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Aiuto per camelia

enrico

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
sono a chiedervi aiuto per la camelia qui sotto che è stata per 3-4 anni in giardino con terriccio calcareo argilloso e poi è stata trasferita, un paio di anni fa in vaso, con terriccio più idoneo e ha avuto una crescita vigorosa e una ricca fioritura.

Un paio di setimmane fa, come si vede, è entrata in sofferenza, mostrando foglie appassite su due dei tre rami principali, mentre il terzo (il più grande, appariva in ottime condizioni.


camelia1.JPG


Abbiamo temuto un attacco fungino, e su consiglio del vivaista vicino casa, abbiamo scoperto il pane delle radici (che sembrava sanissimo) e sostituito un po' di terra con torba. L'unica particolarità era una zona di terra molto secca circondata da normale terriccio umido (forse un residuo del vecchio pane di terra del giardino.

Messa in luogo più ombroso e riparato, costantemente inumidita, non ha dato segni di ripresa, anzi sono peggiorate le condizioni dei rami malati e da un paio di giorni ci sono evidenti macchie brune si lati delle foglie del ramo che era ancora sano.

Sotto le foto:

i rami appassiti
camelia1b.JPG



il ramo che era sano, ma che ora ha molte foglie macchiate come sotto:
camelia3.jpg
camelia2.JPG


Le macchie a puntini in foto sulle foglie sono di idropittura (hanno tinteggiato il tetto del terrazzo).

Siamo un po' disperati... avete qualche utile consiglio?

Moltissime grazie.
 
Ultima modifica:

kiwoncello

Master Florello
Debbo desumere che già al momento della sistemazione da piena terra a vaso la pianta non avesse in quel vaso sufficiente disponibilità di terriccio adatto. Malgrado ciò s'è ripresa vegetando bene, ma due anni di permanenza sono il limite prima di un nuovo rinvaso. L'aspetto della pianta è quello tipico di carenza d'acqua e/o troppi sali (eccessiva concimazione); la zona secca del pane radicale sta ad indicare che in effetti il terriccio era diventato troppo compatto e quindi idrorepellente. Come tale credo che la camelia - ramo meno compromesso compreso- vada a morire; le foglie parzialmente essiccate finiranno comunque per cadere. Come tentativo di salvataggio io ritirerei fuori il pane radicale controllandone l'effettivo stato delle radici, rinvaserei nel più largo con terriccio per acidofile arricchito con bark (pezzetti di corteccia di pino e ghiaia di pomice, tutta roba che si trova presso i vivaisti) previa sistemazione di un buon strato drenante in fondovaso. Potatura bassa dei rametti compromessi senza toccare invece quelli ancora parzialmente sani. NON coprire il colletto della pianta, NON concimare, niente sottovaso, spruzzare d'acqua la chioma ogni sera, bagnare quando a tatto la superficie del terriccio è asciutta.
 

enrico

Aspirante Giardinauta
Grazie Kiwoncello.

In parte è quanto già fatto: bark e aghi di pino + terriccio per acidofile, anche se non è stata rinvasata nel largo per indisponibilità di un contenitore adatto.

Vado a procurarmi il contenitore e poi procederò al rinvaso, alla potatura nel tentativo di recuperla......... ma sono anch'io piuttosto pessimista.

Grazie comunque.
 

kiwoncello

Master Florello
Non esserlo, le camelie sono piante forti e con capacità di ripresa. Piuttosto non esagerare con l'acqua, specie in un momento di difficoltà vegetativa; bagna soltanto quando il terriccio superficiale sarà asciutto: allora bagna abbondantemente finchè l'acqua non defluisce bene da fondovaso. Utile spruzzare la fronda ogni sera.
 

spirto

Aspirante Giardinauta
risposta aiuto camelia

Ciao

Ho guardato le foto che hai postato. Anche a me recentemente è successa la stessa cosa in 2 vasi diversi di camelie acquistati lo scorso inverno. In un vaso è morto 1 ramo nell'altro ne sono morti 2. Sono in effetti rami o giovani talee che partono dal terreno. Il decorso della malattia sembra irreversibile. Inizia come se le foglie cominciassero ad avvizzire, come se avessero sete, ma in realtà non dipende da mancanza di acqua penso, poi diventano di un verde più chiaro, compaiono le nervature da avvizzimento oppure diventano scure. Il tutto succede nel giro di pochi giorni. Proprio come si vede sulle tue foto.
Io ho cercato molto su internet ed effettivamente una risposta esatta non sono riuscito a trovarla ma solo supposizioni. Forse potrebbe essere un fungo per eccesso di umidità e asfissia delle radici, mancanza di un buon drenaggio o terriccio troppo compatto. Io le ho recentemente rinvasate e ho aggiunto allo stesso terriccio per acidofile che avevo usato così come lo avevo comprato del terriccio per orchidee ricco di perlite e corteccia di pino, per renderlo più soffice e le ho piantate tenendo il colletto più vicino alla superficie perchè le radici delle camelie amano respirare. Inoltre ho letto che la corteccia di pino sminuzzata e aggiunta (a questo scopo come sopra detto ho aggiunto terriccio per orchidee) al terreno ostacola la propagazione di funghi alle radici. Questo è quello che so da principiante quale sono.
 

kiwoncello

Master Florello
IL marciume radicale ed/o del colletto deriva dalle solite cause:
1) sottovaso a contatto del fondovaso che resta perennemente immerso nell'acqua di deflusso,
2) terriccio poco permeabile e che trattiene troppa umidità (torba macinata, aggiunta di letame, sabbia fine ecc.),
3) mancanza di adeguato strato di drenaggio in fondovaso,
4) interramento del colletto e della fitta rete di radichette superficiali-esterne ossigenanti.
Il fungo più colpevole è la Phythophthora cinnamomi contro la quale risultano attivi i prodotti a base di fosetyl Al.
 

spirto

Aspirante Giardinauta
Posso farti una domanda?
Il terriccio che si compra per acidofile mi sembra troppo pesante e compatto soprattutto quando è parecchio umido. Come posso fare per renderlo più sciolto?
Si può aggiungere del terriccio per orchidee visto che è composto oltre che da torba anche da corteccia di pino e agriperlite? Potrebbe risultare un terreno migliore e più permeabile?
Grazie
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
il kiwo ci ha insegnato a mischiare con il il terriccio ghiaia di pomice, aghi e corteccia di pino.
Devo ammettere che così si ottiene un buon drenaggio.
Io ho aggiunto anche un po di torba di sfagno ma non troppa
 
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