La stagione è inappropriata per le talee, sia legnose (non è il tuo caso) che semilegnose.
In tutti i casi sarebbe meglio prendere una parte un po' più grossina, e più legnosa appunto.
Quindi fanne dei tronchetti più spesso e più corti, con un accenno di foglia, giusto per mantenere un minimo di flusso linfatico.
Ormai il tentativo fallo procedere, ma sarebbe meglio creare una specie di serra, magari con lo scatolone che c'è li dietro e del TNT di sopra, da cui dovrà entrare la luce, e non troppo spesso l'acqua.
La pianta cadrà in quiescenza ben presto e le foglie spariranno in ogni caso.
La talea è uno dei pochi metodi che permettono di trascinare anche il "cultivar" nelle future piantine, mentre per esempio con la semina, potresti seminare samare di acero rosso e veder nascere un acero verdissimo.
Se ti piacciono questi tentativi fanne ancora, ma a primavera, quando le radici (ammesso che escano) avranno a disposizione più mesi di caldo clima favorevole.
Un po' tutti noi risentiamo dell'esperimento che alle elementari ci ha mostrato le radici nascere in un bicchier d'acqua.
Pensiamo che l'acqua sia TUTTO.
In realtà anche per gli esseri umani, ma sia l'uno che l'altro nell'acqua ci può anche morire se è troppa.
E di solito si esagera.
Attenzione, di terra ce n'è troppo poca.
Potrebbe andare bene se fossimo in primavera inoltrata, ma invece fra poco farà freddo e le povere radichette (sempre ammettendo che crescano) verranno distrutte dal gelo.
Vasi con molta terra funzionano come dei "volani termici" e "smussano" i picchi (sia positivi che negativi) della temperatura, proteggendo le radici.
Questo vale anche per le piante ere e proprie, non solo per le talee.