Ciao Enrik e benvenuto nel forum!
buon iniziativa che apprezzo sempre parecchio quella di chi come te cerca di salvare una pianta da minacce umane...
Sul fatto che lì dov'è non abbia futuro no saprei, in realtà tutto dipende da futuri interventi umani deleteri o meno; di per se sono certo che quel piccolo seme ne ha spirito di sopravvivenza più di quanto tu possa credere e penso che forse potrebbe cavarsela anche tra rottami metallici.
Confermo i periodi che ti ha descritto bonsailab e che quindi l'ideale sarebbe aspettare primavera per raccoglierlo e travasarlo; comunque, se credi che possa venire sradicato prossimamente, vale la pena tentare di salvarlo. La prassi è più o meno sempre la stessa: cerca di scavare tutt'intorno a raggiera e per una trentina di centimetri in profondità cercando di danneggiare meno radici possibili; procurati un sacco in cui chiudere il pane radicale e una volta giunto a casa travasalo in un buon substrato che mantenga un po' di umidità (tipo 50% akadama e 50% terriccio). In nessun caso però è consigliabile di utilizzare subito vasi da bonsai, va benissimo un o di quei vasi "da coltivazione", bassi e larghi. Dopo di ché tieni il substrato piuttosto umido senza ristagni e (se ne hai la possibilità) usa un prodotto che aiuti la pianta a superare lo stress, tipo sprintene.
Spero di non aver detto nulla di errato; ad ogni modo aspetta anche altri pareri che sono sicuro non tarderanno...
Ciao!