Ciao Chiara e benvenuta.
Raccolta
Come tu saprai la raccolta in natura è vietata, ma sicuramente avrai chiesto i debiti permessi alla forestale.
Periodo
In effetti questo non è il periodo giusto, non certo il migliore almeno, ma la cosa può comunque essere fatta, tenendo in considerazione i rischi, che aumenteranno il loro peso sul risultato.
Il periodo migliore per le operazioni di tipo traumatico, quelle che comportano sostanziali scombussolamenti e tagli, è il periodo in cui il flusso linfatico è ridotto al minimo, durante la cosiddeta dormienza, quando la pianta è spoglia.
C'è chi preferisce l'inizio di questo periodo, chi come me preferisce la fine, poi ci sono tutte le possibilità intermedie.
Agendo in questo periodo i tagli non producono traumatiche interruzioni del flusso linfatico e la pianta non subisce "contraccolpi" a cui dovrebbe reagire, un po' come riparare un motore quando è spento e freddo.
Radici
In generale per riuscire a mettere in un vaso qualsiasi una pianta prelevata in natura, si è quasi sempre costretti a mutilare le sue radici.
Certo che non è una cosa del tutto indolore e dipende da come e quanto si è costretti a tagliare.
Naturalmente il problema è molto ridotto o quasi assente se la pianta è piccola.
Io su questo sono un "fifone" e preferisco tagliare fin dove è indispensabile, a costo di lasciare un po' troppe radici avvolte attorno. Dovrei trovare un equilibrio migliore in futuro.
Fittone
Il fittone è la radice il cui taglio è sopportato meglio di quanto lo sia il taglio delle altre e non è certo una operazione che conduce alla morte, a meno che con essa si associno un certo numero di condizioni sfavorevoli.
Il taglio del fittone non è una cosa obbligatoria, ma nel caso dei bonsai lo si fa affinché le radici possano essere contenute in un vaso relativamente basso.
Ghiaccio
Se anche il terreno ghiaccia, lo fa solo in superficie, quindi le difficoltà sono limitate, in compenso eseguire uno scavo nelle altre stagioni fa affrontare un sacco di altri disagi, secondo me più dissuadenti, eppure lo si fa.
Essenze
In particolare l'acacia è una pianta a cui credo si possa fare di tutto senza rischio di farla morire.
Io ne ho una che navigava alla deriva sul fiume Serchio e che ho preso come se fossi stato un pescaore.
L'ho pesantemente potata sia nelle fronde che nelle radici, sia per il trasporto che per poterla mettere in vaso; a casa dopo un mesetto l'ho capitozzata e quest'anno un po' dispiaciuto l'ho abbassata di quasi altri dieci centimetri; ci ho inciampato ed ho rovesciato nuovamente tutta la terra, ma lei generosamente non si limita a vivere, ma fa del suo meglio per piacermi.
Avrebbe anche potuto darmi dei fiori, e lo avrebbe certo fatto se non l'avessi fatta soffrire così.
La quercia è un po' meno "corazzata", ma è comunque una pianta che se si riesce ad avviare bene rimane piuttosto robusta.