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Riverviolet
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Rosa Ballerina
E' un ibrido di Moscata (sconosciute o non pervenute le parentele) creata da
Bentall collaboratore di Pemberton nel1937.
La forma dei fiori è piccola e si presenta in mazzi anche alquanto grandi, di coore rosa chiaro con centro che sfuma verso il bianco.
La capacità di fiorire è considerata da molti, continua e il profumo è assente o appena percettibile.
Vari cataloghi la indicano come pianta che raggiunge dimensioni medie, circa 120 x 120.
Nel mio contesto Ballerina, pianta da talea di Nino Sanremo, acquistata due anni fà in un vivaio quì intorno e non direttamente dal produttore, ha avuto una crescita velocissima e molto sana.
Dai rametti gentili e sottili, posseduti in partenza, ha prodotto canne lunghe e di tutto rispetto anche nella lunghezza, erbacee e che tendono ancora oggi, a due anni a non produrre legno.
Ma anche tendenzialmente spoglie per quasi il 70%.
L'eposizione le garantisce sole per tutto l'anno, anche in inverno e quindi tale spoliazione non è dovuta a filamento o insufficienza di luce.
A differenza di Cornelia, è decisamente più arbustiva e un tantino rigida, soprattutto sulle canne vigorose che non accettano d'essere piegate.
Le foglie sono medio-piccole, non eccessivamente larghe e ben lucide, alquanto sane, ma non esenti dall'essere attaccate dalla ticchiolatura.
Libera invece, dall'oidio.
I fiori, al sole, sbiadiscono fino al rosa chiarissimo.
A due anni dal suo impianto in piena terra, su suolo silicio-argilloso, le fioriture compaiono in tarda primavera e in autunno, se la pianta viene rimondata.
Ma se ciò vien fatto, si perdono le preziose bacche, numerose e colorate di rosso, piccoline.
Non ho ancora visto, una copiosa fioritura successiva a quella primaverile.
Anche potando i rami fioriti per dir la verità.
E' ben sopra i 120 cm e ferma al momento sui 70 di diametro, inoltre alcuni rami, li lascio crescere legati alla recinzione e devo dire che, come rampicante non è affatto male.
Si nota come, se non potata, può raggiungere dimensioni incisive.
Il caldo la blocca, sia nella crescita che nella fioritura.
Aggiungo che, cincimo due volte l'anno con concime minerale, Nitroposka Gold a Febbraio e una seconda volta a fine Luglio, per sostenere l'eventuale fioritura autunnale.
Autunno e parte dell'inverno il suolo è parzialmente trattato con letame misto a sabbia o pellettato misto ad agriperlite.
Considero Ballerina una pianta allegra, ma tutto sommato un tantino anonima e, nell'insieme, sgraziata, possedendo tra l'altro una fortissima dominanza apicale che tende a far comparire i fiori solo in alto.
Oggi, le preferirei quantomeno un'ibrido di Moschata più morbida ed attraente anche come pianta in sè.
Coltivazione riferita alla Liguria orientale ad una manciata di chilometri dalmare.
Metto foto al più presto.
E' un ibrido di Moscata (sconosciute o non pervenute le parentele) creata da
Bentall collaboratore di Pemberton nel1937.
La forma dei fiori è piccola e si presenta in mazzi anche alquanto grandi, di coore rosa chiaro con centro che sfuma verso il bianco.
La capacità di fiorire è considerata da molti, continua e il profumo è assente o appena percettibile.
Vari cataloghi la indicano come pianta che raggiunge dimensioni medie, circa 120 x 120.
Nel mio contesto Ballerina, pianta da talea di Nino Sanremo, acquistata due anni fà in un vivaio quì intorno e non direttamente dal produttore, ha avuto una crescita velocissima e molto sana.
Dai rametti gentili e sottili, posseduti in partenza, ha prodotto canne lunghe e di tutto rispetto anche nella lunghezza, erbacee e che tendono ancora oggi, a due anni a non produrre legno.
Ma anche tendenzialmente spoglie per quasi il 70%.
L'eposizione le garantisce sole per tutto l'anno, anche in inverno e quindi tale spoliazione non è dovuta a filamento o insufficienza di luce.
A differenza di Cornelia, è decisamente più arbustiva e un tantino rigida, soprattutto sulle canne vigorose che non accettano d'essere piegate.
Le foglie sono medio-piccole, non eccessivamente larghe e ben lucide, alquanto sane, ma non esenti dall'essere attaccate dalla ticchiolatura.
Libera invece, dall'oidio.
I fiori, al sole, sbiadiscono fino al rosa chiarissimo.
A due anni dal suo impianto in piena terra, su suolo silicio-argilloso, le fioriture compaiono in tarda primavera e in autunno, se la pianta viene rimondata.
Ma se ciò vien fatto, si perdono le preziose bacche, numerose e colorate di rosso, piccoline.
Non ho ancora visto, una copiosa fioritura successiva a quella primaverile.
Anche potando i rami fioriti per dir la verità.
E' ben sopra i 120 cm e ferma al momento sui 70 di diametro, inoltre alcuni rami, li lascio crescere legati alla recinzione e devo dire che, come rampicante non è affatto male.
Si nota come, se non potata, può raggiungere dimensioni incisive.
Il caldo la blocca, sia nella crescita che nella fioritura.
Aggiungo che, cincimo due volte l'anno con concime minerale, Nitroposka Gold a Febbraio e una seconda volta a fine Luglio, per sostenere l'eventuale fioritura autunnale.
Autunno e parte dell'inverno il suolo è parzialmente trattato con letame misto a sabbia o pellettato misto ad agriperlite.
Considero Ballerina una pianta allegra, ma tutto sommato un tantino anonima e, nell'insieme, sgraziata, possedendo tra l'altro una fortissima dominanza apicale che tende a far comparire i fiori solo in alto.
Oggi, le preferirei quantomeno un'ibrido di Moschata più morbida ed attraente anche come pianta in sè.
Coltivazione riferita alla Liguria orientale ad una manciata di chilometri dalmare.
Metto foto al più presto.