Non sono del tutto d'accordo con Magico: quantomeno a livello tecnico dei Disciplinari di Lotta Integrata, pur essendo detto afide considerato un parassita occasionale, è prevista infatti la possibilità di intervento se ci sono danni da melata.
Giustamente è assai più pericoloso l'afide lanigero sul quale c'è un'abbondante letteratura a testimonianza delle numerose prove di lotta, e addirittura si consente in speciale deroga -il termine è
usi essenziali- l'impiego di un prodotto molto tossico, il
vamidothion. Si tratta al superamento della soglia consistente nel 10% di presenza di colonie per 100 organi controllati. Occorre inoltre tenere presente il grado di parassitizzazione da parte di
Aphelinus mali.
Come aficidi si impiegano i neo-nicotinoidi (
imidacloprid,
thiametoxan,
acetamiprid), il
pirimicarb (che però è minimo Xn), il
fluvalinate; si è aggiunto (in corso la registr. su melo) un nuovo p.a. molto interessante, il
pymetrozine (Plenum 50 WG - Syngenta), che non porta in etichetta alcuna indicazione di tossicità o pericolosità per l'ambiente e ha un meccanismo di azione particolarissimo: gli afidi staccano lo stiletto, diventano ipercinetici e dopo qualche giorno muoiono di inedia.
Contro l'afide verde è efficace anche l'
azadiractina.
E per gli alberi grandi? Se non sono in un contesto abitativo, parafrasando la nota pubblicità: pompa grande (motorizzata, e attrezzarsi con idonei indumenti e protezioni perchè è difficile non docciarsi anche in assenza totale di vento).
Ciao