Marmk, finora ho dato per scontato che le piante fossero interrate in terriccio adatto per acidofile ma mi viene il dubbio che in realtà tu abbia immesso il pane radicale direttamente nella terra non necessariamente acida. In tali casi si procede predisponendo un'ampia buca delimitata ad es con lastre di ardesia od altro che separino il terriccio per acidofile dalla terra circostante; sul fondo si predispone un buon strato drenante composto di ghiaia, pezzetti di pigne e di corteccia di pino. Il miglior terriccio commerciale per acidofile a forte componente torbosa contiene una buona percentuale di ghiaia di pomice che trattiene l'umidità ma nel contempo ne garantisce una buona porosità. Se lo trovi mescola insieme del bark (corteccia di pino frammentata) ed aghi di pino triturati: il tutto garantisce porosità, controllo dell'acidità in quanto si tratta di materiale acido a lenta cessione, nonché la liberazione di un principio attivo contro il fungo del marciume radicale. Prima di immettere la pianta bagna in modo da far assestare il terriccio che si abbasserà anche di molto, aggiungi terriccio fino al livello che permetta una corretta posizione del pane radicale con colletto e superficie del pane stesso non coperti! Il feltro di radichette superficiali deve restare visibile.