• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Annamo bene davvero!

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
stralcio dal regolamento
8) E' ammesso l'inserimento di link a siti esterni, riportando però almeno un brano del testo che si vuol segnalare per capire l'argomento senza dover necessariamente aprire una pagina esterna;.......

visto che ora sai come fare copia e incolla, e ci stai dando dentro alla grande, inserisci almeno qualche riga per capire di che si tratta
 

Olmo60

Guru Master Florello
"La felicità non è solo questione di pil, ma anche di fattori sociali e ambientali"

domanda numero 1: quali fattori sociali?
domanda numero 2: quali fattori ambientali?
 

Olmo60

Guru Master Florello
"LE CAUSE DELL’INFELICITÀ -Disoccupazione giovanile ecorruzione sono i fattori che hanno inciso più degli altri sui risultati che riguardano l’Italia. Che “potrebbe essere molto più felice di quanto non sia oggi” ha detto l’economista Jeffrey Sachs, direttore dell’Earth Institute presso la Columbia University, tra i curatori del rapporto"

se questi sono i parametri fondamentali stavamo meglio sotto Mussolini.
 

ginestra

Master Florello
Mah! Che il grado di felicità si misuri sulla percentuale di corruzione e di disoccupazione mi sembra un po' limitativo.
Che siamo dietro al Nicaragua dove l'80% della popolazione vive con 2 dollari al giorno e si sente più felice di noi è un po' una belinata.
Forse la felicità gli deriva dal masticare foglie di coca di cui hanno un' alta produzione. :sneaky:
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
forse dipende dal fatto che noi stiamo a far la piattola per ogni cosa, mentre quelli che hanno solo 2 dollari al giorno non perdono il tempo a frignare ma si dan da fare per sopravvivere? e visto che fino a 10 anni fa vivevano con 3 dollari al mese, si sentono ricchi ad avere a disposizione 2 dollari al giorno

la sensazione di poter migliorare ci rende più speranzosi che non lo stare 10 volte meglio e non essere soddisfatti di quel che si ha

15 anni fa "leggevo" non io un'amica con cui ero in ferie .. e mi teneva aggiornata :), uno studio socio-politico credo, che diceva come fossero più soddisfatti lavoratori che ancora non avevano tutti i diritti riconosciuti, rispetto a coloro cui dovevano essere limitati eccessivi privilegi che gli erano stati riconosciuti fino ad allora

mi sa che siamo in prima fila in quanto all'argomento privilegi diffusi a pioggia nel corso degli anni, e siamo al punto in cui alcuni vanno necessariamente ridimensionati... e la cosa non rende felice i destinatari di tali provvedimenti

mi sembrerebbe un'ipotesi plausibile...
ma non so neh.. non sono un sociologo

:ciao:
 

garofano

Maestro Giardinauta
la sensazione di poter migliorare ci rende più speranzosi che non lo stare 10 volte meglio e non essere soddisfatti di quel che si ha
E' vero,Spulky,la tua sensazione mi sembra fondata.Ma sai,sembra proprio che essere contenti di quello che si ha ,sia per l'essere umano una cosa difficile.Spesso,chi più ha più vuole avere e non si accontenta mai.
 

Delonix

Florello Senior
Io credo che la felicità sia quella condizione di serenità diffusa e costante che vive colui che si gode ciò che ha. Sia anche avere attorno persone che trasmettono buoni sentimenti e questi sono ricambiati.

Sappiamo tutti che il verde dà buon umore (cosa ci iscrivevamo a fare altrimenti al forum) quindi in questo senso i "fattori ambientali" c'entrano, anche semplicemente vivere o lavorare in luoghi rumorosi o silenziosi trasforma la giornata da così a così!

I fattori sociali non possono essere dimenticati: avere la possibilità di lavorare è OVVIO che rasserena, ma non certo se poi il lavoro viene identificato come unico scopo di vita o un miracolo che ti viene dato da un "padrone di lavoro".

Ma ricordiamoci una condizione su cui non si può prescindere: l'uomo deve essere LIBERO altrimenti tutto il resto fa a farsi friggere: -Tutti lavoriamo in Korea!- -ma non possiamo scrivere sul giornale le nostre idee- ecco che il lavoro ti dà stipendio, ma la mancata libertà ti pesa.

E' un tutt'uno la felicità, è la somma di almeno una ventina di "libertà diverse"
 

garofano

Maestro Giardinauta
Mi piace molto il tuo post,Delo.Concordo con quello che dici.la libertà è un bene prezioso per l'uomo,e con la libertà va a braccetto la possibilità di scegliere,scegliere qualsiasi cosa,pure le proprie catene,per dirla con un paadosso,purchè si possa scegliere.
Un'altra grande libertà è la libertà dal bisogno, e non lo dico per una questione d'orgoglio,ma per semplice constatazione.Il bisogno di lavorare senno'...nun se magna,per esempio,è una bella pastoia che ci tiene legati,a cui tutti siamo assoggettati,pure i ricchi in un certo senso,perchè se non si danno da fare per conservare le loro sostanze,non ci mettono poi così tanto ad andare a rotoli.Sicuramente i soldi non faranno la felicità,ma,come dice una mia conoscenza "meglio piangere in Rolls che sull'autobus".
A proposito ell'essere liberi di dire quello che si pensa, c'è una poesia di Trilussa intitolata "Un miracolo".la riporto tutta ,anche per la gioia di Ironbee che ama come me le poesie di Trilussa:
<C'era una vorta (volta)un poverello muto,
che voleva di'(dire)male d'un Governo.
Agnede (ando') a messa e chiese ar (Al)Padreterno
la grazzia de parlà per un minuto:
-fate o Signore che per n momento
Je (io gli dica)dica chiaro come me la sento-
E er Padreterno,ch'è bontà infinita
lo fece riparlà tutta la vita>
 
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