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Aleurocanthus spiniferus Roma

roccoo

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, vorrei segnalare che la situazione riguardante il suddetto parassita a Roma è totalmente fuori controllo, si è esteso ormai in gran parte dell'area urbana. Ho creato la discussione in modo tale che chi come me ha avvistato o ha subito l'infestazione di tale parassita possa condividere la propria esperienza e magari consigliare qualche rimedio.
Io, dal canto mio, ho letto in un articolo scientifico che cito qui sotto che ci sarebbe un parassita efficace, l'Encarsia Smithi.
(http://www.bulletinofinsectology.org/pdfarticles/vol66-2013-273-281cioffi.pdf)
Sfortunatamente in Italia vendono solamente l'Encarsia Formosa, che è efficace contro gli aleurodidi come la mosca bianca, ma non contro lo spiniferus.
Se qualcuno ha suggerimenti, lo prego di aiutarmi. Posso aggiungere foto se serve, ma vi assicuro che si tratta al 100% di A. Spiniferus, senza ombra di dubbio.

Tutti gli insetticidi che ho usato, tra i quali vari indicati contro la mosca bianca, non hanno avuto alcun effetto. Né l'olio minerale, né acqua e sapone: soltanto il lavaggio a mano con panno umido (perché sono resistenti anche a getti d'acqua ad alta pressione).
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Questa tua comunicazione mi conferma una segnalazione che avevo inoltrata al competente Servizio Fitopatologico lo scorso anno, proprio vedendo una foto postata su questo forum.
A seguito di tale segnalazione un tecnico si era affacciato al forum per mettersi in contatto con l'autore della foto (adesso non mi ricordo con sicurezza la zona, ma mi pare fosse la Salaria). Non sono però più stato informato del seguito.
La lotta come avrai letto è assai difficile, dunque non è che con insetticidi più "potenti" di quelli che hai impiegato (ma quali?) si ottengano risultati decisivi. Si ritiene che l'olio bianco sia solo parzialmente efficace in quanto agisce solo per asfissia e dunque non elimina le uova e le neanidi che sono protette da formazioni cerose; il sapone non ha sostanzialmente effetto insetticida su A. spiniferus, però contribuisce a tenere pulita la pianta da melata e fumaggini.
La lotta bioloica con antagonisti va intrapresa solo su larga scala.
Hai qualche immagine da mettere?
 
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roccoo

Aspirante Giardinauta
Certo, comunque non mi pare abbiano fatto nulla quelli del servizio fitosanitario perché nei parchi è pieno; per me non è un problema spendere 30€ per gli insetti dato che il vicinato dividerebbe volentieri la spesa, e sarebbe su larga scala vista la popolazione enorme. La foto che ti allego è scattata a casa mia , che si trova a 3km dei miei parenti dove invece l'infestazione è molto più pesante; fino a due anni fa l'infestazione era soltanto lì a casa loro e dintorni, quest'anno è arrivata anche qui.

dnbqjc.jpg


Certo, se potessimo contattare chi vende l'E. Formosa, magari gli si potrebbe chiedere cosa ne pensano loro.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
È sicuramente lui (ti sto rispondendo dal cellulare ma vedo a sufficienza). La lotta biologica ha una qualche probabilità di riuscita se applicata su larghissima scala e per tempi lunghi quando si tratta di parassiti come quello in argomento. A livello locale conviene intervenire con insetticidi idonei contro gli aleroidi come i neonicotinoidi o lo spirotetramat
 

sabrina22

Aspirante Giardinauta
Ho 2 piante infestate da questo parassita, una è un edera e l'altra un piccolo limone piantato da un seme.
Non essendo esperta di antiparassitari e non avendo capito come reperire prodotti con i principi attivi, vorrei sapere se esiste un prodotto commerciale in grado di debellare o diminuire drasticamente il fenomeno. Allego foto di una foglia di limone
Grazie
Sabrina
 

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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
A livello giardinistico posso consigliarti di intervenire, solo però su piante non in fioritura, con un mix di acetamiprid e olio bianco (oppure di lino), prodotti acquistabili in confezioni hobbistiche. Acetamiprid (= Epik commerciale) va impiegato max due volte in un anno (l'olio di lino quanto si vuole).
Attenersi alle dosi di etichetta e miscelare bene.
 

Gigitaggi

Aspirante Giardinauta
Buongiorno, sono nuovo del forum al quale approfitto per fare i complimenti per come vengono trattati gli argomenti.
scrivo su questo vecchio post perché cercavo info su aleurocanthus spiniferus della quale ho saputo l'esistenza grazie a voi. vi spiego la mia situazione: ho un solo albero di mandarino a Tivoli in prov di Roma che è attaccato già dallo scorso anno; in un negozio di agricoltura ect ho portato una foglia e mi era stato detto fosse cocciniglia nera degli agrumi. con l'olio bianco vendutomi da loro non ho avuto risultati e quest'anno mi sono documentato per conto mio e credo proprio che il povero mandarino ( abbastanza sofferente non tira fuori frutti da anni anche a causa di una potatura drastica di qualche anno fa ) sia attaccato da aleurocanthus spiniferus.
Ho fatto delle foto anche al microscopio delle foglie che ho appena inviato al servizio fitosanitario del lazio spiegando il tutto e il luogo; le posto anche qui almeno sento nel frattempo voi che ne pensate.
20190521_212312.jpg 20190521_212328.jpg 20190522_080109.jpg
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non c'è dubbio che sia A. spiniferus. La cocciniglia nera non forma quella sorta di corona frastagliata tutta attorno al pupario; se segui con attenzione prima o poi vedrai gli adulti che sono come piccole "farfalline" di color azzurrino (come tutti gli aleirodidi si alzano disordinatamente in volo quando si scuote la vegetazione).
Ormai si è diffuso ben oltre il focolaio iniziale nel Salento e nella zona romana si è insediato da qualche anno.
Per cercare di contrastare le infestazioni ho detto più sopra; aggiungo che è stato messa in commercio da poco una nuova molecola insetticida (meglio se abbinata all'olio bianco) che è acquistabile per uso non professionale: io ne ho appena preso una confezione presso un garden center (vd. foto: la sostanza attiva si chiama sulfoxaflor) e credo che di più non si possa fare a livello hobbistico.
 

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Gigitaggi

Aspirante Giardinauta
grazie mille alessandro per la risposta anche se purtroppo contiene l'amara conferma dell'infestazione....ho trovato su internet la possibilità di acquistare, come lotta biologica, Delphastus catalinae; non ha un costo basso, però potrei pensarci. Ovviamente prima di effettuare questa eventuale spesa vorrei sentire una vostra opinione.
 

pNino

Maestro Giardinauta
Non c'è dubbio che sia A. spiniferus. La cocciniglia nera non forma quella sorta di corona frastagliata tutta attorno al pupario; se segui con attenzione prima o poi vedrai gli adulti che sono come piccole "farfalline" di color azzurrino (come tutti gli aleirodidi si alzano disordinatamente in volo quando si scuote la vegetazione).
Ormai si è diffuso ben oltre il focolaio iniziale nel Salento e nella zona romana si è insediato da qualche anno.
Per cercare di contrastare le infestazioni ho detto più sopra; aggiungo che è stato messa in commercio da poco una nuova molecola insetticida (meglio se abbinata all'olio bianco) che è acquistabile per uso non professionale: io ne ho appena preso una confezione presso un garden center (vd. foto: la sostanza attiva si chiama sulfoxaflor) e credo che di più non si possa fare a livello hobbistico.
Grazie, interessava anche a me e scusa una domanda, trappole cromatiche per gli adulti potrebbero essere utili? in caso di che colore?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sulla coccinella predatrice non ho informazioni di prove effettive di lotta.
Ho trovato tre produttori che le mettono in commercio in confezionamenti diversi (da 100 a 250 esemplari; di questo ultimo ho potuto rintracciare il prezzo che è intorno a € 40 online). Ne vanno da 20 a 40 per pianta.
Nelle schede però viene detto di ripetere i lanci (intervallo una settimana) per ottenere l'acclimatazione e dato che si tratta di insetti vivi con una vita utile di 1-2 gg al buio a 12-14 °C non vedo come si possano conservare tra un lancio e un altro.

Le trappole servono a poco/niente.

 

Gigitaggi

Aspirante Giardinauta
Quella del come possibile conservarle tra uno e l'altro, è una domanda che mi sono posto anch'io e che avrei girato al rivenditore se il vostro parere fosse stato positivo all'acquisto. Aspetterò ancora e soprattutto anche la risposta del dipartimento fitosanitario su come procedere. Grazie ancora per la risposta
 

roccoo

Aspirante Giardinauta
Se si è già ambientato a Tivoli è gravissimo, significa che si sta adattando anche a climi più rigidi e che ben presto tutto il Lazio sarà infetto. Ho scritto più volte al servizio fitosanitario ricevendo risposte ben poco professionali. Come al solito, reagiranno quando ormai l'infestazione avrà raggiunto livelli impossibili da contrastare.
Per questo motivo ho contattato oggi l'European Food Safety Authority, mi hanno risposto che bisogna compilare un modulo e inviare tutta una serie di documenti.
Vorrei usare questo topic per raccogliere il materiale che mi serve, se mi potete una mano!
Chiederei anche ai moderatori se è possibile cambiare il titolo togliendo "Roma" dato che ormai il parassita si trova anche in altri comuni del Lazio.

Aranci in Villa Mirafiori, parco pubblico a Roma.
 
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Emma

Aspirante Giardinauta
Ciao, se può essere utile... limone in vaso (ma le rose stanno messe ugualmente) a Roma.
Trattato già in primavera ma senza sucesso con Imidacloprid, ora sto tentando con Acetamiprid.

aleurocanthus.jpg
 

Pimpy

Giardinauta
Ragazzi per ora l'unico prodotto che sembra funzionare è l'Actara. Devo trattare un limone che si trova in terra nella campagna romana, però non posso usare la fertirrigazione per non inquinare la falda acquifera. Secondo voi funziona anche per via aerea?
 

Csimbri

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
vi stavo proprio scrivendo a proposito di questa malattia senza sapere che aveva un'espansione cosí grande. Vedevo che parecchi alberi in zona (Acialia/Ostia) avevano questo problema, ma non immaginavo fosse cosí diffuso.

Io ho diversi alberi da frutto: arancio, melograno, nespolo e fico... e tutti e quattro soffrono della stessa malattia. Non producono più i frutti di una volta e suppongo sia dovuto alla malattia.
Non ho capito se il closer e/o l'actara (nel caso troveró qualcuno con patentino che me lo possa passare) possono essere usati su alberi da frutto di cui teoricamente vorrei mangiare i frutti.
Quando vanno usati questi prodotti sugli alberi? ad esempio il fico sta perdendo le sue foglie mentre il nespolo e l'arancio sembrano inizino a germogliare (forse non è il termine piu adatto). Posso usarlo indistintamente su tutti? O ha senso farlo
 
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