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Azalea bonsai

Andre90

Aspirante Giardinauta
Ottimo sono i ragionamenti giusti:hands13:

Tienila al riparo dal sole,all'esterno ovviamente:eek:k07:

Sei sicuro che va tenuta all'esterno? Io sincermanete pensavo di tenerla all'interno riparata :storto: Anche perchè all'esterno la temperatura va spesso sotto lo zero di notte e quindi dato che la piantina non ha ancora radici non so se è in grado di resistere in queste condizioni.
Fatemi saper:Saluto:
 

oldcultman

Aspirante Giardinauta
Quoto memes tieni il tutto fuori,casomai metti il vaso con le telee in una busta (costruisci una mini serra).
Ultima raccomandazione non mettere sotto il sole diretto ma tiene il tutto a mezzombra..
 

Ducan

Maestro Giardinauta
Puoi anche mettere del polistirolo, quei vassoietti di confezione della carne, sotto al vaso così le nuove radici staranno al calduccio:eek:k07:
 

bonsai d'aprile

Giardinauta
Se vai sul sito di crespi o pagineverdi bonsai ce ne dovrebbero essere,ma costicchiano:D

Tutte le piante procucono (chi più chi meno) ormoni radicanti,alcune piante infatti non hanno bisogno dell'aiuto di ormoni esterni (ficus,salice,piante grasse). L?azalea non ho mai sentito che si può riprodurre per talea,ma quasi tutto si può riprodurre,anche se ormai sei fuori tempo.talee legnose si fanno ad autunno,erbacee a primavera:eek:k07:
Noto comunque dalle tue domande che hai una certa fretta di ottenere il bonsai di azalea,ti dico subito (come te lo direbbe qualunque appassionato bonsaista), che se parti da una piantina presa da vivaio ci può passare qualche anno,puoi quindi immaginare che da talea ci può passare più che qualche anno:D

mizzica memes! si sente che fai parte di un bonsai club. la tua competenza sta lievitando come un'iperbole.
mi genufletto e striscio alle tue estremità :lol:
 

bonsai d'aprile

Giardinauta
Il costo dei bonsai-azalea sono piuttosto alti,ma visto che hai delle azalee in giardino perche non provi con una di quelle?Magari al posto di quella prelevata per il bonsai ne metti una nuova.Ho fatto la stessa cosa ,e questo è il risultato.alex
fiore%20azalea.jpg

è meravigliosa. vorrei cimentarmi anche io con la mia ma non so da dove partire; o, meglio, saprei (credo): dallo sfoltimento. ma quand'è il momento migliore? la primavera? appena finisce di fiorire?
 

aleda

Giardinauta
è meravigliosa. vorrei cimentarmi anche io con la mia ma non so da dove partire; o, meglio, saprei (credo): dallo sfoltimento. ma quand'è il momento migliore? la primavera? appena finisce di fiorire?

Secondo certi manuali il periodo migliore per prelevare una azalea da giardino e rinvasarla sarebbe alla fine dell`autunno o inizio primavera,in questo periodo si perderanno i fiori.
Il normale rinvaso si fà dopo la fioritura badando a levare tutti i cuori dei fiori altrimenti la pianta sviluppera semi perdendo vitalita.
La pianta prelevata dal giardino si rinvasa,dopo aver accorciato le radici e eliminato quelle grosse in un vaso piuttosto grande contenente terra per acidofile,la stragrande maggioranza die manuali consiglia kanuma pura,personalmente non ne uso.Tenere il terreno sempre umido non fradiccio,dopo tre mesi concimare con biologico.
 

bonsai d'aprile

Giardinauta
bene! allora mi butto nell'avventura! e per non frantumare "i cristalli" a te, aleda, mi leggerò qualche scheda e man mano vediamo che succede. necessiterò per forza dell'aiuto tuo, di memes e di tutti coloro che vorranno, ma spero di non essere troppo rompi. ehhhhh, l'ignoranza.... :martello:
 

Memes

Giardinauta Senior
Idem anche io:D

A Cagliari i bonsaisti che ho incontrato in passato erano abbastanza tirchi di consigli,non voglio certo diventare come loro:D
 

oldcultman

Aspirante Giardinauta
Hei memes complimenti per l'appartenenza al club sardo.Persone incredibili ne conosco due in particolare.
E bello condividere quello che si conosce anche perchè nel bonsai non si finirà mai di imparare..
 

bonsai d'aprile

Giardinauta
ne hai messa una sola?
Per prima cosa conviene sempre farne molte per aumentare le probabilità. Il terreno non credo vada benissimo, anche perchè l'azalea è un'acidofila. Il periodo è quello giusto? Non saprei, ma occhio direi di no.

:lol: :lol: mi viene in mente una mia esperienza: è vero che le talee di azalea son difficili da far attecchire ed il periodo migliore sarebbe a primavera avanzata. io, l'anno scorso, ne avevo fatte 5-6 e ne avevano attecchito 3 (o, meglio, ben promettevano). peccato che sia passato un certo bimbo di 1 anno e mezzo e, vedendomi dar da bere alle piante più grandi per immersione, ha pensato bene di fare la stessa cosa con le talee.
:azz: :fifone2: :burningma cat: -:- :cry:
mi sono spiegata?
 

GORLA

Florello Senior
TALEE DI LEGNA TENERO

Sono i germogli dell’anno in corso, che si tagliano in primavera inoltrata con un taglio obliquo. La temperatura ideale del terreno per la maggior parte delle specie è da 23°C a 27°C, con una temperatura ambientale di 21°C. Conviene collocare la parte inferiore del vaso nel suolo, lasciando la porzione superiore del vaso e le talee in ombra. Emettono radici in quattro/cinque settimane. Le migliori talee sono quelle che si asportano dalla parte più vigorosa dell’albero madre, ed è importante che presentino almeno due nodi(gemme o ascelle di foglie) fig. n 1. Si strappano le foglie della parte che rimarrà interrata, e si abbia cura di lasciare interrate un paio di gemme. fig. n.4. Il substrato può essere sabbia di torrente, o un composto di sabbia e torba. Dopo aver bagnato a fondo, si pongono le talee in ombra.

TALEE DI LEGNA SEMIDURO

Queste sono più dure delle precedenti e si asportano in estate. Sono adatte per la riproduzione d’Azalea, Cotoneaster, Pyracanta, Gelsomino, Chamaecyparis, Evonymus, Agrumi, Olivi, e Fichi. Sono lunghe da sette a quindici centimetri e si piantano togliendo le foglie della metà inferiore. Le talee semidure si asportano dalla pianta madre con un taglio a smusso o doppio smusso, e si piantano inclinate in modo che la zona esposta del cambium rimanga sempre in posizione orizzontale. fig. n.3 Anche per questo tipo di talee il calore del suolo stimola il radicamento. E’ bene assicurarsi che il terriccio aderisca alle talee, ed è importante anche un buon drenaggio.

TALEE DI LEGNA DURO

E‘il tipo più usato in bonsai, poiché il fusto radicato presenta già un certo spessore come tronco. E’ il più lento ad emettere radici, rispetto ai precedenti. Si possono tagliare dalla pianta madre in autunno, oppure alla fine dell’inverno, quando la legna è completamente maturata ed ha sufficienti risorse: si tratta di legna di uno o due anni. Il taglio inferiore deve essere sotto la gemma e quello superiore anche, lasciando sul fusto almeno due gemme. I più comuni tagli delle talee di legna dura sono a smusso, doppio smusso, piantando poi la talea, quasi diritta, di tallone, conservando nella parte inferiore un tratto di legna vecchia, di cuneo, che consiste nel praticare una o più incisioni nella base della talea, separandole poi con delle pietruzze. Questo schema assicura una maggiore zona di cambium esposta. fig. n.2. Sono adatte per la riproduzione d’alcune piante da fiore e frutto.(berberis, camelia, chaenomeles, ecc.) Molti tipi di piante possono essere ottenuti per talea, anche cedro giapponese, ma soprattutto abeti, ginepri, cipressi, aceri, azalee, cotoneaster, melograni, gelsomini, olivi, olmi, salici, zelkova. Numerose talee, come, per esempio, quelle di salice e di zelkova emettono le radici molto facilmente, basta semplicemente immergerle in acqua. Si possono, in teoria, fare talee in ogni periodo dell'anno, ma risultano migliori quando i germogli dell'anno in corso sono sufficientemente maturi per sopportare tale processo. In linea di massima, le talee di piante a foglie decidue dovrebbero essere prese all'inizio dell'estate, quando non sono eccessivamente indurite. Il tempo necessario per la loro radicazione, varia secondo la specie e del clima, in ogni caso quelle verdi o erbacee impiegano meno tempo, ma necessitano di un certo calore e di maggiori cure, mentre quelle legnose radicano più lentamente, ma sono più resistenti. Le talee di conifere non sono facili da realizzare perché stentano a radicare, richiedono molta umidità ambientale, luce e ormoni, facilmente reperibili in commercio; fra i sempreverdi il più facile da riprodurre per talea è il ginepro. Per una buona talea i rami da scegliere devono essere maturi, avere in pratica da uno a tre anni d’età, devono essere robusti, sani non rovinati dagli insetti. Una polvere o un liquido radicanti a base d’ormoni è sempre molto utile perché stimola un precoce sviluppo delle radici; le modalità d'impiego di questi prodotti variano secondo il tipo scelto, ma tutti contengono sempre istruzioni ben dettagliate alle quali attenersi. Una volta raccolti i rametti, si pongono in piccole serre sotto vetro e già nella primavera successiva si dovrebbero avere le piantine. La lunghezza delle talee di latifoglie dovrebbe essere tale da contenere almeno da quattro a sei paia di foghe, quindi da quattro a 10 centimetri, secondo la specie e della distanza esistente fra foglie stesse. fig. n.5. Il taglio della talea va eseguito con cesoie, o con una lama affilata, subito sotto l'attaccatura di un picciolo sul fusto. Si eliminano poi parte tenera della cima e le foglie nel tratto che deve essere interrato, si fa quindi il trattamento radicante e si mettono i rametti nei contenitori, che possono essere di qualsiasi tipo, purché forniti di fori di drenaggio, riempiti con sabbia piuttosto grossa, che deve essere naturalmente di fiume oppure lavata perché la sabbia di mare, contenendo sale, li farebbe irrimediabilmente morire. La sabbia favorisce l'emissione delle radici, ma non contiene elementi nutritivi sufficienti alla vita delle piantine, per cui non appena le talee avranno attecchito sarà necessario rinvasarle. I contenitori possono essere riempiti anche con una miscela di torba e sabbia in proporzioni uguali, in questo caso le talee possono rimanervi più a lungo. Una volta riempito il contenitore con il substrato prescelto, che deve essere pressato con delicatezza, si praticano dei fori e vi s'inseriscono le talee ben spaziate fra loro per una profondità di qualche centimetro, si preme la terra intorno alla base perché rimangano ferme, e si annaffia con un getto molto sottile. fig. n.6 Per evitare il rischio dell'eccessiva traspirazione, si può mettere un pezzo di plastica trasparente sopra al vaso, fissandola al bordo di questo; dei bastoncini di legno saranno più che sufficienti per tenerla staccata dalle talee. Questo procedimento è un tentativo di riproduzione dell'ambiente ideale per far radicare le talee: una serra con alta percentuale d'umidità. Come per tutti gli altri sistemi di moltiplicazione delle piante, l'esposizione migliore dei contenitori di talee dovrebbe essere riparata dal vento, lontana dai raggi diretti del sole e con una temperatura quanto più è possibile costante. E’ importante ricordare che le talee hanno molto bisogno d'umidità, si controlli quindi frequentemente insieme al substrato, che, specie nel caso della sabbia, deve essere bagnato spesso per rimanere sempre umido. Appena sono spuntate le radici, evento questo riconoscibile dall'emissione di nuovi germogli, si può cominciare a sollevare la plastica, prima per poche ore e poi gradatamente sempre più a lungo, così che le piantine abbiano modo di abituarsi un po' alla volta al mutamento, senza bruschi sbalzi di clima e di temperatura. Quando l'apparato radicale ha raggiunto un buono sviluppo, si può procedere ad un primo trapianto in vasi singoli, fig. n.7 dopo il quale, come si è più volte ripetuto, le piante andranno tenute al riparo per un periodo congruo, che di solito si aggira, per una completa ripresa, intorno alle tre, quattro settimane, trascorse le quali, sarà possibile esporre gradualmente i vasetti al sole, evitando però che sia troppo forte e violento. I fertilizzanti vanno usati solo dal momento in cui le radici sono sufficientemente forti da sopportarli, perché altrimenti potrebbero bruciarsi e la pianta morire; le dosi saranno sempre molto ridotte, in special modo all'inizio. Durante l'inverno si abbia cura di proteggere le piantine dalle intemperie e soprattutto dal gelo. Le talee legnose, essendo molto più forti e resistenti di quelle erbacee possono essere piantate anche direttamente all'aperto e in piena luce, il che permette una migliore fotosintesi, ma devono sempre essere protette dal sole vivo. Il trattamento bonsai può essere iniziato sulle talee già dopo uno o al massimo due anni, dipenderà solo dalla specie e dalla velocità di sviluppo delle radici.IL TESTO NON E MIO E DI BONSAI DI NAPOLI....... ANNA
 
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