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Camelia in sofferenza

nikonvlad

Guru Giardinauta
Vi chiedo aiuto per una Camelia Japonica Kramer's Rosso.
E' all'aperto in un vaso di gesso molto grande riempito con terriccio per piante acidofile. Il posto riceve il sole dal mattino presto sino alle 10:30- 11:00, poi ha ombra. Durante l'inverno non l'ho coperta, ma ha due lati protetti da due muri, uno in pietra ed uno in mattoncini. I gatti avevano preso di mira il vaso per i loro bisogni e così ho dovuto pacciamarlo con 3 dita di lapillo vulcanico (palline di pietra color rosso). Ho provato a pacciamare con la corteccia, ma la amano più della terra per i loro bisognini :burningma
Da un paio di mesi ha iniziato a fare delle foglie marroni, vi posto due foto:
cameliamalatahs1.jpg

cameliamalata1vz0.jpg

come trattamento ho eliminato le foglie marroni ed ho riempito la pianta di solfato di rame e calce idrata nella speranza di frenare un credevo attacco fungino.
La pianta ha nuovi getti e i bottoni floreali, ma le vecchie foglie continuano a divenire così e le nuove nascono tutte arricciate.
Per completezza a settembre ho messo un cucchiaio da cucina raso di concime in granuli a lenta cessione per piante acidofile.
Tenterò di tutto, ditemi cosa fare.
 

kiwoncello

Master Florello
La Kramer's supreme è un cultivar poco vigoroso, comunque temo che tre dita di lapillo siano troppe; coprendo le radichette superficiali ed il colletto hai messo in sofferenza l'importante sistema radicale di ossigenazione. Altro conto è pacciamare con bark od aghi di pino, ma mai per uno spessore eccessivo. Io toglierei subito la copertura fino ad esporre le fini radichette di superficie e darei subito un'annaffiata con Aliette o Ridomil; bene con la spruzzata di bordolese che spero non fosse eccessivamente concentrata.
Ad ogni buon conto mi devi dire di più:
- il vaso ha buon drenaggio sul fondo?
- c'è qualche sottovaso?
- da quanto la pianta sta nello stesso terriccio e vaso?

Sembrerebbero sintomi da marciume radicale.
 
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barbarabe

Giardinauta Senior
Mi devi dire di più:
- il vaso ha buon drenaggio?
- c'è qualche sottovaso?
- da quanto la pianta sta nello stesso terriccio e vaso?
- il colletto è interrato o no?
Sembrerebbero sintomi da marciume radicale o da eccessiva concimazione.

Stavo per dire la stessa cosa anche perché la camelia è leggermente acidofila, non in maniera estrema...
Io ce l'ho in giardino in terra grassa (anzi ne ho 3) e sono bellissime... sarà che non ha gradito il concime per acidofile? Oppure la seconda ipotesi della troppa acqua o del ristagno... tanto più che è piovuto a gògò!
 

nikonvlad

Guru Giardinauta
1) In fondo al vaso ho messo dell'argilla espansa ed il drenaggio credo sia buono in quanto l'acqua fuoriesce abbastanza velocemente
2) il vaso è rialzato da terra da quattro piedi e non ha sottovaso
3) la pianta è nello stesso terriccio e vaso dalla scorsa primavera
4) il colletto è coperto dal lapillo

inoltre le annaffiature sono molto rade... diciamo che in inverno l'annaffia il cielo quando piove in presenza di vento visto che è comunque riparata da un muro ed una tettoia.

La poltiglia era in rapporto 30 gr di calce e 13 gr di solfato di rame per 2l di acqua come indicato dalla confezione.

Nelle prossime ore è previsto un brusco abbassamento della temperatura... scopro ugualmente le radicette superficiali ed il colletto?
 
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nikonvlad

Guru Giardinauta
Questa mattina alle 6:00 mi sono alzato ed ho effettuato il rinvaso:
Ho eliminato il vecchio terriccio e l'ho sostituito con una miscela di terriccio per acidofile e terreno di buona qualità per piante normali in rapporto 2 acidofilo 1 normale.
Ho eliminato tutta la pacciamatura ed ho riportato il colletto della pianta a filo con il terreno, era 11 cm sotto.
Ho controllato l'apparato radicale e per fortuna credo di poter scongiurare il marciume radicale, le radici erano in buono stato, nessun cattivo odore, nessuna radice che si staccava da sola o di colore marroncino, solo radici normali-abbastanza sode e per nulla umide.
In realtà credo di aver notato un altro problema, il terreno era completamente secco, come della farina, probabilmente la pioggia non arriva nel vaso a causa del tettuccio e la pacciamatura spessa non mi ha permesso di verdere che il terreno era secchissimo. L'ultima volta credo di averla annaffiata agli inizi di novembre. :martello: :martello: :martello:
Vi chiedo: i sintosi potrebbero essere compatibili con della forte carenza d'acqua, con il colletto affogato da 6 cm di terreno e 5 di pacciamatura e dal freddo invernale?
Mi è sembrato di capire che le radicette devono essere quasi a pelo del terreno, adesso sono sotto 1/2 cm di terriccio.
Fatemi sapere il vostro pensiero.
:Saluto:
 

kiwoncello

Master Florello
Hai fatto benissimo, rischiava il marciume del colletto. Certamente alla luce di quanto dici ha anche paradossalmente sofferto il secco; le camelie vanno bagnate anche d'inverno nelle ore meno fredde, ovviamente con minor frequenza che d'estate. La terra torbosa, come ho detto e ridetto, se secca diventa idrorepellente: così si crede di aver bagnato mentre in realtà resta asciutta. La rete di fini radichette a pelo di terra va lasciata esterna e mai coperta (salvo che con un esile strato pacciamante).
Visto che le radici sono sane e dopo i tuoi interventi, anche se la pianta perderà ancora foglie già compromesse vedrai che si riprenderà. Avendo rinvasato con nuovo terriccio NON concimare almeno fino a settembre.
 

nikonvlad

Guru Giardinauta
Hai ragione, il terreno che c'era prima era torboso e appena annaffiavo l'acqua veniva giù dal vaso. Adesso spero mantenga di più l'umidità.
Grazie mille Kiwoncello, se fiorirà vi dedicherò le foto dei fiori.
Incrociamo le dita.
 

lory82

Apprendista Florello
Barbarabe, ne approfitto per chiedere una cosa anch'io. Hai detto che le camelie sono leggermente acidofile. Siccome ho comprato il terriccio per acidofile per il travaso della gardenia, avevo pensato di utilizzarlo anche per la camelia. Che dici, lo mischio con del normale terriccio universale? E il concime per acidofile non va bene? L'acqua delle annaffiature invece deve essere non calcarea, vero?
 

kiwoncello

Master Florello
No, non mescolarlo coll'universale; invece aggiungi un 10% circa in volume di bark (corteccia di pino sminuzzata che trovi a sacchi come pacciamante) più poca terra di foglie o aghi di pino tritati. Predisponi in fondo vaso un buon strato drenante.
 

lory82

Apprendista Florello
Grazie Kiwo! Sempre precisissimo! Nel fondo vaso va bene la classica argilla espansa?
Poi ho notato delle grosse radici legnose che sfiorano in superficie. Devo coprirle col terriccio, o le lascio libere di respirare?
 

kiwoncello

Master Florello
Io non la amo; in genere per il drenante uso pezzettini di polistirolo, piccoli cocci di vasi rotti, pezzetti di pigne e corteccia di pino. La fitta rete di radichette in superficie, anche se esterne va lasciata scoperta, salvo che appena protetta da un sottile strato pacciamante fatto di bark oppure aghi di pino i quali decomponendosi con estrema lentezza cedono materia organica acidica più una sostanza efficace contro il fungo del marciume radicale. Altro è parlare di cordoni legnosi che suppongo siano radici relativamente grosse che per qualche motivo sono fuoriuscite: queste vanno coperte con terriccio.
 
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