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Bolla del Pesco

marvin65

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,

Io ho piantato nel giardino un Pesco circa 2 anni fa, in primavera ha sempre fatto una bellissima fioritura e tanti piccoli frutti, ma mai portati a maturazione per la bolla del pesco, mi è stato detto che devo trattare la pianta prima della fioritura, ma come e cosa devo applicare?

grazie a tutti coloro che mi daranno consigli (e di conseguenza a farmi mangiare qualche pesca del mio albero)

ciao e grazie

martino
 
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coccinella40

Master Florello
bug_welcum.gif
Benvenuto nel forum Marvin65:froggie_r :froggie_r Inserisci la tua località nel profilo così potrai avere informazioni anche in base al tuo clima:hands13: :hands13:
 

filo d'erba

Giardinauta Senior
Ciao...benvenuto.......la bolla è frequentissima come malattia infatti....so che devono essere trattati con prodotti rameici in genere....quindi ti converrebbe andare a comprare un prodotto e chiederne uno rameico facendoti consigliare.......
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ti metto la pagina relativa al pesco del Disciplinare di Lotta Integrata della mia Regione (Piemonte).
Tieni solo presente che lo ziram attualmente non lo puoi usare se non hai il patentino.
I rameici sono molto noti (basta chiedere poltiglia bordolese oppure ossicloruro di rame), sono da usarsi però 'al bruno', cioè adesso prima che la pianta si vesta perchè sono un po' "pesanti" per le foglie del pesco;
Degli altri ti metto qualche nome commerciale di formulati in libera vendita (ma segui le avvertenze e le precauzioni in etichetta; se hai dubbi mandami un messaggio):
a) dodina (avvertenza: può risultare fitotossica alle basse temperature o se diluita in acqua troppo fredda): FULLDINA 35 FL Sariaf; PROCLAIM COMBI Bayer (contiene anche un secondo p.a. che ne estende l'azione); VIC 19 L Cifo (uso garden, anche in flacone da 300 ml);
b) ditianon: GLADIOR WDG Ital-Agro & Sariaf; TIANON WDG Scam.
Ciao
[URL]http://i101.photobucket.com/albums/m49/alessandro2005/difesa_pesco.jpg?t=1171469462[/URL]http://good
P.S.: cliccaci sopra per ingrandire
 
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-DAN-

Giardinauta Senior
....qualcosa di più naturale?
anch'io ho un piccolo pesco che ne soffre...(è in mezzo all'orto..)

grazie!
 

olito

Aspirante Giardinauta
Per la maggiore varieta di pesche il rame è fitotossico e per alcune varieta anche il ziram , una volta si usava solo la poltiglia bordolese ed era anche bello vedere i peschi d'inverno carichi di verderame . Naturale il rame in ogni suo formulato da impiegare in dose ridotta 20 giorni dopo la caduta delle foglie e in dose massiccia in pieno inverno , attenzione che la pianta sia in pieno riposo dato che il caldo di questo strano invarno ha alterato il normale ciclo , infatti mi ha telefonato un amico che il mese scorso ha dato il rame ai peschi ed essendo in un posto riparato le gemme erano gia fuori e sono cadute tutte . La bolla sopra i 25 gradi non prolifica piu .tomaso
 
C

caprettetibetane

Guest
Io avevo smesso di coltivare peschi proprio perchè non mi piace dare prodotti chimici alle piante, quindi tenevo solo prugni e albicocchi che non danno problemi.

Poi qualche anno fa' mi è nata una pianta da seme, che fa' ottime pesche gialle che maturano ad agosto. A volte prendono un po' di bolla, ma molto meno delle varietà che coltivavo prima, sopratutto le nettarine;

Così ora ho fatto alcune piante, da questi semi, e riesco a mangiare delle ottime pesche assolutamente biologiche.

Mi hanno detto che anche le pesche piatte e quelle sanguigne sono molto rustiche ma non le ho ancora provate

Paolo
 
I

il grande Lebowski

Guest
....qualcosa di più naturale?
anch'io ho un piccolo pesco che ne soffre...(è in mezzo all'orto..)

grazie!

prova con il macerato d'ortica. (nel forum se fai un ricerca trovi qualcosa).
e' completamente naturale e a quanto pare funziona.
x olito:
era bello vedere i peschi con il rame sopra?
scherzi o cosa?

comunque spero anche io che dato questo inverno caldo, la bolla non sarà un problema, o almeno lo sarà molto meno.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
prova con il macerato d'ortica...e' completamente naturale e a quanto pare funziona...

Premetto che per atteggiamento mentale evito di contestare le scelte che ognuno fa secondo proprie convinzioni e conoscenze, dunque il mio vuol essere semplicemente un appunto tecnico al tuo suggerimento.
Il macerato di ortica ha qualche proprietà insetticida (peraltro ben inferiori ad altre sostanze di origine naturale come il piretro e il rotenone, oltre che a quelle di sintesi), dunque francamente non ne comprendo l'impiego contro la bolla del pesco, il cui agente è un fungo ascomicete, Taphrina deformans, di cui mi permetto a questo punto di illustrare la biologia, epidemiologia e patogenesi così che si possa comprendere le ragioni degli interventi indicati sia dal sottoscritto che da Olito (il quale risponderà se crede, ma da quel che ho potuto valutare dai suoi messaggi, le piante le conosce bene e sa altrettanto bene come vadano difese dalle avversità).
Il fungo attacca sia le foglie, sia i fiori, sia i frutti, sia le gemme. Nel primo caso esso penetra attivamente la cuticola, dopo di che prende contatto con le cellule a cui sottrae nutrimento, si sviluppa all'interno della foglia, che si deforma diventando clorotica e rossastra; dentro la foglia esso già matura gli elementi di riproduzione, dati dalle ascospore, le quali, una volta che la foglia è caduta a terra, possono germinare iniziando una fase di tipo saprofitico che permette la perpetuazione del patogeno. Il quale però può sopravvivere anche in altre forme (es. micelio svernante nelle gemme e nella corteccia).
I fiori attaccati solitamente abortiscono. I frutti presentano invece rigonfiamenti irregolari che, man mano che il frutto cresce, possono trasformarsi in spaccature su cui si possono sviluppare marciumi. Le gemme attaccate originano germogli assai stentati.
In ogni caso gli elementi riproduttivi di T. deformans vengono trasportati dalla pioggia e da altri agenti a contatto con le gemme ancora chiuse o in fase di schiusura. In rapporto alle condizioni climatiche si possono aver altri cicli infettivi (non di rado un secondo verso l'autunno).
Contro gli ascomiceti risultano efficaci vari anticrittogamici: la scelta pratica tiene in considerazione anche la sensibilità di questa drupacea e nelle sue diverse cultivar alle singole sostanze attive (come già accennato da Olito).
Ti do' ragione invece quando lasci intendere che il caldo non favorisce l'infezione: in effetti il patogeno è in grado di germinare a 7-8 °C con un velo di umidità, ma sopra i 27-28 °C perde la sua virulenza.
Mi pare che, conosciuto adesso forse un po' meglio questo organismo patogeno, sia più chiaro il perché vengano indicati, ai fini della prevenzione/difesa, i due fondamentali trattamenti alla "caduta foglie" e a "fine riposo/pre-ingrossamento gemme": si tratta di eliminare per quanto possibile le forme svernanti del fungo e contrastarne l'iniziale sviluppo primaverile.
 
Ultima modifica:
I

il grande Lebowski

Guest
guarda che io giudicavo olito non defininendo nè ignorante nè altro. è la parola bello che gli contestavo. credo che vedere piante con su il rame non sia bello. se a te piace, buon per te.

IO so solo che a me è stato consigliato. sul forum altri lo consigliano (mi pare fosse aseret, ma non ricordo bene, se fai una ricerca troverai conferma). l'ho usato, aspetto di vedere i risultati. se non avrà la bolla magari ti farò sapere. che la bolla fosse un fungo lo sapevo, tanto è vero che si sviluppa con l'umidità. io poi non dico che non deve essere utilizzato il verderame o derivati, tipo politiglia bordolese. dico solo che esistono, perchè mi sono stati consigliati, trattamenti naturali. e' una disputa inutile. a me è stato detto che ha proprietà non solo antiinsetticide ma anche anti fungine. Poi boh, si ascoltano solo pareri discordanti o concordanti in proposito.
 

terrestre

Aspirante Giardinauta
ragazzi....
io credo che con tutte le porcherie che si trovano sui frutti "commerciali" si possano definire naturali anche quelle pesche di piante che magari hanno avuto due trattamenti con verderame in inverno, uno con olio bianco a primavera ed uno con zolfo-zirater e magari un antiafidi in estate.

Questo è il limite che io, almeno, mi pongo per un po' tutte le piante.
Serve sia per avere frutti non velenosi e sani che per salvaguardare le piante.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Per me il punto non riguarda la scelta di un metodo o di una filosofia di produzione, quale per alcuni aspetti vuol essere per assunto stesso dei fondatori, l'agricoltura biologica o biodinamica. Non sono affatto critico verso questa impostazione, lo sarei invece, e solo in quel caso dichiaratamente polemizzerei, quando il "naturale" e lo "ambientale" vengano culturalmente opposti a "scienza" e "tecnica": in un nuovo processo a Galileo io difenderei senza dubbi Galileo.
Il punto per me è: quali sono i criteri e i prodotti da impiegare contro la bolla del pesco ove si scelga, sempre però in una logica scientifica, l'agricoltura biologica (la quale tra l'altro è normata: Reg. CEE 2092/91)?
Il macerato di ortica secondo me no, è informazione errata, dunque mi permetto di correggere motivatamente, in amitié:
http://www.pianteamiche.com/patologie/patologie.php?code=9THQ-060219
Altri prodotti contenenti la parola ortica messi in commercio da aziende specializzate? Se ad es. questo, si può leggere in etichetta a cosa serve (peraltro viene classificato concime fogliare da borlanda):



La stessa ditta viceversa propone contro la bolla del pesco, sicuramente ammesso in agricoltura biologica (anzi indicato, consultare:http://www.ispave.it/fpdb/bancadatibiologica/ricerca.asp), quest'altro:

2771307150100019274LPinTN_th.jpg


Come è noto, è di color verde-rame.
Ciao
 
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olito

Aspirante Giardinauta
LEBOWSKI non so quando sei nato forse tu non hai mai visto i trattamenti che facevano i nostri nonni col solfato di rame spento con la calce che colorava i peschi di verde , da questo il nome di verderame . Se a tutti piacessero le stesse cose il mondo sarebbe un gron casino , non è bello cio che è bello e bello cio che piace .tomaso
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...non hai mai visto i trattamenti che facevano i nostri nonni col solfato di rame spento con la calce...

Qualche giorno fa il mio "compagno di ginnastica in palestra" (il solo compagno uomo tra molte donne, chissà il perché), in sauna mi raccontava di quando faceva in gioventù il contadino, più esattamente il viticoltore nell'astigiano. Adesso di anni ne ha più di 75, dunque si parla degli anni immediatamente dopo la guerra. Lui si ricorda innanzitutto che si addormentava quasi da in piedi tanto era il sonno in arretrato che aveva (e la fatica), e poi che tra tutti i lavori nel vigneto quello che più gli piaceva era di dare il verderame; e mi diceva che ne davano tanto, ma tanto. Ogni tot filari c'erano le vasche in cemento dove preparavano direttamente la poltiglia, per non andare su e giù per la collina, e poi, una volta caricata la classica pompa a spalla, via a passare vite per vite. Gli ho chiesto se allora già si conosceva almeno la regola dei tre dieci: mi ha risposto di non sapere, andavano secondo gli usi locali, e di prodotti conoscevano solo la poltiglia e lo zolfo che davano col soffietto.
Ciao a tutti
 
I

il grande Lebowski

Guest
scusate, ma io non metto in dubbio l'efficacia dei prodotti chimici, anzi... sono consapevole che sono + efficaci di quelli naturali. solo penso che qualora si possa, è meglio usare quelli naturali. il solfato di rame è chimico. sinceramente non ho capito cosa ho mai detto di così male. è un modo diverso di vedere le cose (ribadisco che sul macerato d'ortica sono stato anche io consigliato, e altre informazioni le ho trovate proprio su questo forum che confermavano).
resto dell'idea che del giudizio estetico potremmo star qua a parlarne all'infinito, e non concluderemmo nulla. ma sarà pure più bello, ma io lo reputo meno sano. preferisco il sano al bello.
 
I

il grande Lebowski

Guest
Scusate se riprendo un messaggio vecchio. Solo che una persona mi ha chiesto info sul pesco e le malattie. Lungi da me riprendere la discussione sulla validità del macerato d'ortica (sulla cui validità vi rimando un link di un sito di una rivista:
www.lifegate.it/alimentazione/articolo.php?id_articolo=172
e su controlli vari ho scoperto che era una certa Paolas a consigliarlo, utente che a me sembra molto esperta, sicuramente più di me). Io mi sono solo attenuto a consigli di chi è più esperto. Non so ancora se sia errore o no.
Ho trovato info invece sul decotto d'equiseto.
Non voglio riaprire il dibattito cure bio vs cure chimiche. Nè tantomeno dibattiti estetici. VOlevo solo chiedere un'info a chi è più esperto di me, solo per evitare di sbagliare o per evitare di far sbagliare altri:
ma allora è proprio sicuro che il macerato d'ortica contro la bolla sia inutile? (sapevo già da prima che serviva contro certi insetti, ma pensavo fosse un buon antibolla)
Avete info sulla validità di questo decotto d'equiseto e sulle modalità di preparazione dello stesso.
Avete informazioni a riguardo? (chiedo lumi a voi o ad altri guru tipo boba74). Grazie in anticipo.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Perbacco Lebowski, per me non c'era bisogno di scuse, per fortuna siamo su un forum non in un agone. Comunque denotano educazione, per me dote sempre apprezzabile.
Come ho già sottolineato, quando si parla di "rimedi naturali" secondo me la discriminante sta nelle coordinate culturali di riferimento. C'è infatti il biologico impostato su conoscenze e sperimentazione scientifiche (cfr. es. il post sul bicarbonato come antiodico http://forum.giardinaggio.it/forum-delle-rose/45599-rimedi-naturali-contro-loidio.html#post507368), e, scusa il bisticcio di parole, il "biologico" "ideologico".
Io non ho obiezioni di principio all'agricoltura biologica (scientifica), però, quando si parla di mezzi e metodi di difesa, è dal mio punto di vista importante conoscere le fonti e le finalità: se esse sono costituite da ciò che dicono 'esperti' su di un forum (me incluso, ovviamente), non sono altrettanto attendibili di quelle prodotte e controllate dalla comunità scientifica (anche se qui c'è sempre da fare la tara...a impurità e ambizioni e interessi sotterranei).
Personalmente sono orientato all'impiego ragionato e integrato di prodotti tecnologici evoluti. Per dire: sabato sono andato a fare un giro in biclitetta e mi sono imbattuto in questa 'memoria' accennata anche nel mio precente post
bordolese.jpg
, mentre stamattina ho avuto l'opportunità di visitare un laboratorio di dignostica fitopatologica attrezzato per la diagnosi real time PCR : quanta distanza separa le due cose? Ed io tendo ad accettare questo segno di progresso piuttosto che esaltare il mito del 'buon selvaggio'.
C'è sempre però qualche nota dolente: in questo caso, lo dico come amaro inciso: chi ha messo in piedi ex-novo il citato laboratorio è una giovane biologa molecolare, già borsista universitaria...già ricercatrice Fitovirologia CNR...già...ma da nove anni precaria che, in primis, deve fare i conti col mutuo da pagare! (Ed ormai è così in tutti i centri sperimentali che ho potuto visitare).
Ultima annotazione. Prodotti evoluti sì, ma ahimé bisogna poi vedersela con quel 'ragioniere fantozziano' che occhieggia dal nostro portafogli. Di recente ho trovato un piccolo negozio di agraria molto ben fornito: aveva quel che cercavo, gli insetticidi biotecnologici di ultima generazione (MAC), e anche quelli ricavati da molecole presenti in organismi naturali e a basso impatto biologico (spinosad), nonché l'ultima classe di anticrittogamici (strobilurine)...ma che prezzi! Non che l'ACTARA o il CONFIDOR costino di meno (siamo nell'ordine di € 100,00 a lt o kg), ma almeno quelli li fanno in confezioni garden da pochi ml o grammi. Insomma per farla breve sono uscito dal negozio con...una spruzzetta (però... tecnologica, con ugello orientabile e valvola di sfogo) e una scatola di concime!
Ciao
 
Ultima modifica:
I

il grande Lebowski

Guest
Ciao alessandro,
il punto non è per me ideologico. Anni fa avevo molte piante (1 pesco, 2 albicocchi, 1 melo, 1 fico, molte fragole, lamponi), per cui i prodotti chimici mi potevano pure risultare utili. Ora mi ritrovo con solo 1 albicocco e 1 pesco noce nano, fragole, kiwi.
Mi sembra anche inutile utilizzare prodotti chimici da comprare da spruzzare per pochi frutti, specie se so che ne esistono di biologici che posso prepararmi da solo (in fondo è proprio per quello che coltivo, per cercare di fare tutto da me, da più soddisfazione :) ).
Per quanto riguarda il verderame, dal punto di vista estetico, non amo vedere uva o pesche con quella patina che sembra scolorirle e sapere che è dovuto al quel veleno (di questo si tratta, il verderame è un veleno).
So anche che il termine "naturale" non significa necessariamente "sano" (in natura esistono moltissimi veleni o sostanze tossiche). ma non è sul dibattito bio - chimico che volevo entrare.

Solo che volevo essere sicuro di non consigliare cose sbagliate, per quello chiedevo e chiedo info sul macerato d'ortica e su quel decotto d'equiseto.
Sul primo mi avete detto tu ed altri che non è funzionale alla bolla, ma ti ho messo un link e ti ho messo il messaggio di altri utenti che lo consigliano. Vorrei capire meglio, sia per me che per altri a cui potrei trovarmi a consigliare. Sul secondo, che non conosco, volevo sapere se qualcuno poteva darmi delucidazioni in proposito.
Se tu od altri proteste aiutarmi con qualche consiglio ve ne sarei grato.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
In un'altra discussione a proposito dei saponi molli, un amico del forum ha scritto che si prepara da solo il sapone: non penso sia difficile e sicuramente essi hanno una dimostrata efficacia - certamente minore e soprattutto assai meno duratura degli insetticidi chimici - contro i piccoli parassiti a corpo molle come afidi, cicaline, aleuroidi, acari (bisogna però partite dalla potassa e non dalla soda, e gli olii devono essere di soia, girasole, colza http://www.ilmiosapone.it/nicola.pdf ).
In casa puoi preparare il decotto o macerato di equiseto (non ti dico quanti usi ne ho trovato in rete sennò farei della facile ironia), ma so che trova indicazioni nella difesa biologica di orto e frutteto (Fiorita conosce bene la ricetta, se ci leggerà lo dirà anche a te).
In erboristeria puoi trovare la quassia amara e forse il rotenone (quest'ultimo è comunque reperibile in commercio; io lo ho visto usare, semplicemente spolverato, su coltivazioni floreali, e chi si occupava di tale sperimentazione mi ha detto che è risultato efficace anche così; però poi bisogna vedere in termini economici se il ricorso a questi prodotti conviene, ma nel proprio ognuno fa le sue scelte). Un'altra sostanza di largo impiego alimentare, usata anche come fungicida è la lecitina, mentre l'olio di paraffina ha proprietà insetticide. Insomma un certo qual armamentario esiste.
Rinunciare del tutto al rame e allo zolfo, francamente mi sembra un po' troppo illusorio.
Metto un link con l'elenco dei prodotti ammessi in agricoltura biologica:
http://www.biopuglia.iamb.it/legislativa/r1488.htm
Ciao
 

passion

Giardinauta Senior
In un'altra discussione a proposito dei saponi molli, un amico del forum ha scritto che si prepara da solo il sapone: non penso sia difficile e sicuramente essi hanno una dimostrata efficacia - certamente minore e soprattutto assai meno duratura degli insetticidi chimici - contro i piccoli parassiti a corpo molle come afidi, cicaline, aleuroidi, acari (bisogna però partite dalla potassa e non dalla soda, e gli olii devono essere di soia, girasole, colza http://www.ilmiosapone.it/nicola.pdf ).
In casa puoi preparare il decotto o macerato di equiseto (non ti dico quanti usi ne ho trovato in rete sennò farei della facile ironia), ma so che trova indicazioni nella difesa biologica di orto e frutteto (Fiorita conosce bene la ricetta, se ci leggerà lo dirà anche a te).
In erboristeria puoi trovare la quassia amara e forse il rotenone (quest'ultimo è comunque reperibile in commercio; io lo ho visto usare, semplicemente spolverato, su coltivazioni floreali, e chi si occupava di tale sperimentazione mi ha detto che è risultato efficace anche così; però poi bisogna vedere in termini economici se il ricorso a questi prodotti conviene, ma nel proprio ognuno fa le sue scelte). Un'altra sostanza di largo impiego alimentare, usata anche come fungicida è la lecitina, mentre l'olio di paraffina ha proprietà insetticide. Insomma un certo qual armamentario esiste.
Rinunciare del tutto al rame e allo zolfo, francamente mi sembra un po' troppo illusorio.
Metto un link con l'elenco dei prodotti ammessi in agricoltura biologica:
http://www.biopuglia.iamb.it/legislativa/r1488.htm
Ciao


Mi presento sono nuova, ho letto questa discussione, non mi interessa entrare nel merito volevo soltanto complimentarmi con te, ti tendo la mano, sono felicissima di sapere che su questo forum c'è un esperto in materia di agraria, io sono di Roma sono venuta ad abitare a Frosinone in una casa in campagna e devo dire che da quando mi occupo di giardinaggio e di colture ortive, nonostante sia un'ignorante in materia, (quantomeno mi documento) molte persone invece ritengono di sapere molto soltanto, " perchè si è sempre fatto così", su ogni cosa riguardi le colture, alcune volte ci prendono ma di solito si portano dietro retaggi di credenze popolari che davvero sembrano surreali per esempio nelle tecniche anticrittogamiche e antiparassitarie, qui cì sono contadini che usano il verderame indifferentemente per malattie parassitarie come la dorifora della patata, i dosaggi poi non ne parliamo ed è per questo che avrei piacere di farti delle domande, sempre in tema intendo, se ti fà piacere e se hai il tempo di rispondermi: Sulla bolla del pesco volevo dire che ho avuto la certezza dopo tanti anni, attraverso le tue risposte, che la malattia varia con il clima avevo notato infatti che appariva all'inizio della stagione e spariva completamente con il protrarsi della stessa, (perchè questo non è scritto nenche negli opuscoli di lotta alle malattie della Bayer, lo so' tutto a memoria quasi), poi avevo anche letto di eliminare le fogli malate cosa che ho sempre fatto, esatto? Da quello che hai detto sembrerebbe di sì'.. Ti ringrazio di aver aver avuto la pazienza di leggermi e spero di risentirci presto ho tantissime cose da chiederti.....:angue: :Saluto:
 
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