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Bark, corteccia e compagnia bella...

Scatolina

Guru Giardinauta
Nei miei ultimi post Giulio mi consigliava di rinvasare gli ultimi acquisti in un "composto piu consono".
Questo composto è formato da corteccia nuova, come mi ha poi spiegato meglio...
Ora sono andata al consorzio e quando gli ho detto "vorrei un saccetto di Bark" mi ha guardato come se venissi da marte, poi quando ho detto "corteccia" c'è stato un "aahhhhhh" generale e mi hanno rifilato la corteccia di pino.
Metto foto:
PHTO0051.jpg

La tazzina è per le dimensioni...
PHTO0050.jpg

E' questa!?!??!
Mi pare grossa.... devo tagliarla?!!?
Io pensavo di mescolarla a polistirolo e pezzi di gommapiuma (come ho letto qui ). Va bene o sbaglio tutto?!?!
Grazie a tutti soprattutto a Giulio che spero mi risponda :D


Scat
 
G

Giulio

Guest
Ehm ... intendevo il composto per orchidee già pronto, a base di corteccia. Viene venduto in sacchetti da 5 litri se non erro. Contiene corteccia a pezzetti (non a 'rami' come quelli della foto), palline di polistirolo, gommapiuma, torba ed altri imprecisabili scarti vari. Generalmente per le orchidee è un pessimo composto, ma che può andare bene per i paphiopedilum ed i cymbidium. Oppure, usando solo la parte migliore (quella più 'grossa') può andr bene anche per i vari ibridi di odontoglossum.

Il link che hai messo, indica un composto per le Cattleya, che vogliono un composto ben areato e che asciughi velocemente.

Però va poco bene nel tuo caso.

I paphiopedilulm sono terrestri (beh, diciamo sottoboscheschi-rocciofili) ed amano un composto un po' più terricolo (non troppo, ma un po' si). Quindi, una corteccia di piccola pezzatura (pezzetti dal centimetro in giù) da sola o accompagnata da pezzetti di carbone, pomice e schifezze varie. (forse l'avevo dimenticato ... il tuo paphio vuole il caldo)

Gli odontoglossum e simili, vogliono ... boh? Ancora non l'ho mica capito ... anzi, dopo averli visti in natura mi hanno confuso le idee anche di più. Comunque ... a me funzionano benino (nel senso che crescono e fioriscono, senza risultati troppo eclatanti) in corteccia di pezzatura di un centimetro circa, tenuta non troppo asciutta.
In natura, a seconda delle specie, si trovano da strettamente epifiti, a strettamente ... lichenofile (nel senso che in 'terra' ci sono dei licheni alti un palmo e loro crescono li). Di certo hanno bisogno (le specie botaniche), di taaanta umidità e freschetto almeno di notte, luce abbondante.

In definitiva ... spezzetta la corteccia che hai usato (va bene anche il mazzuolo :) ed usa quella.
Giulio
 

Danilis

Apprendista Florello
Giulio, invece di aprire un nuovo post vorrei scrivere qui i miei dubbi...

1- Ma la corteccia va bene come terreno per le phalenopsis e tutte le pifite, nel senso come fanno a prendere nutrimento da lì? E' solo per sorreggere la pianta perchè poi bisognerebbe fertilizzare con il concime oppure non ci vuole neanche quello? In definitiva.... come si nutrono?

2- Posso mettere del "terriccio" nel vaso della mia phal? Ma poco, perchè mi sembra che con sola corteccia non si possa nutrire.... mah!!

Grazie n anticipo Giulio!! :D :D :D
 

giuditta.2001

Giardinauta
Daniele niente terriccio per le phale. Il concime lo devi dare tu sciolto nell'acqua in dosi omeopatiche. E' più facile che deperisca per eccesso di fertilizzanti che per carenza. Non ferilizzare più dopo ottobre e fino a che non vedi segni di ripresa primaverile
 
G

Giulio

Guest
battuta la mia risposta sul tempo, daniele ... era una risposta a scatolina.
Aloora, la corteccia di pino, nel processo di decomposizione, fornisce qualcosa. Più che altro, 'tracce' di qualcosa, in ogni caso per i microelementi basta quasi da sola. Però manca, e parecchio dei tre principali: azoto fosforo ee potassio. In più, i batteri che attuano la decomposizione consumano azoto, non solo quello della corteccia ma anche quello fornito con le fertilizzazioni.
In pratica ciò che mangiano è ciò che forniamo con le concimazioni. Fortunatamente si accontentano di relativamente poco cibo. Il canonico 1 grammo di concime per litro d'acqua delle annaffiature, una volta ogni 15-20 giorni, è ben poca cosa, considerato che l'acqua (con il concime disciolto) se ne va anche quasi del tutto. In pratica, se qualche volta soffrono la fame, non succede nulla, (in natura sono affamate croniche), dandogli troppo concime, sopratutto troppo concime in una volta sola, si rischia seriamente di farle secche.
Volendo, sarebbe meglio dargli qualcosina ad ogni annaffiatura o quasi (tipo un grammo in 5 o dieci litri d'acqua).
*Puoi* sicuramente mettere ciò che vuoi nel vaso della tua phal, d'altronde la pianta è tua. Ma così facendo rischi seriamente di soffocare le radici. Mi pareva di averlo già detto, comunque nel caso lo ripeto: le phalaenopsis sono _strettamente_ epifite, abituate a stare con le radici all'aria. Come prendere un pesce di torrente e metterlo in una pozza di fango ... può anche darsi che sopravviva, almeno per un po' ... ma difficilmente sarà contento.
ciao
Giulio
 

Markino

Giardinauta Senior
Messaggio originale scritto da: Scatolina:
e quando gli ho detto "vorrei un saccetto di Bark" mi ha guardato come se venissi da marte, poi quando ho detto "corteccia" c'è stato un "aahhhhhh"
Ciao, ti credo!!!
infatti bark in inglese vuol dire semplicemente corteccia!!!


E come dire ad un inglese;" I would like to buy a bag of "corteccia"!!! ;)
Ciao Marco
 
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