la mia camelia che perde(va) foglie (vedi mio recente post) aveva le radici sul fondo che avevano inglobato l'argilla espansa, proprio come dici tu.
Le radici non sembravano messe male, almeno non malissimo (ci sono le foto nel post suddetto).

Dico "perde(va)" perchè la perdita non si è mai arrestata, e ora è praticamente MORTA.
Persa per sempre, dopo 3 anni di crescita spettacolare e splendite fioriture.

Non ne ho capito proprio il motivo: terriccio per acidofile, sottovaso rialzato, niente ristagni, umidità costante, riparata dai venti, luce ma non sole diretto, concime a primavera solo alenta cessione..ecc ecc

Comunque ho deciso che chiudo qui con la coltivazione delle camelie.
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
ho avuto il medesimo problema con la prima camelia che ho comprato e proprio come la tua aveva argilla espansa sul fondo come strato drenante, il drenaggio c'era le le radici parevano comunque sane.
Devo dire di aver fatto un grosso errore nel mettere l'argilla ma non sapevo al tempo che fosse controproducente.
Le radici erano uscite dal pane radicale e avevano "camminato" tra l'argilla espansa, che, te lo assicuro, non asciuga mai e questo è dannoso per le radici delle camelie.
Io temo che questo fatto col tempo sia deleterio, se non si interviene la pianta muore pian piano.
La mia ha smesso di presentare quei sintomi non appena mi son fatto coraggio, in pieno agosto ho estratto il pane, ho visto il problema, ho tagliato le radici in basso fuori dal pane che si erano attorcigliate all'argilla, ho messo un nuovo strato drenante più sottile fatto da aghi di pino smezzati, conrteccia di pino, ghiaia di pomice, ho messo sopra un bel po di terriccio misto ad aghi triturati corteccia ecc ecc e per consentire il maggior spessore di quest'ultimo ho posizionato il pane più su che in precedenza.
Poi ho annaffiato abbondantemente fino a far fuoriuscire l'acqua dal foro.
Anche la mia camelia presentava radici bianche e sane, però sarebbe morta pian piano, ne sono convinto, a causa di quel problema mi si era dimezzata la fronda.
Non mi tolgo dalla testa che la pianta soffriva non per problemi di drenaggio ma per il fatto stesso che le radici di fondo fossero fuori dalla terra a contatto con la sola argilla o altro materiale inerte.
A rigor di logica credo che una pianta soffra quando le radici fanno così.
Fattostà che dopo aver fatto questa operazione (con 30 gradi, ci vuol coraggio) la pianta ha smesso di soffrire.
Prima era debole, piena di parassiti, formiche, afidi, dopo l'intervento pare rinvigorita.
La stessa cosa mi è accaduta a un rododendro della mia vicina, quella che ha la camelia super.
Ho operato il medesimo intervento che ho fatto alla mia camelia, vedremo i risultati
 
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kiwoncello

Master Florello
Al di là di tutte le nostre considerazioni e teorie resta il fatto che le piante in vaso vadano travasate (nel più largo) ogni due anni, pena l'insorgenza di problemi vari fra cui l'affastellamento delle radici.
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
sul web ho trovato questo:

http://www.trafioriepiante.it/Infogardening/giardino/CamelieMiglioriXBalcone.htm


Drenaggio
Sul fondo del contenitore, che avrà parecchi fori per l'evacuazione dell'acqua in eccesso, sia essa piovana o di annaffiatura, disponete uno strato di 4 o 5 cm di argilla espansa o di cocci rotti o di lapillo vulcanico (pozzolana) avente una granulometria di 10/20 mm. Coprite lo strato con un velo di tessuto non tessuto che servirà da filtro alle particelle fini ed eviterà che le radici possano ostruire i fori di evacuazione.
vostre opinioni?
 
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