@Matt985 i frutti del tuo lavoro si vedono e meriti solo complimenti.
Avrei una domanda. Con la siccità di questa estate come è andata con la tua food forest?
Fragole e aglio? Non vorrei le fragole poi sapessero di aglio, poco male se fosse l'aglio a saper di fragola
Per le lumache, favorite dalla pacciamatura, ci vuole qualche granulo di metaldeide.Buongiorno amici del Back to Eden. Rieccomi con l'update autunnale.
Posso ora tirare le somme su quanto accaduto in quest'anno orticolo:
- le piante messe a dimora sono attecchite quasi tutte (ho dovuto sotituire solo olivello spinoso pollmix1)
- il pesco ha sofferto il gelo dello scorso inverno che ne aveva dissecato la fragile asta. E' raipartito ma molto molto lento, vediamo come si comporta la prossima primavera.
- asparagia partita molto bene, prossima primavera primi raccolti (senza esagerare).
- raised bed hanno discretamente bene.
- ultime piante perenni messe a dimora: felce matteuccia!
Problematiche:
- lumache, lumache e ancora lumache. Hanno danneggiato pesantemente molte colture. Non vorrei usare veleni ma è chiaro che così è un problema.
- gatti vanno nelle raised bed e scavano buche, problema parzialmente risolto mettendo pezzi di rovo.
- ritardi nella messa dimora delle orticole annuali spesso dovuta a difficoltà con le semine.
Positività:
- c'era una possibilità che temevo: il metodo BtE non avrebbe funzionato, le infestanti avrebbero invaso il cippato e sarebbe stato un gravissimo problema. Invece la pacciamatura ha funzionato alla grande e le poche infestanti sono state facilissime da rimuovere.
- alcune perenni sono state spettacolari: prime fra tutte i carciofi, molto bene anche le fragole.
Cose da migliorare per il prossimo anno:
- mettere a dimora molti più fiori commestibili, tanti, ma proprio tanti. Deve diventare una fioritura generosa e persistente.
- capire come dare supporto a more, tayberry, lamponi che quest'anno hanno fatto i primi rami ma striscianti sul suolo., stessa cosa anche per il mini kiwi.
- gestione più puntuale delle orticole annuali, anche rinunciando alla semina e comprando direttamente le piantine.
Conclusioni: fino ad ora sono soddisfatto, le criticità che potevano far fallire il progetto si sono risolte. Auspico per l'anno venturo che le piante inizio a formare una sorta di "effetto bosco".
Ed ora super carrellata di foto!
Vedi l'allegato 799164 Vedi l'allegato 799173 Vedi l'allegato 799176 Vedi l'allegato 799173 Vedi l'allegato 799170 Vedi l'allegato 799167
Ciao e al prossimo update!
Che meraviglia.....una festa per gli occhi.....Buongiorno amici del Back to Eden. Rieccomi con l'update autunnale.
Posso ora tirare le somme su quanto accaduto in quest'anno orticolo:
- le piante messe a dimora sono attecchite quasi tutte (ho dovuto sotituire solo olivello spinoso pollmix1)
- il pesco ha sofferto il gelo dello scorso inverno che ne aveva dissecato la fragile asta. E' raipartito ma molto molto lento, vediamo come si comporta la prossima primavera.
- asparagia partita molto bene, prossima primavera primi raccolti (senza esagerare).
- raised bed hanno discretamente bene.
- ultime piante perenni messe a dimora: felce matteuccia!
Problematiche:
- lumache, lumache e ancora lumache. Hanno danneggiato pesantemente molte colture. Non vorrei usare veleni ma è chiaro che così è un problema.
- gatti vanno nelle raised bed e scavano buche, problema parzialmente risolto mettendo pezzi di rovo.
- ritardi nella messa dimora delle orticole annuali spesso dovuta a difficoltà con le semine.
Positività:
- c'era una possibilità che temevo: il metodo BtE non avrebbe funzionato, le infestanti avrebbero invaso il cippato e sarebbe stato un gravissimo problema. Invece la pacciamatura ha funzionato alla grande e le poche infestanti sono state facilissime da rimuovere.
- alcune perenni sono state spettacolari: prime fra tutte i carciofi, molto bene anche le fragole.
Cose da migliorare per il prossimo anno:
- mettere a dimora molti più fiori commestibili, tanti, ma proprio tanti. Deve diventare una fioritura generosa e persistente.
- capire come dare supporto a more, tayberry, lamponi che quest'anno hanno fatto i primi rami ma striscianti sul suolo., stessa cosa anche per il mini kiwi.
- gestione più puntuale delle orticole annuali, anche rinunciando alla semina e comprando direttamente le piantine.
Conclusioni: fino ad ora sono soddisfatto, le criticità che potevano far fallire il progetto si sono risolte. Auspico per l'anno venturo che le piante inizio a formare una sorta di "effetto bosco".
Ed ora super carrellata di foto!
Vedi l'allegato 799164 Vedi l'allegato 799173 Vedi l'allegato 799176 Vedi l'allegato 799173 Vedi l'allegato 799170 Vedi l'allegato 799167
Ciao e al prossimo update!
Grazie per il consiglio, voglio fare una cosa bio ma è innegabile che il problema è serio, vedrò cosa si può fare.Per le lumache, favorite dalla pacciamatura, ci vuole qualche granulo di metaldeide.
Alternativa al prodotto chimico contro le lumache sarebbero i gusci d'uovo a piccoli frammenti (dicono i giardinieri inglesi) oppure, come si fa qui, la cenere. Io faccio un bell'anello di cenere (alto un dito) attorno alla base delle piante: finché la pioggia non lo distrugge, funziona!
@Matt985
Un grande lavoro che ha dato e darà molti altri frutti in futuro.
Un parere non richiesto: partire con gli ortaggi dal seme, a mio avviso, è una perdita di tempo e di energie. Molte volte le piantine nate da seme non hanno la stessa "forza" di quelle acquistate già pronte da trapiantare.
Forse vale la pena utilizzare la semina solo nei casi in cui si vuole preservare una varietà particolare per sapore, resistenza o produttività.
Alternativa al prodotto chimico contro le lumache sarebbero i gusci d'uovo a piccoli frammenti (dicono i giardinieri inglesi) oppure, come si fa qui, la cenere. Io faccio un bell'anello di cenere (alto un dito) attorno alla base delle piante: finché la pioggia non lo distrugge, funziona!
@Matt985
Un grande lavoro che ha dato e darà molti altri frutti in futuro.
Un parere non richiesto: partire con gli ortaggi dal seme, a mio avviso, è una perdita di tempo e di energie. Molte volte le piantine nate da seme non hanno la stessa "forza" di quelle acquistate già pronte da trapiantare.
Forse vale la pena utilizzare la semina solo nei casi in cui si vuole preservare una varietà particolare per sapore, resistenza o produttività.
Non saranno selezionate e forti come quelle acquistate, ma, soprattutto per chi ha poca esperienza, sai che soddisfazione???Grazie per il consiglio, voglio fare una cosa bio ma è innegabile che il problema è serio, vedrò cosa si può fare.
Grazie lisyy, è un piacere risentirti. Proverò anche i tuoi metodi. Per ora ho usato fondi di caffe e rovi ma con scarso successo.
Putroppo per quanto entusiasmante partire dal seme senza una serra è facile perdere le giovani piantine soppratutto se non si è troppo esperti come me. Il progetto prevede la realizzazione di una "green house" (il quadrato centrale ora ricoperto di celophane nero ma probabilmente arriverà nel 2025. Quindi nel frattempo più piantine da vivaio, concordo.