Dopo una lunga riflessione notturna (mannaggia a te che mi fai passare delle notti così travagliate) e tenuto sempre in mente che solo un'analisi potrebbe stabilire con certezza di cosa si tratta, ho indagato più approfonditamente sulle condizioni favorevoli alla malattia e pare che il grosso delle infezioni da dollar spot avvenga con temperature comprese tra 15° e 25°. Ovviamente qualche attacco può avvenire anche al di fuori di tale range ma non credo che possa manifestarsi con facilità quando le medie si trovano costantemente sotto i 10° (dalle mie parti è da almeno 9gg che le medie sono costantemente sotto). Nella mia indagine mi sono imbattuto in un sito americano di
previsione rischio malattie in base ai dati climatici che per il dollar spot usa i modelli previsionali di Hall e Mills&Rothwell.
Pur non essendo infallibili nella previsione è interessante notare che le temperature minime previste da entrambi i modelli sono abbastanza elevate (>17,7° di media il primo, >25° di massima il secondo). Oltre a questi modelli ne sono stati sviluppati altri come ad esempio quello di Walsh (che prevede una temperatura minima di 15°) o quello basato sulla somma termica (GDD) o la bagnatura fogliare.
Una panoramica di tutti con prove sul campo con un clima simile a quello del nord Italia si trovano in
questo studio dove si può notare che raramente ci sono nuove infezioni prima di maggio e dopo fine settembre.
Concludendo sono sempre più convinto che non si tratti di dollar spot bensì di fusarium o comunque di una malattia tipica dei periodi freddi.
cigolo