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Albicocche con macchie marroncine

lobojo

Aspirante Giardinauta
Ciao,

dopo una prima crescita sana, molte albicocche del nostro albero hanno iniziato da un giorno all'altro a riempirsi di macchie, normalmente nella loro parte superiore (cioè rivolta verso l'alto). Non capisco di che natura possano essere, non tutte le albicocche hanno presentato il problema. In quei giorni ha fatto caldo, rispetto alla stagione, era Marzo, ma non ha mai grandinato nè fatto vento. Vi posto una foto. Cos'è successo e come fare a risolvere il problema??

(PS. non riesco a caricare l'immagine, quindi inserisco il link)

http://imageshack.us/photo/my-images/201/20120414162028.jpg/
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
come in tutte le piante da frutto, bisogna fare i trattamenti anticrittogamici preventivamente. In questo caso il danno è principalmente estetico.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Trattasi di nerume (o cladiosporiosi). Come ti è stato detto, il danno è prevalentemente estetico. E' ancora utile trattare un paio di volte con zolfo bagnabile a dosaggi elevati (500g/hl).
Ciao
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
io propenderei per il corineo visto la forte colorazione rossa e non nera, tipica del cladosporium carpophilum. Comunque i trattamenti a base di rame e zolfo male non farà, anzi rafforzerà le difese della pianta.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ho avuto il dubbio anch'io, soprattutto perché la foto non è molto leggibile (almeno per la mia vista). A me è parso che la maculatura tendesse a confluire e non riesco a distinguere tacche: però se tu hai visto meglio si può senz'altro risolvere chiedendo a Lobojo o una foto migliore o una descrizione più precisa dei sintomi (anche perchè solitamente il nerume compare un po' più tardi).
NERUME: macchie marrone-nerastre, vellutate, isolate o confluenti, ricoprenti anche vaste aree della superficie del frutto che può poi presentare spaccature (trattare con zolfo)
CORINEO: tacche tondeggianti, leggermente infossate, di colore rosso-brunastro, sulle foglie tipica "impallinatura" (trattare con Proclaim Combi).
 
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brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
bhè si non è così automatico dalla foto, comunque fare un doppio trattamento con zolfo e rame o altro prodotto al posto del rame è possibile senza dubbio. Ricordiamo che lo zolfo ha una tossicità pari a zero.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Mahh..io cambierei diagnosi, almeno, se il risultato di quegli annerimenti è la mummificazione dei frutti (foto 1 e frutto dietro a quello annerito della foto 2) si tratterebbe di moniliosi. Sarebbe utile cmq seguire l'evoluzione dei sintomi ed estendere l'osservazione anche sui getti: anche sui frutti non maturi la monilia dovrebbe formare dei cuscinetti di "muffa" e in seguito il frutto mummifica, mentre i giovani getti colpiti mostrano avvizzimento e, a valle della zona afflosciata, solitamente una tacca cancerosa con fuoriuscita di gomma.
Se fosse monilia purtroppo cambia anche l'anticrittogamico di riferimento, anche se nel biologico si impiega con sufficienti risultati lo zolfo micronizzato; saremmo però piuttosto in ritardo perchè la regola è prevenire.
 

lobojo

Aspirante Giardinauta
Mahh..io cambierei diagnosi, almeno, se il risultato di quegli annerimenti è la mummificazione dei frutti (foto 1 e frutto dietro a quello annerito della foto 2) si tratterebbe di moniliosi. Sarebbe utile cmq seguire l'evoluzione dei sintomi ed estendere l'osservazione anche sui getti: anche sui frutti non maturi la monilia dovrebbe formare dei cuscinetti di "muffa" e in seguito il frutto mummifica, mentre i giovani getti colpiti mostrano avvizzimento e, a valle della zona afflosciata, solitamente una tacca cancerosa con fuoriuscita di gomma.
Se fosse monilia purtroppo cambia anche l'anticrittogamico di riferimento, anche se nel biologico si impiega con sufficienti risultati lo zolfo micronizzato; saremmo però piuttosto in ritardo perchè la regola è prevenire.

come si dice... salviamo il salvabile. Sicuramente ci sono fuoriuscite di resina, oggi metto lo zolfo e vediamo come va.
 

lobojo

Aspirante Giardinauta
Ciao, riapro questa discussione perchè tempo fa mi era stato detto di iniziare i trattamenti sin da questo periodo. In particolare l'anno precedente avevo avuto problemi di vermetti http://forum.giardinaggio.it/parassiti-malattie/147870-vermetti-nellalbicocco-cagnolino-giardino.html#post1982123 per il quale mi era stato consigliato il btk. Ora, visto che ho buttato due annate di albicocche, da dove mi consigliate di ripartire per non dover fare la tripletta? Contate che tra un paio di mesi, appena finisce il freddo, ho in programma una potatura professionale perchè nel frattempo l'albero è diventato enorme.

Grazie mille!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La prevenzione delle drupacee è sempre la stessa: trattamenti a caduta foglie e poco prima della ripresa vegetativa (a questo punto dopo la potatura) con rameici. Se fatta con regolarità, si ottiene un sufficiente controllo di alcune tra le principali malattie crittogamiche.
Per la moniliosi invece è opportuno trattare in pre- e post fioritura con un fungicida specifico (in pratica un anti-botritico).
Per attacchi di fitofagi bisogna monitorare e intervenire tempestivamente, ma non ti si possono dare ulteriori istruzioni senza sapere di cosa si parla.
Ciao
 
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