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Azoto ureico?

ALIDA

Aspirante Giardinauta
ho appena scoperto per puro caso che l'azoto ureico è nocivo per le orchidee,ed io è da più di due mesi che innaffio le mie phal con un concime 8-12-16 di cui l'azoto è tutto ureico... che posso fare ora?
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
Mettiamo un po di ordine :D
L'azoto ureico non è nocivo, ma per essere assimilato dalle piante prima deve essere decomposto dalla flora batterica presente nel substrato.
Quindi diciamo che non è a pronto assorbimento come può essere quello nella forma nitrica.

purtroppo come sempre accade, le voci su internet vengono storpiate ad ogni passaggio. :D

il tutto si basa sul ciclo dell'azoto

l'azoto nitrico viene assorbito immediatamente dalle piante
l'azoto ammoniacale deve essere prima decomposto in azoto nitrico in un lasso di tempo più o meno lungo
l'azoto ureico vine decomposto prima in ammoniacale e quindi in nitrico

Generalizzando possiamo dire che il primo può essere utilizzato per avere effetti immediati
il secondo e il terzo per avere una concimazione più a lunga distanza ma costante, anche perchè il primo è di facile dilavazione
 
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pretorian

Guru Giardinauta
non mi risulta da alcuni scritti di Ronin qui su questo forum di qualche tempo fa.
Non te li so ritrovare ma perche' te dici cio'?
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
quindi usare l'uno(ureico)o gli altri è uguale?

le differenze sono quelle che ti ho indicato, si preferisce usare la forma nitrica perchè è di pronta assimilazione.
inoltre si consiglia di usare i concimi con azoto ureico in estate poichè la temperatura influenza moltissimo la decomposizione

non mi risulta da alcuni scritti di Ronin qui su questo forum di qualche tempo fa.
Non te li so ritrovare ma perche' te dici cio'?

Credo che tu ricordi male, poichè Ronin sostiene l'esatto contrario dell'affermazione che non bisogna usare azoto ureico, che tra l'altro è presente anche nello Scotts in particolare nell 20-20-20 (Allrounder) che come sai è il concime più diffuso nel mondo orchidofilo.
http://clamerinforma.it/Servizi/info_aziende/Scotts/12_11_09/Scotts_Fertilizzanti/Scotts_Concimi%20idrosolubili.pdf

Poi vorrei sottolineare che non sono io che affermo ciò, infatti il ciclo dell'azoto non l'ho scoperto io :D purtroppo
 
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pretorian

Guru Giardinauta
confermo e sottoscrivo quanto qui che gia' sapevo! forse mi sono spiegato o hai capito male boh!.
so perfettamente che funziona cosi' ma che l'azoto faccia male alle orchidee, proprio no! diciamo che uitilizzando l'ureico o l'ammoniacale e' piu' facile "bruciare" le piante se non si e' oculati ma di fatto garantisce una concimazione "migliore" a mio metro di veduta.



Mettiamo un po di ordine :D
L'azoto ureico non è nocivo, ma per essere assimilato dalle piante prima deve essere decomposto dalla flora batterica presente nel substrato.
Quindi diciamo che non è a pronto assorbimento come può essere quello nella forma nitrica.

purtroppo come sempre accade, le voci su internet vengono storpiate ad ogni passaggio. :D

il tutto si basa sul ciclo dell'azoto

l'azoto nitrico viene assorbito immediatamente dalle piante
l'azoto ammoniacale deve essere prima decomposto in azoto nitrico in un lasso di tempo più o meno lungo
l'azoto ureico vine decomposto prima in ammoniacale e quindi in nitrico

Generalizzando possiamo dire che il primo può essere utilizzato per avere effetti immediati
il secondo e il terzo per avere una concimazione più a lunga distanza ma costante, anche perchè il primo è di facile dilavazione
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
mmmm non credo, ma non posso giurarci, seguo però la logica, se non sbaglio l'azoto ureico non incide molto sulla conducibilità e quindi sulla salinità, per cui se questo è vero, è vero anche che non può bruciare più facilmente le radici.
Le radici si bruciano quando la concentrazione dei sali è maggiore nel substrato rispetto all'interno della radice, per cui invece di esserci un processo osmotico dall'esterno verso l'interno della radice, avviene l'esatto opposto.
Quando si verifica questo diciamo che la radice si brucia.

ma di tutto ciò non ho certezza
 

pretorian

Guru Giardinauta
associo il concetto alla sua trasformazione e se si dilava piu' lentamente (anche dalle ricerche che feci io prima di comprare all'epoca e come ben sai il "coso" UREA), si potrebbe avere una concentrazione di UREICO alto se dato su diverse innaffiature piu' o meno ravvicinate.

Ora, andando con il tempo a trasformarsi + % N ureico = ++ % N Nitrico.

(calcolando che ammoniacale ed ureico non si dilava "cosi'" ..............)
 
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Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
beh.... ma se il substrato delle nostre orchi è costiuito da bark, il ragionamento dell'attendere la trasformazione va a pallino, perchè se il bark non è degratato, l'azoto ilforma ureica non resta sufficientemente sel substrato pr potersi trasfomate, ma viene dilavato con le annaffiature successive, in quanto il bark sano e piuttosto reppellente agli agenti esterni, poichè per potersi degradare servono anni, e in genere noi prima che si degradi lo sostituiamo.... porta al risultato che per le orchidee non terricole.. è inutile (inutile perchè la pianta non ha modo di assorbirlo)

questo è quanto ho capito io negli ultimi 2/3 anni, leggendo i vari articoli sparsi in rete
 

marealto

Moderatore Sez. Orchidee
Membro dello Staff
associo il concetto alla sua trasformazione e se si dilava piu' lentamente (anche dalle ricerche che feci io prima di comprare all'epoca e come ben sai il "coso" UREA), si potrebbe avere una concentrazione di UREICO alto se dato su diverse innaffiature piu' o meno ravvicinate.

Ora, andando con il tempo a trasformarsi + % N ureico = ++ % N Nitrico.

(calcolando che ammoniacale ed ureico non si dilava "cosi'" ..............)

Il tuo raggionamento potrebbe essere valido se non fosse smentito dal fatto che come ho detto prima il concime più in uso per le orchidee è lo Scott che ha una buona parte di azoto ureico.
Quindi alla luce dei fatti il tutto non funziona come da te ipotizzato :D

beh.... ma se il substrato delle nostre orchi è costiuito da bark, il ragionamento dell'attendere la trasformazione va a pallino, perchè se il bark non è degratato, l'azoto ilforma ureica non resta sufficientemente sel substrato pr potersi trasfomate, ma viene dilavato con le annaffiature successive, in quanto il bark sano e piuttosto reppellente agli agenti esterni, poichè per potersi degradare servono anni, e in genere noi prima che si degradi lo sostituiamo.... porta al risultato che per le orchidee non terricole.. è inutile (inutile perchè la pianta non ha modo di assorbirlo)

questo è quanto ho capito io negli ultimi 2/3 anni, leggendo i vari articoli sparsi in rete

L'errore che si è fatto, partendo dall'affermazione di alcuni è proprio questo, ovvero che per la decomposizione sono necessari anni.
Questo non è affatto vero, altrimenti avremmo seri problemi, ma non solo nella coltivazione delle piante, ma in tante altre cose, una per tutte (anche se futile) nella depurazione dell'acqua degli acquari, se fosse vero che i composti azotati impiegano anni a trasformarsi in nitrati (che entro certi limiti non sono nocivi agli organismi viventi) sarebbe necessario procedere al cambio quasi quotidiano dell'acqua, cosa invece che non avviene quasi mai o avviene sporadicamente negli acquari piccoli.
E ancora lo stesso dicasi per la depurazione delle acque civili, se fossero necessari anni, non si potrebbe seguire una tecnica basata sul ciclo dell'azoto, poichè risulterebbe impossibile visti i tempi di decomposizione.

Altra cosa da mettere in evidenza è che la flora batterica non si instaura all'interno del bark, ma nelle parti più in superficie, questo perchè la trasformazione dell'ammoniaca in nitriti e dei nitriti in nitrati avviene ad opera di batteri aerobi (rispettivamente Nitrosomonas e Nitrobacter) essendo batteri aerobi necessitano di aria per poter decomporre i composti azotati, quanto più aria e calore viene dato loro, tanto più rapidamente decompongono la pappa.
 
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